Malika Ayane è un nome che, nell’universo della musica italiana e nel panorama del cantautorato, ha un certo valore. Amata dal pubblico e dalla critica, ha pubblicato 6 album e partecipato 5 volte al festival di Sanremo, è stata uno dei 4 giudici a X – Factor 13 ed interpreta Evita Peròn nell’omonimo musical.
Una voce tagliente, la sua, che è stata accompagna dalle più importanti personalità del nostro paese: De Gregori, Paolo Conte, Bocelli. Malika Ayane è una donna che, adesso, mette piede anche nel mondo della letteratura.
Il 9 maggio 2023, infatti, la casa editrice Rizzoli ha pubblicato il suo libro Ansia da Felicità, che è anche il titolo di una sua canzone, uscita nel 2015).
Ansia da felicità
Ansia da Felicità è una raccolta di 15 racconti, tra loro molto diversi, ma che hanno tutti una tematica comune: la varietà della vita.
Malika, sfruttando svariati personaggi, ha voluto rappresentare nero su bianco la particolarità dell’esperienza umana e quindi, le molteplici sfumature che colorano la tela della vita.
In ogni singolo racconto, leggiamo la storia di un personaggio che cerca di lasciare il segno e trovare la tanto celebre “felicità”.
Lei stessa ha spiegato che:
Ansia da felicità è un insieme di 15 racconti in cui il senso è proprio la fatica che gli esseri umani fanno nel cercare di sopravvivere al quotidiano con obiettivi sentimentali, personali.
La realtà di questi personaggi è complessa, poliedrica, multiforme, per cui ogni giornata è sempre una nuova sorpresa e può cambiare in un istante.
Il titolo del romanzo non è lasciato al caso: ogni protagonista vive in un perenne e costante stato di “ansia da felicità”, ognuno esprimendolo in un modo diverso. Ad esempio, il personaggio di Melina fugge via davanti alle situazioni difficili o fa semplicemente finta di niente, mentre il personaggio di Madeleine si rifugia sul divano del suo locale di fiducia, dove potrà più tranquillamente sfogare i suoi momenti no.
L’ispirazione di Malika
Questo sentimento di paura, così totalizzante, non è stato, però, frutto della sua pura invenzione: è Malika stessa ad averlo provato e a provarlo tutt’ora.
Ho scritto un libro che si intitola Ansia da Felicità non per pigrizia, ma perché non poteva chiamarsi altrimenti.
Questi personaggi, dunque, nascono da quella sensazione nella pancia di Malika che non le permette di godersi la realtà e il momento presente.
Ho una cosa nello stomaco a cui negli anni ho imparato a dare un nome e con cui convivo abbastanza pacificamente, ma la cui attività principale è quella di non farmi godere a pieno la festa.
Questo libro parte da lei ed è rivolto a tutte quelle persone che:
non hanno paura dell’uragano, degli imprevisti, delle disavventure o dell’apocalisse ma che finiscono in uno stato di panico quando le cose potrebbero o sembrerebbero andare bene.
Tutto ciò è contenuto in Ansia da Felicità ma, attenzione, non fatevi ingannare. Il libro non è un dramma o una tragedia: quello che percepiamo come un sentimento completamente negativo viene ribaltato attraverso l’uso di un’abile ironia e di una rinfrescante leggerezza. Mediante metafore, figure retoriche ed immagini vivide e vivaci, infatti, Malika riesce anche a strapparci un piccolo sorriso tra lettura di una riga e l’altra.
Il romanzo, vincitore del Premio del Passaggi Festival – festival dedicato al libro e alla saggistica, in programma a Fano dal 21 al 25 giugno – immortala quei momenti della nostra vita in cui portiamo sulle spalle un bagaglio emotivo che ci appare immenso. Malika dipinge dei personaggi che assomigliano quasi a dei “cavalieri erranti” in cerca della felicità: ciò che, infondo, fa ognuno di noi.
Ma, alla fine del libro, si comprende molto bene che la felicità esiste, si, ma appare solo all’improvviso: la vita fa il suo corso e molte volte, ci conduce verso strade che mai avremmo pensato di intraprendere.
Malika, mediante questo libro, è riuscita a trasformare un suo punto debole in un suo punto di forza, traendone l’ispirazione per un nuovo progetto.