cicerone arte di comunicare libro

Cicerone e l’arte di Comunicare nell’era del digitale

Marco Tullio Cicerone. Arpino, 3 gennaio 106 a.C. – Formia, 7 dicembre 43 a.C. Avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano. Sebbene più di 2000 anni ci separino dalla sua esistenza, grazie ai suoi scritti e agli scritti al lui dedicati, ancora oggi lo ricordiamo come uno degli uomini più influenti dell’antichità.

Coevo di Gaio Giulio Cesare, Cicerone visse in un contesto storico particolarmente tumultuoso, connotato dalla svolta politico-istituzionale che portò al crollo della Repubblica Romana e alla nascita del Principato Augusteo. Fu proprio in quel contesto che Cicerone partecipò attivamente alla vita politica, guadagnando la fama di grande oratore con cui viene ricordato dalla storia.

L’Arte di Comunicare, pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 2007, tradotto da Paolo Marsich, è un piccolo compendio dei suoi insegnamenti senza tempo. Attraverso brevi brani tratti dalle opere De Oratore, De Inventione, Orator e Brutus viene spiegata, in modo ancora oggi estremamente attuale, l’arte oratoria secondo Cicerone.

cicerone arte di comunicare libro

La forza della parola

Non c’è nulla di più nobile che riuscire a catturare l’attenzione delle persone con la parola, indirizzare le loro opinioni, distoglierle da ciò che riteniamo sbagliato e condurle verso ciò che apprezziamo. Questa è l’unica dote che presso tutti i popoli liberi, e soprattutto negli stati governati in pace e in equilibrio, ha sempre ottenuto riconoscimento e valore.

Tutti gli studi e le teorie elaborate, i corsi universitari e le figure professionali specializzate oggi esistenti, farebbero credere che quello della comunicazione sia un tema tipico del sistema culturale contemporaneo.

Risulta quindi quasi sorprendente constatare che l’arte della comunicazione ha invece una radice antichissima, risalente a un’epoca assai distante dalla nostra. Gli insegnamenti di Cicerone, basati primariamente su chiarezza espositiva, competenza nella materia e abilità dialettica, hanno infatti resistito a secoli di storia.

Le cinque parti dell’arte oratoria

Tradizionalmente l’arte oratoria si riteneva fosse composta da: “invenzione”; “disposizione”; “elocuzione”; “memoria” e “declamazione”:

Tutta l’energia e la capacità di un oratore si applicano a queste cinque attività. Egli dovrà innanzitutto saper individuare i contenuti pertinenti al proprio argomento; dovrà quindi saperli organizzare nel discorso, non solo in base a un ordine logico bensì anche a criteri di importanza e opportunità; si tratterà poi di esprimere in termini appropriati ciò che si è individuato e ordinato, di fissare il tutto nella mente e infine di esporlo in modo adeguato ed efficace.

Nel vasto bacino di argomenti che si presentano a colui che si accinge a tenere un discorso pubblico, Cicerone consiglia di individuare solo quelli davvero idonei ad apportare un contributo al discorso che si vuole tenere, prediligendo la qualità piuttosto che la quantità. Nello stesso modo, suggerisce di operare una scelta netta tra i tre possibili scopi dell’orazione: fornire informazioni, accattivarsi il favore del pubblico ed emozionare.

I requisiti dell’oratore secondo Cicerone

Un buon oratore deve possedere conoscenze estese in diversi ambiti, senza le quali si ha una vuota e ridicola produzione di parole. Il discorso si deve reggere non solo su una attenta selezione dei termini, ma anche su una precisa organizzazione delle sue parti; bisogna inoltre avere una profonda esperienza nella vasta gamma di stati d’animo che appartengono per natura agli uomini, poiché la forza e l’intelligenza di un valido oratore saranno messe alla prova dalla capacità di placare o stimolare le emozioni di coloro che lo ascoltano.

Dagli insegnamenti di Cicerone emerge che in buon oratore non solo è capace di produrre un discorso ordinato, ma deve anche avere una certa familiarità con questioni pubbliche, abitudini sociali, perfino con l’indole e con i comportamenti umani. In particolare, conoscere sentimenti ed emozioni si traduce nella capacità di appassionare il pubblico.

Il buon oratore è altresì capace di usare il buonsenso al fine di soppesare che cosa sia appropriato dire in base al contesto in cui parla ed è in grado di padroneggiare l’arte del ragionamento, necessario tanto per discutere e sostenere un dibattito, quanto per organizzare il discorso in modo lineare.

