Dopo una lunga attesa di ben sette anni, i Verdena tornano a sorpresa con un nuovo album, Volevo Magia, e un tour che ha inizio a fine ottobre e si conclude a fine novembre.
Il 31 marzo 2020, nel bel mezzo della prima quarantena, Alberto Ferrari (cantante e chitarrista della band) pubblica una sua performance acustica in solitaria, dove esegue undici canzoni in circa mezz’ora. È un’esibizione realizzata per raccogliere donazioni a sostegno di Emergency nelle province di Bergamo e Brescia, le più colpite dalla pandemia. In un periodo in cui non possiamo incontrare nemmeno i nostri vicini di casa, la vicinanza virtuale di Alberto è rassicurante. Sono passati già cinque anni dalle ultime pubblicazioni dei Verdena, i due volumi di Endkadenz.
Ed è così che, dopo pochi giorni, il cantante dichiara che il nuovo album del trio è quasi pronto, manca solo qualche ultima aggiunta da sistemare. Ma passano altri due anni e mezzo prima del completamento di Volevo magia, dove nel frattempo vengono pubblicati solamente Split EP – uno split della band con il cantautore Iosonouncane – e la colonna sonora del film “America Latina”. Durante questi sette anni, i tre musicisti si dedicano ad altro. Alberto si unisce al supergruppo I Hate My Village, formatosi dall’incontro di Fabio Rondanini (Calibro35 e Afterhours) e Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) e con il produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle). Luca Ferrari crea, insieme ai fratelli Ettore e Marco Giuradei e Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi, la superband Dunk. Roberta Sammarelli si dedica invece alla famiglia, diventando mamma per ben tre volte.
Il nuovo album e il tour
Finalmente il 9 giugno 2022 la band annuncia l’uscita di un nuovo album, programmata per il 23 settembre. In seguito la band pubblica sulla propria pagina Instagram la copertina del disco, Volevo Magia, e i titoli delle 13 tracce. Nel frattempo, a testimonianza dell’entusiasmo dei fans per il ritorno sulle scene della rockband bergamasca, molte date del Volevo Magia Tour 2022 vengono raddoppiate. A soli quattro giorni dall’uscita dell’album, il 19 settembre pubblicano il primo singolo Chaise Longue.
Il 21 ottobre ha inizio il tour promozionale del nuovo album dei Verdena, che prende il via da The Cage di Livorno per concludersi a fine novembre a Roma. Di seguito le date aggiornate del tour, quasi tutto sold-out:
21/10 Livorno, The Cage
22/10 Perugia, Urban
29/10 – 30/10 – 1/11 – 2/11 Bologna, Estragon
13/11 Padova, Teatro Geox
14/11 Firenze, Tuscany Hall
16/11 Torino, Teatro della Concordia
22/11 – 23/11 Milano, Alcatraz
24/11 Senigallia, Mamamia
26/11 Bari, Palaflorio
28/11 Napoli, Palapartenope
29/11 – 30/11 Roma, Atlantico
Volevo Magia
…e non l’ho ricevuta
Il nuovo album della band di Albino ha generato pareri contrastanti nei fan che non vedevano l’ora del loro ritorno. A qualcuno ha lasciato l’amaro in bocca perché Volevo Magia non è un disco di rottura con il passato, né di apertura a qualche novità per il futuro. Non nasconde segreti e non rivela chissà quale arcano. Inoltre i testi sono sommersi da strati di suoni e perciò non sempre limpidi al primo ascolto.
Con questo album arriva la conferma che quella dei Verdena è la sempre la stessa band che non rispetta le regole del mercato della musica, che si preoccupa di sé stessa senza adeguarsi al mondo che la circonda e che suona tutto ciò che vuole e come vuole, senza seguire una coerenza stilistica che non sia quella di non averne affatto.
In questi sette anni in cui il mondo attorno a noi si è trasformato, i tre musicisti non sono cambiati e sembrano rimasti immobili nel loro micro cosmo, distaccato dal tutto il resto e non turbato da nulla. Molti fan hanno quindi l’impressione di riprendere i Verdena esattamente dove li hanno lasciati sette anni fa e non hanno trovato quella magia che attendevano trepidamente da tempo. Sembra quasi che la scintilla nata nelle prime opere e che aveva raggiunto un’intensa luminosità con i due volumi di Endkadenz si sia affievolita in un disco sicuramente di alto livello, ma che regge a fatica il confronto con qualsiasi loro album precedente.
…e finalmente l’ho avuta
Molti altri fan dei Verdena hanno invece accolto con grande entusiasmo questo nuovo lavoro. La band è sempre la stessa ed è forse questo che, dopo gli ultimi anni turbolenti e burrascosi, rassicura il pubblico. Il disco non ha un filo conduttore, né un sound univoco, né filtri o maschere: la musica viene presentata in tutta la sua nudità e spudoratezza, che stuzzica e incuriosisce.
Volevo Magia è una dimostrazione di autostima, di orgoglio verso loro stessi e verso ciò che sono riusciti a creare nel corso della loro carriera. Nell’album si possono distinguere rimandi alle digressioni pastorali di Wow e al pastiche psichedelico di Endkadenz. Non si tratta di richiami espliciti, eppure ricompaiono in alcuni passaggi e sono riconoscibili nel processo creativo, il quale potrebbe essere riassunto con un verso della title track: “piani non ne ho, ho solo mille forse”.
Ai versi evasivi e aleatori si alternano atmosfere allegre e leggere, come in Chaise Longue, ad altre furiose, come in Crystal Ball, adagiandosi su un riflessivo Sui ghiacciai fino a giungere alla malinconica Nei rami. Ad accompagnare l’ascoltatore in questa “mistura d’anarchia” ci pensa la solida unione chitarra-basso-batteria con la voce di Alberto Ferrari. Pur avendo iniziato a lavorare alle tracce del disco partendo da alcuni loop, come si può sentire chiaramente in brani come Pascolare, è lampante la necessità del trio di uno slancio in un andamento non lineare, come dimostrano nel finale a sorpresa di Cielo super acceso.
Volevo Magia raffigura in toto l’identità dei Verdena e ne dimostra la maturità di accettarsi e mostrarsi così come si è: felicemente incasinati, gioiosamente rassegnati, poeti surrealisti di una musica che non esprime un senso di nostalgia ma non sembra appartenere a questo tempo.
E tu cosa ne pensi? Se non hai ancora ascoltato Volevo Magia, in calce puoi trovare il link Spotify. Buon ascolto!