Quando si sceglie di consacrare un lavoro cinematografico a un’icona entrata ormai nell’immaginario culturale comune, ci si carica sempre di una notevole mole di lavoro e di una quantità infinita di aspettative. A questo si aggiunge poi il confronto con l’interpretazione data in precedenza da altri registi e autori, in una sorta di competizione a quale sia il lavoro meglio riuscito. Anche per Blonde, pellicola in uscita alla fine di settembre e diretta da Andrew Dominik, sembra valere lo stesso discorso. Prendendo spunto da un romanzo, si presenta sullo schermo una storia già conosciuta ai più. La sfida vera diventa allora quella di presentare lati nuovi sotto una luce diversa, per regalare agli spettatori una versione sempre nuova di un qualcosa che già tutti conosciamo.
Marilyn e Norma
Prendendo ispirazione da quanto scritto nel romanzo di Joyce Carol Oates, gli autori di Blonde scelgono di ripercorrere le tappe fondamentali della vita travagliata di un’icona eterna, Marilyn Monroe (interpretata da Ana de Armas). Secondo le anticipazioni date all’interno del trailer rilasciato qualche settimana fa, il fulcro della narrazione si concentra su un doppio filo che inevitabilmente si intreccia più e più volte. Questo dà vita agli incastri da cui scaturiscono i tratti di Marilyn e Norma, come due facce di una stessa medaglia. È la protagonista stessa a raggiungere questo tipo di conclusione, in una battaglia infinita con la propria identità e il desiderio di affermare se stessa come persona e non soltanto come attrice.
Dramma
Per gli eventi che hanno costellato la vita di Marilyn Monroe, Blonde si inserisce a pieno titolo nel genere del dramma: intorno al contrasto che l’attrice vive internamente, gravitano una serie di elementi che rendono la situazione ancora più difficoltosa e delicata. Gli eventi che hanno avuto maggior impatto sulla vita di Marilyn Monroe sono quelli che solitamente vengono ripresi più facilmente all’interno delle pellicole dedicate alla sua vita, descrivendo la sua esistenza come tutt’altro che pacifica e tranquilla. All’interno di Blonde, troviamo però una novità importante: la radice e le ragioni fondamentali dello squilibrio nella vita di Marilyn derivano dal conflitto che lei affronta con se stessa. Questo si riversa poi anche nei confronti del mondo che la circonda e che a volte le sta troppo stretto.
Incomprensione
Il contrasto che vive nei confronti della società deriva da una generale sensazione di incomprensione. Nonostante le acclamazioni e le infinite richieste, Norma non trova un posto nel mondo, sovrastata dall’alter ego di Marilyn che assume le sembianze del suo stesso fantasma. Le costrizioni in cui Marilyn vive la propria esistenza hanno contribuito al raggiungimento del tragico finale che tutti conosciamo, ma all’interno della pellicola l’attenzione si concentra sugli effetti immediati e sull’impatto del suo conflitto interiore sulla sua vita.
Lo smarrimento che Marilyn prova all’interno del mondo in cui vive diventa uno dei temi principali della pellicola. All’interno del trailer, risulta alquanto chiaro come la mancanza di relazione tra i sentimenti dell’attrice e il mondo che la circonda sia la causa principale del suo malessere, che la protagonista cerca invano di esternare per cercare di migliorare la propria condizione. Il risultato sullo schermo è quello di vedere una persona, ancor prima che un’attrice e una celebrità, imprigionata nella gabbia della propria condizione. Questa prigione, seppur all’apparenza scintillante, comunica tutta la rabbia repressa di un essere umano che cerca semplicemente la liberazione.
Stessa sostanza
Come si è visto in altre occasioni in cui la figura di Marilyn è arrivata sul grande schermo, anche per Blonde il regista e gli autori hanno scelto di mantenere alcuni elementi iconici della figura di Marilyn Monroe, che in alcuni casi vanno al di là del semplice dettaglio fisico o degli accessori indossati dall’attrice. Anche se in una versione diversa, ritornano quindi alcuni elementi comuni, che aiutano lo spettatore a riallacciarsi a ciò che già conosce di questa figura. Al tempo stesso, ci sono nuovi lati della storia di Marilyn, che vanno per certi aspetti ad ampliare e approfondire la tragicità della sua storia.
Dunque, le aspettative per Blonde sono al massimo e al tempo stesso il pubblico sembra essere consapevole della delicatezza della storia che verrà raccontata. Per vedere il risultato della versione del racconto della vita di Marilyn Monroe di Andrew Dominik occorre attendere fino al 28 settembre 2022, in cui la pellicola diventerà disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.
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