UOMINI NELL’OPERA: LE 10 TIPOLOGIE

Tipi di uomini nell’opera

Molti sostengono che l’Opera sia antiquata, che difficilmente possano esserci richiami con la realtà contemporanea e che sia solo musica per “vecchi”. Niente di più errato! In questo articolo dimostrerò come riconoscere alcune tipologie maschili attraverso i personaggi della lirica e magari vi troverete descritto il vostro partner (o ex)!

Premettendo che questo mio decalogo è parziale e che gli eroi nell’Opera han tendenzialmente caratteristiche estremizzate o romanzate, nel periodo dedicato agli innamorati mettiamo sotto la lente d’ingrandimento la compagine maschile per riflettere o farci due risate.

1 – Il Ballista

Il classico soggetto che vi ricopre di complimenti, vi corteggia con ardore fino ad ottenere la vostra fiducia e qualsiasi altra cosa desideri da voi. Poi improvvisamente comincia ad allontanarsi, a non farsi sentire, ad accampare scuse… e scoprite che si è messo insieme ad un’altra mentre voi lo aspettavate fedelmente.

Un esimio rappresentante di questa categoria è ovviamente Benjamin Franklin Pinkerton, il marinaio americano che con superficialità imbarazzante sposa la quindicenne Cio-cio-san, per tutti la Madama Butterfly pucciniana,  lasciandola: ripudiata dalla famiglia d’origine (in quanto lei si è convertita al cristianesimo per lui), senza un soldo (essendosi lei ritirata dal mestiere di Geisha) e con un figlio a carico. Abbandonandola ovviamente per sposarsi con una donna americana. Tra il vigliaccio e il bugiardo insomma.

2 – Il Testardo

Un uomo dal carattere forte e determinato ad avervi, indipendentemente dagli ostacoli che vi separano. Il principe tartaro Calaf , per esempio, non si fa alcuno scrupolo pur di conquistare il cuore della gelida e crudele Turandot, perfino dimostrarsi irriconoscente nei confronti della povera Liù, che si era preoccupata di salvare e sostenere suo padre per lui e si è sacrificata per permettere la sua felicità senza sentire manco un “grazie”.

È un amante focoso, che non scende a compromessi e vi desidera con passione. Difficile resistere alla sua corte spietata ma il rischio che si corre con lui è di incappare nella sua tendenza all’egoismo: la sua caparbietà potrebbe portarlo a mostrarsi poco romantico o sensibile verso gli altri… e chi lo dice che un giorno i suoi scopi si spostino altrove e che voi non siate comprese?

3 – Lo Zerbino

È una persona estremamente devota, che vi adora in maniera sincera e viscerale, fedele… al limite del servilismo. Di per sé non è negativo se non cade nell’eccesso, cosa che accade al cavalier Des Grieux nella “Manon” di Massenet. Giovane studente, incontra casualmente la bellissima Manon e le si assoggetta completamente, rinunciando letteralmente a tutto per lei, non potendo liberarsi dal suo fascino e abbassandosi a qualsiasi cosa: rinunciare ai voti presi, giocare d’azzardo, rischiare pure di andare in galera.

Una dedizione e una fedeltà inossidabili, nonostante le cattiverie con cui la ragazza lo ferisce spesso per superficialità. Si annulla completamente per compiacere la sua amata credendo così di non perdere la persona a cui tiene, ma la sua scarsa fermezza di carattere contribuisce alla tragedia di questi due innamorati. Senza arrivare al caso estremo, a volte imporsi può portare a un rapporto costruttivo e non basato sulla sudditanza.

4 – Il Geloso

Categoria universale, è l’uomo che ostenta la propria forza, determinazione e mascolinità, il classico “tutto d’un pezzo” che in verità nasconde un lato molto fragile ed insicuro che può sfociare in una sfiducia generale e patologica. Il personaggio di Otello rappresenta bene questa tipologia: guerriero per lo stato veneziano, resta intrappolato nella rete di menzogne dell’alfiere Jago e il crollo psicologico culmina con l’omicidio dell’amata moglie Desdemona.

uomini
Otello e Desdemona

Jago fa leva sulla gelosia del Moro per attuare la sua vendetta, creando una realtà fittizia sostenuta non da prove schiaccianti ma da indizi facilmente manipolabili. Fondamentalmente era la profonda sfiducia negli altri e in sé stesso che  han portato Otello a temere di perdere il controllo sulla sua vita privata, arrivando ad esercitare la violenza. Questi soggetti non possono essere aiutati solo con l’amore, fanciulle mie… hanno bisogno di terapie ed esperti per affrontare i loro problemi.

5 – L’Insicuro

Spesso non sono cattivi ragazzi ma la loro debolezza ed indecisione li porta a vivere una relazione in maniera superficiale, per timore di prendere posizione e di affrontare una particolare situazione. Nell’opera “La Bohéme” Rodolfo è un giovanotto affabile, romantico e sinceramente innamorato, però il suo essere velleitario lo rende incapace di affrontare la realtà contingente della malattia di Mimì.

