La salute pubblica è seriamente minacciata da diversi fattori ambientali quali cambiamenti climatici e sociali, in Italia come nel resto del Pianeta. L’inquinamento atmosferico è responsabile di milioni di morti premature ogni anno, con le nanoparticelle inquinanti che possono causare malattie respiratorie e cardiovascolari, aumentando il rischio di infarto miocardico ed ictus. I cambiamenti climatici, aumentando la frequenza di eventi meteorologici estremi come ondate di calore, alluvioni e siccità, possono avere un impatto diretto sulla salute mentale. L’angoscia provocata dal drastico cambiamento climatico è talmente evidente che le è stato dato un nome, ovvero solastalgia, termine nato come neologismo coniato nel 2003 dal filosofo australiano Glenn Albrecht ad indicare il sentimento di nostalgia che si prova per un luogo nonostante vi si continui a risiedere. Questo particolare stato emotivo che si manifesta qualora mutamenti repentini che esulano dal nostro controllo colpiscono l’ambiente a noi familiare.
Decenni di deforestazione, e di caccia illegale agli animali selvatici, stanno provocando l’incremento delle zoonosi, ovvero malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo attraverso prodotti animali contaminati o microparticelle disperse nell’aria. Il riscaldamento globale facilita la diffusione di malattie infettive trasmesse da vettori come zanzare ed artropodi, vettori noti di malattie come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria anche in zone lontane dall’Equatore a causa del riscaldamento globale, quali Nord Europa e Canada, andando ad infettare di conseguenza un fetta più ampia di popolazione. La scarsa prevenzione sanitaria e la mancanza di politiche integrate per affrontare questi problemi contribuiscono a peggiorare ulteriormente la situazione: rimane fondamentale adottare misure cautelative urgenti per ridurre le emissioni di gas serra a migliorare la qualità dell’aria atmosferica, oltre a rafforzare i sistemi sanitari nazionali per far fronte a queste problematiche annesse al cambiamento climatico.
Strategie adottate
Migliorare la prevenzione sanitaria è fondamentale per ridurre l’incidenza di malattie e migliorare la qualità della vita della popolazione. Da ricordare le iniziative di prevenzione a livello locale in Italia di educazione e sensibilizzazione: diverse regioni in Italia hanno lanciato campagne di prevenzione contro il fumo, l’abuso di alcol e l’obesità, che prevedono programmi di educazione e promozione di attività fisica regolare, soprattutto fin da giovani. Si devono implementare politiche pubbliche che promuovano la salute pubblica, quindi: garantire l’accesso ai servizi sanitari, ovvero cure mediche di base, screening regolari e vaccinazioni, ma anche migliorare l’accessibilità geografica e finanziaria ai servizi sanitari soprattutto per le persone meno abbienti; ridurre l’inquinamento, ripensando gli spazi urbani rendendoli più verdi, sostenibili ed accessibili, oltreché la regolamentazione dei prodotti nocivi come il tabacco e l’alcol sul mercato italiano; utilizzare tecnologie avanzate per monitorare la salute pubblica, come applicazioni per il monitoraggio della salute, telemedicina e sistemi di allerta precoce in caso di disastri ambientali ed epidemie; lavorare insieme in diversi settori come l’istruzione, l’ambiente e l’architettura urbanistica, per creare un approccio integrato alla salute pubblica ed investire nella ricerca, per comprendere meglio le cause delle malattie e sviluppare nuove strategie preventive e terapeutiche, anche attraverso la promozione della salute mentale, quindi fornire risorse e supporto per prevenire e trattare i disturbi mentali, sempre più diffusi nella popolazione anche tra i giovanissimi.
Organizzazioni no-profit ed ONG, tra collaborazione ed innovazione
Organizzazioni come Medici Senza Frontiere, Emergency e Greenpeace svolgono un ruolo cruciale nella promozione della salute pubblica, oltreché nella protezione delle comunità più a rischio.
