Il 13 febbraio 2022 è stata indetta una legge che prevede l’assegnazione annuale a una città italiana del titolo di “capitale del libro”.
Il conferimento, da parte del Consiglio dei ministri, ha lo scopo di promuovere ed incrementare l’attività della lettura, attraverso progetti ed iniziative.
La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (BS), l’anno successivo la scelta è ricaduta su Vibo Valentia e l’anno seguente, invece, fu la volta di Ivrea.
Per il 2023, il titolo di “capitale del libro” l’ha guadagnato la città di Genova, grazie al suo progetto intitolato: A pagine spiegate!
Perché Genova?
Lo scopo del progetto è aumentare il sistema culturale e la coesione territoriale. Come?
Attraverso il libro, che viene messo al centro della nostra vita e viene considerato un motore e una spinta verso la consapevolezza.
Il titolo del progetto deve la sua ispirazione dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che, da sempre, caratterizza Genova:
Le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento, di conoscenza, valorizzazione e crescita ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro.
Tutto questo ha conquistato la giuria, che ha deciso di premiare la città “per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale, pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione”.
Si è voluto ricompensare l’articolato sistema bibliotecario del territorio e l’immenso patrimonio storico, artistico e letterario che la città ha messo in mostra: visite virtuali delle strutture bibliotecarie, mostre, esposizioni tenute dai docenti che hanno l’obiettivo di trasportare quante più persone possibili nel mondo della lettura.
Per fare giusto qualche esempio, la scorsa settimana è iniziativa la Fiera primaverile del libro che durerà fino al 21 maggio e che, oltre a 24 diversi banchi, ha messo a disposizione delle visite guidate gratuite (basta solo prenotare) per le vie dalla città, sia nel centro storico che nella parte più moderna.
La cerimonia
Il libro non è un oggetto, il libro è un mondo. È una dimensione etica, morale e spirituale. Io penso che ciascuno di noi attraverso la lettura migliori se stesso. Per quanto mi riguarda, leggere è come respirare ed è fondamentale per la crescita di ciascuna persona e la promozione della lettura è tra i doveri fondamentali di questo Ministero. La Commissione, nella sua autonomia e indipendenza, ha valutato una serie di progetti tutti meritevoli, per questo troveremo il modo di coinvolgere anche le altre città finaliste.
A queste parole, il sindaco di Genova Marco Bucci non ha potuto non emozionarsi:
Sono commosso, contento e soprattutto orgoglioso. Nonostante quello che è successo negli anni scorsi siamo riusciti a creare una rete un sistema di cultura assolutamente unica di cui siamo orgogliosi. Il fatto di essere la capitale italiana del libro per noi è importante e ne siamo orgogliosi: investiremo molto sulle biblioteche e le apriremo anche la sera, perché le strutture pubbliche devono essere aperte a tutti e durante tutto l’arco dell’anno e in tutte le ore.
Questo riconoscimento, nonostante sia recente, è molto importante: contribuisce, infatti, a valorizzare il libro e l’attività della lettura come degli strumenti di crescita, in primis personale, ma anche civile e sociale.
In un premio del genere, infatti, il libro è posto al centro della quotidianità: sia dei giovani che degli anziani.
Il drammaturgo Francis Croisset scriveva che la lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno. Ecco, il titolo di “capitale del libro”, alla fin fine, è un modo per dargli ragione.
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