Infatti, comincia a recitare la parte del folle geloso, ogni pretesto è buono per litigare… quando alla fine il vero problema è che non sa cosa fare per la sua ragazza. Non è contestabile questo aspetto, in quanto è normale trovarsi a volte confusi e indecisi, basta che non diventi un modus vivendi solo per non prendersi le proprie responsabilità guidati da una insicurezza a tratti vigliacca.

6 – Il Don Giovanni.

Un uomo, una categoria. Don Giovanni, il burlatore di Siviglia, l’amante dell’amore sensuale, scorretto e affascinante, oltre ad essere un famoso personaggio mozartiano è anche un archetipo umano. Ripreso dalla filosofia come uomo alla spasmodica ricerca dell’attimo del presente piacere, è un uomo che vive per la libertà, sciolto da ogni legame e il cui solo scopo è di collezionare relazioni sentimentali come nel famoso “ catalogo” per poi vantarsene.

Sa come essere irresistibile: prestante, suadente… ma è solo un travestimento che utilizza per catturare il vostro cuore. Passionale senza dubbio, però se cercate una relazione stabile e ufficiale con lui lo vedrete scappare dalla finestra verso la prossima conquista. Non è un soggetto molto consigliabile, giacché spesso e volentieri ricorre a metodi illeciti e violenti per ottenere ciò che desidera.

7 – Il Fedele

Fortunatamente esiste anche il bravo ragazzo che si dedica anima e corpo alla persona sognata da tempo, magari da un anno come fece Alfredo Germont, protagonista maschile de “La traviata” verdiana. In principio timido, usa approcci gentili e romantici nei confronti della bella Violetta e offre il meglio di sé quando finalmente la incontra alla famosa festa del primo atto. Per lei va contro la mentalità perbenista del padre, pratica la convivenza (e considerando l’epoca era una anomalia) per non imporsi su Violetta.

Appassionato, devoto, la cui unica debolezza è proprio il suo amore per la giovane, che lo porta a commettere delle sciocchezze ma dettate solo dal suo animo e senza cattiveria volontaria. Fedele, perché sia prima che durante la storia lui non ha occhi che per lei e immagina di renderla la donna della sua vita, ed ho la netta sensazione che anche dopo la dipartita dell’ex cortigiana, per Alfredo sarà impossibile tradire la sua memoria nonostante Violetta gli abbia fatto promettere di sposarsi.

8 – Il Violento

Si fa fatica a definire uomo un soggetto che esercita la violenza come mezzo per raggiungere i suoi scopi, di qualsiasi natura essi siano. Vitellio Scarpia, capo della polizia di Roma nella “Tosca”, è uno dei rappresentanti di spicco per questa categoria. Vive sulla regola “ La cosa bramata perseguo, me ne sazio e via la getto, vòlto a nuova esca.” Esercita la violenza psicologica e tenta anche quella fisica su Tosca affinché ella si conceda a lui in cambio della vita del prigioniero Mario, fidanzato della donna. Attua la tortura, l’inganno e manipola la realtà affinché obbedisca alle sue perversioni.

Un ipocrita, perché si reca in chiesa e prega il Te Deum, ma in cuore ha il nero della sua malvagità. Sono uomini che mirano al possesso, al controllo: si crogiolano nell’egoismo ed usano il ricatto e la paura come strumenti per assoggettare gli altri, perfino la persona amata. Se avete a che fare con uno Scarpia allontanatevi subito, chiamate soccorso e non nascondetevi pensando che sia colpa vostra: la colpa è sua di essere un mostro.

9 – L’Intraprendente

Solare, sicuro di sé (forse anche troppo), dall’animo generoso e altruista. Pronto a mettersi in gioco ed aiutare chi ha bisogno di lui… magari con la promessa di una buona ricompensa. Figaro, barbiere di Siviglia, è un uomo intraprendente che non teme le sfide, che attua la sua arguzia e il suo essere poliedrico per uscire dai guai. Si cimenta in qualsiasi attività, non demorde davanti alle avversità e fa coraggio agli amici nei momenti difficili. Come difetto potrebbe essere uno troppo impegnato e rischiate di vederlo a malapena agli appuntamenti, però è una brava persona. Magari ogni tanto dice qualche bugia bianca, ma in fin dei conti se è per farvi una sorpresa si può anche perdonare, no?

10 – L’impulsivo

L’uomo che non deve chiedere mai, direbbe una nota pubblicità. Pronto a lanciarsi nella mischia, intrepido, impavido, coraggioso… e troppo impulsivo. Non fa in tempo a terminare una cosa che subito si lancia in un’altra, creando una serie di questioni irrisolte che potrebbero far innervosire. Manrico, protagonista de “Il trovatore” di Giuseppe Verdi, è un eccellente prototipo in tal senso. Classico eroe, parrebbe un po’ troppo irruento e tendente ad essere un po’ il maschio alfa con i suoi urli di battaglia e i suoi modi rudi (alla faccia della poesia trobadorica).

Come dicevo, il non sapersi focalizzare e concludere una determinata situazione lo mostra in balìa delle emozioni e del suo ego. Bravo giovane, non si discute, però contraddirlo potrebbe creare non poche discussioni. Nel caso specifico è anche un guerriero medievale ed è comprensibile. Ma oggigiorno essere poco ragionevoli, tutto muscoli ed istinto, potrebbero essere un problema soprattutto durante una relazione amorosa.

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