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Medici Senza Frontiere (MSF) fornisce assistenza medica in situazioni di emergenza, come conflitti armati, epidemie e disastri naturali, offrendo cure mediche gratuite e lavorando per migliorare l’accesso ai servizi sanitari soprattutto in aree difficili da raggiungere.
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Emergency si concentra sulla costruzione e gestione di ospedali e centri di riabilitazione in paesi del Terzo Mondo colpiti da guerre e povertà, promuovendo il diritto alla salute come diritto umano fondamentale ed imprescindibile.
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Greenpeace lavora per proteggere l’ambiente, come qualcosa di strettamente legato alla salute pubblica, attraverso campagne di sensibilizzazione contro inquinamento, cambiamento climatico e deforestazione, aiutando a creare un ambiente più sano per tutti nell’epoca geologica del cosiddetto “Antropocene” che caratterizza la Terra modellata dall’uomo.
Queste organizzazioni non solo forniscono assistenza diretta alla popolazione, ma anche sensibilizzano l’opinione pubblica e fanno pressione sulle istituzioni per adottare politiche più giuste e sostenibili rispetto all’ambiente ed alla salute globale. Contribuire al supporto di queste organizzazioni può fare la differenza, attraverso donazioni, volontariato, partecipazione a campagne di sensibilizzazione ed acquisti solidali di prodotti il cui ricavato va a sostenere l’organizzazione in tutte quelle attività che aiutino le popolazioni in difficoltà, affrontando numerose sfide quotidiane, come l’accesso alle aree conflittuali, lavorando in condizioni estremamente rischiose, esposte a pericoli di violenza, malattia e disastri naturali, oltre a complicazioni dovute alle leggi locali ed eventuali restrizioni governative, che possono rallentare o impedire le operazioni di salvataggio.
Ci sono molte storie di queste organizzazioni che hanno fatto la differenza, come le operazioni di salvataggio nel Mar Egeo di MSF in collaborazione con Greenpeace, nel tratto di mare compreso tra la Turchia e la Grecia, fornendo assistenza medica in condizioni di emergenza a centinaia di persone, in condizioni critiche. Emergency ha costruito e gestito ospedali in paesi colpiti da guerre, come l’Afghanistan e il Sudan, fornendo cure mediche a migliaia di persone vittime di conflitti armati. Greenpeace segue con successo campagne contro la deforestazione in Amazzonia, lavorando per proteggere le foreste pluviali e le comunità indigene che vi abitano, portando ad una maggiore consapevolezza globale riguardo alla tutela delle foreste, come polmoni verdi da proteggere.
Vengono adottate diverse soluzioni innovative per affrontare le sfide che queste organizzazioni incontrano continuamente, soprattutto per garantire che i progetti umanitari siano sostenibili nel lungo periodo, garantendo una sostenibilità a lungo termine, convincere i governi e le istituzioni locali a prendere misure concrete, mantenendo alta l’attenzione dell’opinione pubblica attraverso azioni di sensibilizzazione focalizzate sul lavoro di queste organizzazioni. MSF utilizza delle cliniche mobili che possono essere rapidamente allestite e spostate, fornendo cure mediche essenziali, utilizzando anche la telemedicina per permettere ai medici sul campo di consultarsi con specialisti da remoto, migliorando così la qualità delle cure fornite. Emergency ha sviluppato ospedali modulari che possono essere rapidamente costruiti e adattati alle esigenze locali, progettati per essere sostenibili e resistenti, utilizzando materiali locali e tecnologie ecologiche, investendo nella formazione del personale sanitario locale, garantendo che le competenze rimangano insite nella comunità locali, anche al termine del progetto umanitario.
