La lettura, oltre a un hobby piacevole, può essere una grande alleata, un semplice gesto che porta con sé risvolti positivi sul nostro corpo e sulla nostra mente, oltre che essere un ottimo antistress. A confermarlo è una ricerca condotta dall’Università del Sussex che ha preso in esame un campione di selezionato di persone. Dopo averli sottoposti a una serie di prove che aumentassero il livello di stress nel corpo, è stato chiesto loro di scegliere tra diversi strumenti per ritrovare la calma. Tra le varie attività a disposizione vi era leggere un libro, fare una passeggiata, ascoltare della musica o bere una tazza di tè.
Cosa significa godere di benessere psicosociale?
Diversi studi hanno dimostrato come la lettura può influenzare il nostro benessere psicologico, ma cos’è esattamente la salute mentale? Come si definisce? E soprattutto, come si tutela? Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute mentale si definisce come:
«Uno stato emotivi nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni».
Sono tanti gli eventi che possono minare il benessere psicologico: sia di natura privata, come la perdita di una persona cara, del lavoro, la fine di una relazione o una malattia; sia di natura collettiva, come gli avvenimenti degli ultimi anni quali la pandemia globale, le guerre o la crisi climatica. Ecco perché prendersi cura della saluta mentale, anche con piccoli gesti, risulta fondamentale
Leggere per combattere lo stress
I risultati parlano chiaro: leggere per circa sei minuti può ridurre i livelli di stress fino al 68%. Gli psicologi sostengono che ciò è dovuto al fatto che la mente umana deve concentrarsi sulla lettura, allontanandosi dai fattori stressanti della vita quotidiana. La distrazione che ne consegue allenta le tensioni dei muscoli e rallenta la frequenza cardiaca. Passeggiare non produce altrettanti benefici poiché, seppur sotto sforzo, il cervello resta focalizzato sulle preoccupazioni e lo stress si riduce solo del 42%. Ascoltare la musica è il secondo miglior antistress con una riduzione di questo pari al 61%, mentre bere una tazza di tè lo abbassa del 54%.
Il dottor Lewis Forder, neuropsicologo cognitivo e promotore della ricerca, spiega che non si tratta di una semplice distrazione, ma di un coinvolgimento attivo dell’immaginazione, poiché le parole sulla pagina stampata stimolano la creatività e fanno entrare in quello che è essenzialmente uno stato alterato di coscienza. Non è importante quale libro si legga perché tutti offrono una via di fuga dalle preoccupazioni e un viaggio all’interno del mondo dell’autore.
Leggere: una terapia casalinga
Esercizio per la memoria contro demenza e Alzheimer
Un altro beneficio della lettura è il miglioramento della capacità di concentrazione, oggigiorno spesso compromesso dal multitasking. Un libro o un articolo interessante, infatti, permettono al lettore di immergersi completamente nel loro contenuto, senza lasciare spazio a distrazioni e aumentando così il livello di attenzione.
Di pari passo, leggere preserva la memoria, diminuendo il rischio di rimanere affetti da demenza senile o Alzheimer. Basta un’ora al giorno per tenere alla larga i sintomi di queste patologie, come dimostra lo studio pubblicato nel 2018 da JAMA Psychiatry. I ricercatori dell’ Elderly Health Centre di Hong Kong hanno seguito circa 15.000 persone dai 65 anni in sù per un periodo di cinque anni. Secondo i risultati, il rischio di demenza è significativamente più basso per coloro che quotidianamente svolgono attività intellettuali come la lettura o i giochi di società.
Lo stesso risultato è emerso dalla ricerca pubblicata su Neurology, che ha sottoposto 294 anziani a test periodici fino al decesso. Dopo la morte le varie autopsie hanno confermato che le parti del cervello deputate alla memoria erano meglio conservate nei lettori assidui, dimostrando anche che la lettura in età avanzata riduce il declino della memoria del 30% rispetto ad altre attività mentali.
Meno social, più socializzazione
Molti psicologi si trovano in accordo affermando che leggere è uno dei rimedi più salutari per contrastare la cosiddetta digital addiction, ovvero la dipendenza da smartphone, tablet e computer che influisce negativamente sulla capacità di socializzare e sul sonno. Secondo la ricerca statunitense di Mayo Clinic, l’utilizzo di mezzi digitali prima di andare a letto riduce il sonno di venti minuti in media ogni notte perché gli schermi illuminati spingono il cervello a rimanere più sveglio. Viceversa, creare una routine prima di coricarsi e, ad esempio, leggere qualche pagina lo aiuta a rilassarsi, garantendo un riposo qualitativamente migliore.
Leggere per fare amicizia
Infine, chi legge fa amicizia più facilmente: i bambini che leggono già durante la scuola materna ed elementare sono meno aggressivi e più socievoli, così afferma l’American Academy of Pediatrics. Allo stesso modo favorisce i legami familiari; i genitori che leggono insieme ai figli riescono a rafforzare la relazione affettiva già dai primi anni e li aiutano a sviluppare linguaggio e abilità intellettive. Tra tutti gli altri vantaggi, i bambini riusciranno anche a esprimersi in maniera corretta precocemente, imparando a padroneggiare meglio la lingua e aumentando le proprie capacità anche di scrittura.
Leggere non ha controindicazioni, quindi, ora non serve altro che scegliere il prossimo libro per far bene alla propria salute!