Eurovision 2022, i protagonisti della finale

L’edizione 2022 dell’Eurovision Song Contest, organizzata a Torino, è appena terminata, lasciando alle nostre orecchie una carrellata di nuove canzoni.

Gli italiani all’Eurovision

I cantanti in gara all’Eurovision di nazionalità italiana, erano ben due: Blanco e Mahmood in coppia a rappresentare l’Italia con la loro Brividi e Achille Lauro, sotto la bandiera di San Marino con un nuovo singolo, Stripper.

Quest’ultimo non è riuscito ad accedere alle finali, anche a causa del particolare sistema di televoto tipico di Eurovision, che non lo ha premiato, di cui abbiamo parlato qui. Dal punto di visto scenografico l’esibizione del cantante romano è stata senza dubbio una delle più impressionanti, forte di fiamme, un look deciso e, inaspettato, un toro meccanico. È Achille Lauro stesso, con un post su Instagram, a spiegare di aver passato notti a pensare a come realizzare questo spettacolo. La canzone, però, non ha evidentemente convinto abbastanza il pubblico multietnico dell’Eurovision.

Con un ritmo rock e un testo in pieno stile Achille Lauro, l’artista si concentra, senza perifrasi e vie di mezzo, sullle tematiche d’amore, negli aspetti più nudi e carnali. L’intento, infatti, è quello di far cadere i tabù su questi argomenti ancora oggi “proibiti”.

Ma che stupida voglia che ho

Ma guarda che donna che sono

Nessuno mi può giudicare

Ti fidi di me?

Che stupido uomo!

Maggiore successo, invece, hanno avuto le due star che avevano infiammato il palco dell’Ariston con Brividi. Pur terminando la kermesse dovendosi accontentare di un sesto posto, che forse sta un po’ stretto, gli artisti italiani hanno lasciato il segno. L’esibizione, seppur non perfetta, ha infiammato l’arena che, sulle note di una canzone ormai già cult, ha risposto al duetto sanremese: un momento davvero emozionante, aiutato dall’esibizione davanti a un pubblico “casalingo”.

La canzone ha dovuto ricevere una modifica nel ritornello così da poter partecipare regolarmente. Le regole dell’Eurovision prevedono infatti che i brani non superino i tre minuti, e la traccia vincitrice di Sanremo ne dura venti secondi di più.

Del ritornello rimane soltanto:

Nudo con i brividi

A volte non so esprimermi

E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre

E mi vengono i brividi, brividi, brividi.

Il Podio

Ad aggiudicarsi il terzo posto è la Spagna. Chanel, la cantate-attrice nativa di Cuba, balla e fa ballare tutti con SloMo, una canzone molto allegra con un testo ai limiti di un trash voluto. La nazione iberica, con il televoto, ha ottenuto 228 punti, non sufficienti per raggiungere chi invece ne ha ottenuti “solo” 193: il Regno Unito. La medaglia d’argento dell’Eurovision, infatti, va proprio a Sam Ryder, l’artista inglese in competizione. La sua Space Man è un brano delicato, soprattutto grazie alla voce raffinata ed elegante del cantante britannico. 

Sam Ryder immagina le avventure che avrebbe vissuto se fosse stato un astronauta. I versi sono molto descrittivi, ma vanno sempre a ricadere sulla tematica del voler tornare sul pianeta Terra, dalla persona che ama. 

All’inizio della canzone sembra un sollievo essere nello spazio, perché sarà un altro ad avere il cuore spezzato in Terra: 

And a broken heart would just belong to someone else down there

Con lo scorrere del testo si fa sempre più viva l’idea di voler tornare a casa, come attratto da una forza di gravità. Una canzone che fa sognare di pianeti, satelliti e amori, che ha incantato l’Eurovision.

Il vincitore

Con una grande spinta del televoto, che le ha assegnato 439 punti, l’Ucraina vince la sessantaseiesima edizione dell’Eurovision Song Contest. Una vittoria che ha stravolto la classifica, in quanto la giuria, prima del televoto, dava l’Ucraina, rappresentata dalla Kalush Orchestra, in quarta posizione. È la terza volta che l’Ucraina vince l’Eurovision, come ricorda il presidente Zelensky, che promette un’edizione 2023 organizzata in una Mariupol libera e restaurata. 

Stefania è il nome della canzone vincitrice, nata prima del conflitto russo-ucraino, dedicata alla madre di Oleh Psyuk, un membro della Kalush Orchestra, che ha scritto la canzone.

Date però le immagini commoventi del brano, come la richiesta alla madre di cantare una ninna nanna, la canzone si è facilmente fatta metafora della situazione umana in guerra. Tutto questo mascherato da un rap folclorico avvolgente, insomma un connubio vincente. Dopo la vittoria, l’esultanza è tutta dedicata alla loro madrepatria, con un messaggio di speranza e di aiuto. 

Per concludere, anche quest’anno l’Eurovision ha portato novità in ambito musicale, tra tematiche sempre diverse e ritmi che spaziano dal lento al rap, attraverso melodie latinoamericane e folcloristiche.

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