Emozione Termica

Di Marco Capozzi

Quanto eran belli

i mattini chiari

coi bianchi vascelli,

su quei caldi mari.

Notti di cristallo

mi abbracciavano

sul letto da ballo

al ritmo del piano:

gli anni ruggenti,

rossi della vita

strappata coi denti

dalla carne viva.

Ora, sono le ombre

glaciali e bianche

a suonar le trombe

del freddo dicembre.

Violini acuti

fendono il cranio

coperto di nubi,

pronte al diluvio.

Tutta la tristezza

del fuoco s’ingrigia:

ora è cenere.

credits

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