I capi saldi di un’oratoria di successo

L’Arte di Comunicare è un piccolo scrigno pieno di consigli pratici per chi desideri imparare ad esprimersi efficacemente. In esso vengono spiegati i capi saldi dell’arte oratoria, senza tralasciare alcuni piccoli accorgimenti volti, ad esempio, a suscitare la simpatia nei confronti di qualcuno; a sfruttare la forza naturale del linguaggio universale del corpo; a usare in modo appropriato le battute di spirito.

Unitamente alla necessità che l’oratore esprima emozioni autentiche correlate al discorso, Cicerone sottolinea l’importanza dello studio, dell’esercizio e dell’impegno al fine di essere impeccabili:

[…] tutti coloro che ascoltano, infatti, notano con attenzione e severità più i difetti che i pregi di chi parla. E se vi è un solo aspetto che disturba, esso finisce per oscurare anche quelli che meriterebbero apprezzamento.

L’etica di Cicerone

È compito dell’oratore esprimere il proprio pensiero in modo autorevole quando interviene su questioni molto importanti; e spetta a lui stimolare l’inerzia del popolo o frenarne gli eccessi. Grazie alla sua capacità vengono svelati e repressi gli inganni degli uomini disonesti e viene messa in salvo l’onestà. Chi può esortare con altrettanto ardore alla virtù? Chi allontanare con altrettanta forza di vizi? Chi biasimare con maggiore veemenza i malvagi e lodare con parole più belle gli uomini perbene?

Quella di Cicerone è una lezione semplice e al contempo grandiosa che ci giunge pressoché intatta dalla Roma del I secolo a.C.

A più di 2000 anni di distanza è ancora attuale il richiamo da parte di un uomo politico rispettoso delle istituzioni, alla necessità di una formazione culturale e di una profonda moralità soprattutto per chi indossi la veste del comunicatore che vive nella nostra epoca di informazione globale e tecnologica.

Cicerone arte di comunicare

Gli insegnamenti di Cicerone al giorno d’oggi

E oggi?

L’inventio, ossia la raccolta preliminare degli elementi da porre alla base del discorso, oggi certamente può basarsi sulla ricerca di testi, video, immagini, infografiche, suoni, musiche. La necessità di trovare fonti attendibili e l’attenzione nei confronti del plagio più o meno consapevole, sono temi probabilmente non del tutto ignoti anche agli oratori del passato, ma che sono diventati particolarmente seri data l’abbondanza delle informazioni sul Web e la velocità con cui circolano.

Dispositio ed elocutio ai tempi del Web

La dispositio che consiste comunque anche nell’Era del digitale nell’organizzare delle informazioni, ovviamente oggi può avvalersi di strumenti inimmaginabili nel passato. Ad ogni modo, è facile constatare che, in linea con i principi enunciati da Cicerone, anche il design digitale moderno costruisce spazi in cui la comunicazione risponde ad uno scopo preciso, ovvero quello di informare, intrattenere, emozionare, o convincere gli utenti.

Un tema del tutto moderno è invece quello della crossmedialità. I siti Web, i blog, le comunità virtuali, a cui si affiancano i social media, pongono la necessità di una comunicazione che sia diversa per ogni mezzo impiegato, ma comunque coerente con una linea editoriale e con uno storytelling.

Probabilmente anche, l’abbellimento dal punto di vista stilistico, corrispondente all’elocutio, grazie al vastissimo potenziale dei mezzi oggi a disposizione, ha raggiunto vette inimmaginabili per il passato. Foto, video, live streaming, realtà aumentata, realtà virtuale, rendono certamente più accattivante il messaggio oggetto della comunicazione.

Memoria e declamazione

Infine, è possibile verificare come anche le ultime due parti dell’oratoria possano essere trasposte nei mezzi di comunicazione attuali. Il tema della memoria può essere oggi inteso con un duplice scopo.  Da un lato la facilità di richiamare informazioni per renderle fruibili nel momento in cui servono, dall’altro la necessità di rendere memorabile la comunicazione dal punto di vista dell’utente.

La declamazione invece, potrebbe essere rappresentata dal posizionamento del contenuto attraverso i vari canali digitali. Se da un lato è fin troppo evidente, oggi, che alla base della persuasione e del consenso ci sia una buona comunicazione, dall’altro lato, per una comunicazione davvero efficace non si può prescindere dall’elaborazione di una strategia SEO e SEM che permetta ai contenuti di raggiungere la massima diffusione sul Web.

Le cinque parti tradizionali dell’arte oratoria continuano dunque a esistere nel sistema moderno della comunicazione, sebbene si siano evolute. Ma accanto ad esse continuano ad essere validi e imprescindibili anche tutti gli insegnamenti di Cicerone. Parlare di buon senso, di opportunità, di etica della comunicazione e dell’importanza di una buona preparazione culturale da parte di coloro che oggi indossano le vesti del moderno oratore, non sembra ancora – 2000 anni dopo – essere fuori moda.


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.