Pop music, o del genere che non muore mai

Il Pop è sempre stato un genere centrale nella musica internazionale e italiana, sempreverde e costante nei numeri.

Negli ultimi anni quello che viene comunemente considerato musica mainstream si è andato ad ampliare fino ad accogliere nello stesso tempo stili completamente opposti come indie e trap. Alla fine del primo decennio degli anni duemila, infatti, il rap era ormai maturo e colmo di interpreti, pronto per esprimersi davanti a numeri maggiori. Ma quando la scena rap si è riempita sino a saturarsi, il rap ha saputo reinventarsi, importando la statunitense trap, modificando le regole del gioco. Anche il il pop.

L’arrivo della trap in Italia 

Dal 2011 in poi alcune canzoni e alcuni cantanti rap e hip-hop arrivano a toccare delle sonorità molto simili a quelle oggi definite trap. Il Ragazzo d’oro, brano dell’omonimo album di Guè, esce proprio nel 2011 e ad ascoltarla oggi si percepisce a primo impatto un legame con la trap.

Jesto è uno dei primi cantanti ad affacciarsi al trap con la serie di EP Mamma ho ingoiato l’autotune. Il primo capitolo di questa serie di album è del 2012, l’ultimo (Mamma ho ingoiato l’autotune 5) è del 2019. Nello stesso anno Jesto pubblica anche IndieJesto che invece ha una musicalità più indie che si può estrapolare dalla canzone Ridere.

La trap si afferma appieno a partire dal 2015 con Sfera Ebbasta a Milano e poi la Dark Polo Gang a Roma. 

Lo sbarco dell’indie

L’indie è un genere con radici storiche, già a partire dagli anni ‘80. È però sempre nel terzo millennio che in Italia arriva a diventare un genere tanto apprezzato che sembrava potesse soppiantare il pop e diventare la prima scelta degli ascoltatori non amanti di un genere così particolare come la trap.

Siamo nel 2009, quando la chitarra di Brunori Sas accompagna le tracce del suo primo album (Vol.1) di genere chiaramente indie. 

Poco dopo esplode definitivamente l’indie di Coez, che nasce come cantante molto prima, nella band hip-hop Brokenspeakers.

Numerosi cantanti di questo genere, interpretato in chiave più malinconica, hanno trovato fortuna musicale in questi anni: come Gazzelle e Psicologi.

Il pop?

In tutto questo la forza del pop internazionale non è mai stata intaccata più di tanto, basti pensare al fenomeno di Dua Lipa, o ancor prima di Ariana Grande e Justin Bieber. In Italia, tuttavia, le nuove generazioni sembrava avessero abbandonato il pop per i generi sopra menzionati. Le pop star più iconiche hanno ovviamente continuato a vendere molto e ad avere grande seguito (i vari Cremonini, Jovanotti, Elisa, Alessandra Amoroso, Tiziano Ferro, Eros Ramazzotti ecc.). Quello che sembrava mancare era la nuova generazione pop: chi avrebbe preso il posto di questi colossi della musica italiana? Il pop sembrava destinato a essere legato unicamente a qualche hit estiva commerciale e niente più. I giovani pionieri della musica, tentavano la fortuna in altri generi.

Ma la popular music, non muore mai. Non solo ha continuato a vivere con i suoi maggiori interpreti, ma ultimamente si sta rinnovando in modo egregio.

I giovani emersi

In questi ultimi anni il pop ha riconquistato l’interesse giovanile ed ecco emergere neo cantanti del calibro di Tanani o di Fulminacci. Quest’ultimo fin dal primo album La Vita Veramente del 2019, ha puntato sul pop, scelta che lo sta ripagando con successo. In quell’anno infatti ha vinto il premio Luigi Tenco alla miglior opera prima e il premio MEI come miglior giovane dell’anno. Tananai invece sta esplodendo nonostante l’ultimo posto al festival di Sanremo e recentemente ha conquistato il primo posto nelle classifiche con La Dolce Vita, in collaborazione con Fedez e Mara Sattei. Fedez stesso ormai ha sempre meno a che fare con il rap ed è definibile a tutti gli effetti un cantante pop. 

Mara Sattei, sorella del trapper Tha Supreme, sta emergendo dopo la partecipazione ad Amici 13, sempre sul filone del pop.

Gli emersi a cavallo con il pop

La lista dei giovani che sono riusciti a farsi illuminare dai riflettori per mezzo di questo genere musicale non è finita, ma occorre precisare che non sempre questi altri si possono inquadrare precisamente nel pop. Ad esempio i Pinguini Tattici Nucleari, consacrati con il loro recente tour, sono una band a cavallo tra il pop, pop-rock, indie e indie-rock. Allo stesso modo ad attingere da più generi vi è Tommaso Paradiso, che nei The Giornalisti sembrava avere un’impronta più indie per poi rivelarsi da solista con molte canzoni pop. 

Per fare un’altra menzione, seppure più difficile, c’è il nome di Alberto Naska. Questo è un ragazzo che non è ancora emerso a tutti gli effetti e che sembra puntare molto sul rock. Eppure il suo rock molto spesso sfiora il pop fino ad arrivare a quel genere alternativo che in Italia ha avuto molte icone come (non si vogliono fare paragoni) Gianna Nannini, Ligabue o anche Vasco Rossi. 

I giovani emergenti

Ci sono dei giovani che invece stanno muovendo i loro primi passi, tendando le prime sorti musicali, che affondano nel pop? Certo che sì. 

Un nome può essere Bais. Classe ‘93, non un ragazzino, che sta guadagnando in questi ultimi tre anni sempre più pubblico con il suo pop a tratti indie. Ultima uscita l’album DIVISO DUE.

Tra i ragazzi del nuovo millennio, Matteo Romano, forte della sua partecipazione a Sanremo con Virale, è tra i più promettenti della scena.

Baobab!, all’anagrafe Gaia Morelli è la ventunenne fuori dagli schemi che il mondo pop vuole con se. Lei spazia molto, dando centralità assoluta al ritmo e alla melodia delle sue canzoni che spaziano su tipi di pop diversi a volte avvicinandosi al britpop. Lei stessa afferma, in un’intervista rilasciata per rollingstone.it, di non volersi etichettare in un genere ben preciso.

Per concludere doveroso menzionare Bartolini, ragazzo nato nel ‘95 che ha recentemente rilasciato Bart Forever, suo ultimo album. Nella sua ancora breve discografia, appare un pop molto delicato e soave.

Mai come oggi è possibile ascoltare con facilità la musica e questo giova la mescolanza e la varietà di generi. Una sola cosa è certa: il pop non muore mai.

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