O dolce mio nobile delirio d’estasi agostina,notturno piacere chimerico dell’oggi, tepor di ieri! Il verde vascello solcava la burrasca dell’essere mio più ebbra di pacieri ascòsi, che dalle viscere dell’Essenza slanciavansi come fiori gentili da cogliere ed amare, amar deliziosamente. Musica d’altri tempi stroboscòpica, amante perversa di viaggi nel solleone […]