fotografia di una "tartaruga Hawksbill" - una delle nuove specie a rischio

Specie a rischio: cause e strategie per la salvaguardia

L’anno in corso sta mettendo a dura prova il nostro Pianeta, che si trova alle prese con una crisi della biodiversità senza precedenti: oltre 1 milione di specie, infatti, sono sull’orlo dell’estinzione.

Disegno con esemplari delle specie animali a rischio che reggono cartelli provocatoriLe principali cause di questa situazione sono:  

  • la perdita e la frammentazione degli habitat naturali
  • l’inquinamento
  • il cambiamento climatico globale
  • la gestione non sostenibile delle risorse naturali
  • l’introduzione di specie esotiche

L’IUCN e la lunga lista delle specie a rischio

Quando una specie è in grave pericolo di estinzione viene inserita nella lista rossa delle specie minacciate dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), un’organizzazione che valuta lo stato di rischio di estinzione globale di specie animali, vegetali e fungine.

Dal 2024 nella lista dell’IUCN sono state inserite dieci nuove specie:

  1. Rinoceronte di Giava – 70 individui – grave pericolo di estinzione
    La specie è originaria dell’Indonesia e deve affrontare molteplici minacce: principalmente perdita e degrado dell’habitat dovuto alle attività umane come agricoltura e sviluppo delle infrastrutture. Nonostante sia meno importante commercialmente del rinoceronte africano, il bracconaggio per il suo corno rimane una preoccupazione significativa.
  2. Vaquita del Golfo della California – 10 individui – grave pericolo di estinzione
    Si tratta della focena più piccola e più a rischio di estinzione del mondo che vive in questo golfo. La causa principale è  la pesca illegale nei confronti del pesce totoaba, le cui vesciche natatorie sono molto apprezzate nella medicina tradizionale cinese; ciò ha contribuito alla drastica riduzione degli esemplari di vaquita in quanto questi rimangono spesso impigliati nelle medesime reti.
  3. Leopardo dell’Amur – 100 individui
    Caratteristico dell’Estremo Oriente russo e di alcune aree della Cina, il leopardo dell’Amur ha subito una rapida perdita e frammentazione dell’habitat a causa delle attività umane e dai cambiamenti climatici.
  4. Saola – 30 individui
    Anche noto come “unicorno asiatico”, è un mammifero raro ed esclusivo della catena montuosa degli Annamiti, che si sorge tra Vietnam e Laos. La sua esigua popolazione evidenzia le gravi minacce cui è soggetta la specie: perdita di habitat dovuta al disboscamento, all’agricoltura, al bracconaggio.
  5. Rinoceronte bianco settentrionale – 2 individui
    Questi animali sono sull’orlo dell’estinzione, con solo due femmine sopravvissute. L’ultimo maschio è morto nel 2018. Gli ambientalisti stanno esplorando tecnologie di riproduzione assistita, come la fecondazione in vitro, per salvare la sottospecie. La protezione dal bracconaggio e la preservazione dell’habitat sono componenti fondamentali della strategia di conservazione.Un orango di Sumatra femmina e il suo cucciolo: si tratta di una specie a rischio
  6. Orango di Sumatra – 14,600 individui
    Minacciato dalla perdita di habitat dovuta al disboscamento, praticato per la creazione di piantagioni di palma da olio e l’urbanizzazione.
  7. Gorilla di pianura orientale – 6,800 individui
    Chiamato anche Gorilla Beringei Graueri, è il primate più grande dell’Africa ed è in grave pericolo di estinzione nella Repubblica Democratica del Congo a causa del bracconaggio e della distruzione del suo habitat.
  8. Tartaruga di Hawksbill 
    Appartiene alle tartarughe embricate (così chiamate perché presentano delle placche dorsali del carapace che appaiono sovrapposte, proprio come sono sovrapposte le tegole; l’embrice è infatti una tegola piana) e affronta numerose minacce, tra cui inquinamento da plastica, pesca accidentale e distruzione del suo habitat.
    Il numero di individui è difficile da definire in quanto si tratta di una specie ritenuta spesso occasionale in alcune aree, ma fortunatamente negli ultimi anni sono state avviate delle azioni di ripopolamento con siti di nidificazione precisi, ciascuno contenente tra le 90 e le 100 uova.
  9. Focena senza pinne dello Yangtze – 1000 individui
    Raro cetaceo d’acqua dolce asiatico, deve far fronte ad inquinamento, degrado dell’habitat e catture accidentali durante la pesca.
  10. Fiscal di Sao Tomé – 150 individui
    Originario dell’isola di São Tomé nel Golfo di Guinea, il Fiscal di Sao Tomé è un piccolo uccello che lotta contro la perdita del suo habitat e i predatori alloctoni introdotti dall’uomo.

Strategie ed azioni concrete per la salvaguardia delle specie a rischio

Il problema delle specie a rischio di estinzione è purtroppo collegato a diversi fattori – tutti molto incisivi- ed è una costante almeno dagli ultimi decenni del 1900.

Secondo un’analisi condotta da National Geographic, a livello globale la fauna sarebbe diminuita in media del 68% dal 1970, mentre il 51% di tutte le specie native sono classificate come in pericolo, quasi minacciate, o già estinte. 

Disegno con esemplari delle specie animali a rischio e la dicitura "salva gli animali"

In Europa, inoltre, l’81% degli habitat versa in cattivo stato di conservazione. Solo il ripristino degli ambienti naturali potrebbe essere un investimento in grado di garantire numerosi benefici sociali, economici, di benessere e salute per tutti gli essere viventi, specie umana compresa.

L’Unione Europea sta perfezionando un nuovo regolamento – attualmente in fase di approvazione – che avrebbe come scopo frenare l’inquinamento e l’impatto dei cambiamenti climatici, implementare la protezione e la conservazione dell’habitat mediante misure di antibracconaggio o anti-deforestazione e il coinvolgimento attivo delle comunità per affrontare il conflitto uomo-fauna e flora selvatica.

Le iniziative contenute nel nuovo regolamento comprendono: il divieto di attrezzature di caccia e pesca fortemente impattanti, il monitoraggio ed l’applicazione delle normative già esistenti, la sensibilizzazione alla difficile situazione attuale, dove sussiste il reale rischio di vedere la totale scomparsa di molte specie viventi.

Nei casi più critici come quello, già citato, del Rinoceronte bianco settentrionale (di cui rimangono solo 2 esemplari femmine), gli ambientalisti stanno esplorando tecnologie di riproduzione assistita, come la fecondazione in vitro, e la creazione di aree di riproduzione protette.

Anni cruciali

Il decennio che stiamo attraversando (2020-2030) sarà cruciale per la tutela della biodiversità a rischio, in particolare nel continente europeo, dove negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati positivi che rischiano però di essere vanificati se non persiste il rispetto delle direttive e delle linee guida in tema di salvaguardia e protezione della biodiversità.

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