Greenpeace utilizza tecnologie di monitoraggio ambientale come droni e satelliti per monitorare la deforestazione, l’inquinamento ed altri problemi ambientali in tempo reale, utilizzando i dati raccolti per sensibilizzare l’opinione pubblica. Questa associazione ha sviluppato delle campagne digitali innovative per coinvolgere il pubblico e raccogliere supporto per le loro cause, utilizzano social media, petizioni online ed altre piattaforme digitali per raggiungere un pubblico più vasto. Sono soluzioni innovative che permettono a queste organizzazioni di essere più efficaci, adattandosi rapidamente alle situazioni più difficili e raggiungendo le popolazioni dislocate in aree remote o inaccessibili del pianeta.
In Italia
Esistono diverse associazioni no-profit che sostengono il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) attraverso iniziative e campagne di sensibilizzazione che hanno l’obbiettivo di migliorare la salute pubblica in Italia. L’ AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e la Fondazione Aiom, collaborano strettamente per finanziare la ricerca e promuovere la prevenzione delle malattie oncologiche: esse hanno di recente contribuito alla campagna #SOStenereSSN per aumentare il prezzo delle sigarette e destinare i fondi raccolti alla ricerca oncologica. Cittadinanzattiva, organizzazione che lavora per la tutela dei diritti dei cittadini, inclusi quelli relativi alla salute, promuovendo campagne di sensibilizzazione ed iniziative per migliorare la qualità dei servizi sanitari.
L’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), supporta la ricerca scientifica sul cancro e promuove la prevenzione attraverso campagne informative e raccolte fondi, mentre Alleanza Contro il Cancro, rappresenta una rete di istituti di ricerca ed ospedali che collaborano per migliorare la prevenzione, la diagnosi ed il trattamento delle malattia oncologiche.
Infine Medici Volontari Italiani (MVI), onlus che fornisce assistenza sanitaria alla senzatetto ed extra-comunitari, a comprendere tutti coloro che vengono esclusi dall’assistenza sanitaria, attraverso ambulatori dedicati ed unità mobile nelle zone centrali Milano, mentre con il progetto Madagascar i medici volontari piemontesi hanno prestato attività oculistica presso il dispensario di Ambatondrazaka, con oltre 250 visite e 65 interventi specialistici rivolti alle persone indigenti. MVI sostiene il dispensario (Centro di cure infermieristiche e dispensa gratuita di farmaci) di Nagafou Tanda, villaggio situato in Costa d’Avorio, operativo sin dal marzo 2019 come centro sanitario primario a gestione comunitaria che partecipa al Programma nazionale per la lotta contro la malaria e conta esclusivamente sull’impegno di volontari. Nel 2023, i pazienti che hanno avuto accesso alle tre unità operative di Medici Volontari Italiani sono stati oltre 2500, di cui per l’81% uomini e l’88% stranieri con un numero complessivo di oltre quattromila visite effettuate. A queste vanno aggiunte le oltre 460 visite effettuate ad altrettanti pazienti nell’ambito del Piano Freddo a Milano nell’intero periodo invernale a fornire pasti caldi, vestiti e coperte ai senzatetto.
Innovazione nella Salute pubblica
Infine, da ricordare, due esempi di innovazione nella salute pubblica in grossi centri lombardi come Milano e Bergamo, a dimostrare come l’innovazione possa servire anche a livello locale cittadino. Il Progetto “Smart City” con cui Milano ha implementato diverse iniziative per diventare una città intelligente, migliorando la qualità della vita dei suoi cittadini: un esempio è l’uso di sensori per monitorare la qualità dell’aria e gestire il traffico in tempo reale, riducendo l’inquinamento in città. Con “Città Sane” Bergamo ha partecipato all’omonimo progetto dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), implementando politiche per promuovere stili di vita sani, con la creazione di spazi verdi, piste ciclabili e programmi di educazione alla salute nelle scuole.
Applicare concetti di innovazione, accessibilità e sostenibilità alla salute pubblica anche a livello locale comunitario può portare a significativi miglioramenti nella qualità e nell’accessibilità delle cure per i cittadini di tutte le età ed estrazione sociale.
FONTI
Medici Volontari Italiani Onlus
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