Il racconto di un anno buio a dimostrazione del fatto che anche le celebrità possono soffrire
Spesso si pensa al mondo delle celebrità come a un qualcosa costituito da soldi, lusso e felicità certa, quando invece non è così. “Subtract”, l’ultimo album di Ed Sheeran, uscito su tutte le piattaforme digitali il 5 maggio, ne è la dimostrazione. L’album, infatti, è stato presentato come il racconto di un anno terribile per l’artista, nel corso del quale, a seguito di due anni di pandemia, la moglie ha scoperto di essere malata di cancro e due dei migliori amici del cantante sono venuti a mancare.
Vorrei che questo album fosse ascoltato dalle persone potendosi riconoscere, vivendo le loro storie. Questo è quello che amo quando ascolto la musica degli altri. Se avessi detto ad alta voce tutte le cose che ho scritto, qualcuno si sarebbe preoccupato, oppure avrebbe pensato che io sia un po’ strano, ma quando scrivi qualcosa, la canti e suona bene, le persone possono recepire in modo diverso ciò che si vuole dire. Penso che ci sia qualcosa di molto terapeutico nello scrivere tutto ciò che hai in mente sapendo che non verrai giudicato per questo, magari verrai giudicato per la musica, ma è una cosa diversa.
Queste le parole dell’artista, che spiegano con precisione il modo in cui è stato concepito e prodotto l’album. A testimonianza di ciò, “Subtract”, è un album molto introspettivo e quasi interamente acustico. Il cantautore britannico, infatti, con questo disco è tornato alle origini, a quando cantava in giro per il mondo con soltanto una chitarra in spalla e un microfono, non che abbia mai smesso di farlo, e ha saputo tirar fuori la propria interiorità proprio affidandosi ad arrangiamenti intimi e minimalisti, scritti quasi interamente da lui stesso, senza chiedere, tranne in pochi casi, l’intervento di arrangiatori o produttori, proprio con l’intento di lasciare che i brani suonassero semplici, ma dal profondo significato emotivo, sentimentale e psicologico.
I singoli estratti dall’album
All’ascolto, infatti, dati anche i temi trattati, è raro che non ci si emozioni, anche per via delle melodie sottili e sofferenti che vengono quasi sussurrate dall’artista direttamente al cuore di chi è disposto ad ascoltare e a mettersi nei suoi panni. Come già detto, la stragrande maggioranza delle canzoni che fanno parte dell’album sono acustiche, arrangiate con chitarra e voce e qualche volta ambience in sottofondo, a eccezione di “Eyes Closed”, il primo singolo estratto dall’album. Il pezzo è uscito il 24 marzo come primo assaggio di quello che poi sarebbe stato il disco effettivo.
Il brano, pur restando acustico e introspettivo, è ritmato e presenta elementi elettronici che lo rendono meno folk rispetto al resto dell’album. Evidente è, inoltre, il tocco del celebre produttore Max Martin, con i suoi pad e i suoi drumset elettronici. Nonostante a un primo ascolto possa sembrare un pezzo “da cantare”, ritmato e spensierato, se si analizza il testo si comprende la forte impronta personale. L’autore ha infatti dichiarato che riguarda “la perdita di qualcuno, la sensazione che ogni volta che esci e ti aspetti di incontrarlo, e ogni cosa ti ricorda solo loro e le cose che hai fatto insieme”, in particolare il riferimento è a Jamal Edwards e Shane Warne, i due amici stretti del cantante scomparsi tra febbraio e marzo del 2022. A seguire, sono stati pubblicati altri due singoli estratti dall’album.
Il secondo è “Boat”, pubblicato il 21 aprile, poco prima dell’uscita del disco, e utilizzato come “reminder” per i fan in questo senso. Anche qui Ed Sheeran si mette a nudo, affrontando il tema della depressione che lo ha colpito durante il 2022 e usando la metafora del mare per spiegarla: le onde rappresentano, infatti, la depressione che cerca di affondare la barca che rappresenta la vita. C’è, tuttavia, un messaggio di lotta e di resistenza ai momenti difficili e infatti il ritornello recita “but the waves won’t brake my boat”, proprio a simboleggiare il fatto che anche nei momenti più bui bisogna resistere e aspettare il momento in cui la situazione negativa passi per rialzarsi.
Il terzo singolo, infine, è “Life Goes On”, uscito il giorno stesso dell’uscita dell’album, il 5 maggio, ed è ancora una volta incentrato sulla perdita di una persona cara. Può essere interpretato dal pubblico come la perdita di un amico o del partner, ma l’artista ha spiegato che fa riferimento alla morte di una persona cara che era parte della nostra quotidianità e che nei mesi dopo la perdita, sembra impossibile che la propria vita possa continuare senza di loro.
Cosa ci aspetta?
Non è ancora chiaro se saranno pubblicati altri singoli estratti dall’album, ma per ora siamo costretti a doverci accontentare di questo.
A sostegno dell’album, inoltre, sono state organizzate delle date “intime” tutte negli States, in cui l’artista suonerà in acustico davanti ad un pubblico ristretto nei teatri: si è partiti il 23 maggio in Florida e si andrà avanti fino al 22 settembre a Los Angeles. Non è ancora chiaro se il tour verrà allungato o se ci saranno altre date in contesti più ampi, quindi per ora siamo costretti ad accontentarci di ciò.
Insomma, “Subtract” rappresenta un ritorno all’intimità acustica e una profonda analisi psicologica dell’animo umano nei momenti difficili, e anche se non è un ascolto leggero e spensierato, ognuno di noi può trarne un messaggio profondo e di aiuto come punto di vista per affrontare i momenti difficili.