Gianluca Gotto tratta un tema decisamente attuale. Di depressione e di salute mentale, ultimamente infatti, se ne sente parlare spesso. Purtroppo, non sempre questo argomento viene affrontato nei giusti termini: molte volte vengono elogiati soltanto i casi di guarigione dalla malattia e peraltro talvolta i protagonisti di queste vicende vengono raccontati in chiave quasi eroica. Si tratta ovviamente di un tipo di narrazione che però non considera tutti coloro che, per varie ragioni, non riescono a salvarsi. Al tempo stesso, non viene detto che, in realtà, di depressione (come di tutti gli altri disturbi mentali) può soffrire chiunque. Si tratta infatti di una malattie che possono colpire qualsiasi persona, anche quella che (almeno all’apparenza) è la più felice del mondo. Proprio di depressione e di salute mentale ci parla Gianluca Gotto, nel suo ultimo romanzo Profondo Come il Mare, Leggero Come il Cielo.
Gianluca Gotto
Gianluca Gotto nasce a Torino nel 1990. Da sempre nutre una forte curiosità e una grandissima voglia di viaggiare: a vent’anni si trasferisce: prima in Australia, poi in Canada. Contemporaneamente, comincia a scrivere: lavora ad articoli e libri, mentre viaggia per il mondo (soprattutto in Asia).
Adesso Gianluca condivide le sue esperienze attraverso il suo account Instagram (che conta quasi 300 followers) e il suo blog e canale Youtube “Mangia Vivi Viaggia”, in cui dispensa consigli ed insegnamenti zen.
Nel 2018 tutta la sua personalità è esplosa nel libro intitolato Le Coordinate della Felicità: il primo di una lunga serie, a cui si sono aggiunti Come una Notte a Bali e “Succede Sempre Qualcosa.
Il suo ultimo romanzo è uscito il 28 febbraio 2023 e s’intitola “Profondo come il mare, leggero come il cielo”.
Profondo Come il Mare, Leggero Come il Cielo
Definire un libro come Profondo Come il Mare, Leggero Come il Cielo non è assolutamente una missione facile. Sarebbe troppo semplice etichettarlo come un mero romanzo, perché è molto di più. Si può dire che Profondo Come il Mare, Leggero Come il Cielo è un “viaggio”. Gianluca Gotto, infatti, ci porta all’interno della sua anima, raccontandoci la sua dura scalata verso la vetta della serenità.
Profondo Come il Mare, Leggero Come il Cielo è un insieme di aneddoti, riflessioni, insegnamenti che hanno condotto l’autore alla pace, alla consapevolezza di sé ma anche dell’altro, del tempo presente e della sua importanza. In un mondo che va veloce, forse troppo, in cui dobbiamo rispettare dei ritmi a dir poco frenetici, Gianluca Gotto ci dice: “fermatevi”.
“Il mondo là fuori, con il suo rumore e il suo caos, proverà sempre a entrarti dentro. Arriveranno pensieri nuovi, difficili da affrontare. Non affrontarli, allora. Torna all’origine: calma la mente. Sdraiati su un prato e guarda lassù. Tu non sei le nuvole, che vanno e vengono e sono sempre in movimento. Tu sei il cielo. E il cielo è leggero proprio perché non trattiene niente.”
Per l’autore è di fondamentale importanza la leggerezza, da non confondere mai, però, con la superficialità. Non a caso, nel libro un ruolo centrale è occupato dalla meditazione: un’attività che, per Gotto, è magica, in quanto è in grado di calmare la nostra mente, creando un piccolo universo di cui noi siamo i soli e veri protagonisti.
Il Buddhismo
Alla base di questo pensiero, però, c’è qualcosa di più grande, ovvero, una scoperta: quella del Buddhismo.
Infatti, l’incontro con questa filosofia è stato il momento di svolta per Gotto, che ha iniziato a seguirne gli insegnamenti sempre più appassionatamente, fino a considerarla un punto chiave per la sua vita e per la sua salute mentale. È proprio questo ciò a cui punta il romanzo: dimostrare che è possibile uscire da un tunnel buio. Si può fare e Gotto ci spiega anche come, raccontando quei consigli ed insegnamenti che per lui sono stati preziosi.
Il buddhismo è stato la mia guarigione. Mi ha mostrato che la vita è tutta una questione di punti di vista: a seconda di come la guardi, la tua esistenza può essere bella o brutta, giusta o sbagliata, fortunata o sfortunata. Prima di volerla cambiare, dobbiamo essere noi a guardarla con occhi diversi, più consapevoli.
Gianluca, nel periodo più buio della sua vita, si è appigliato al Buddhismo e nel libro Profondo Come il Mare, Leggero Come il Cielo non fa altro che descrivere la sua rinascita. Si tratta dunque di un racconto intimo, sicuramente non leggero, ma al tempo stesso capace di impartire tante importanti lezioni. In primis, che la sofferenza può trasformarsi in un milione di cose belle. Piano piano, con tanta pazienza e costanza, si può tornare a vedere la luce.
Dobbiamo essere noi a cambiare. È stato proprio attraverso questo processo che il buddhismo mi ha aiutato a trasformare il periodo più difficile della mia vita in una inaspettata e miracolosa rinascita. Il mio augurio è che anche tu, ovunque stia leggendo queste parole, possa trovare tra queste pagine l’ispirazione e i metodi per diventare la persona che meriti di essere. Saggia, innanzitutto. E poi compassionevole, presente, calma, positiva, gentile. Libera dalla sofferenza. Felice, finalmente.
(GAIA, IO QUESTA FRASE FINALE CHE SEGUE LA TOGLIEREI:)
E alla fine è proprio vero quello che diceva, ne Il Corvo, Brandon Lee: “non può piovere per sempre”.