kiev kyiv

Lingua e conflitto: se una parola può fare la differenza

Per chi è abituato a leggere la capitale dell’Ucraina scritta con la grafia Kiev e pronunciata allo stesso modo, aver letto di frequente la versione Kyiv (pronunciata Kiiv) in questi giorni di conflitto con la Russia può essere stato motivo di confusione. Non si tratta di un errore né di una variazione casuale, ma di una scelta attuata da numerose testate (soprattutto di lingua inglese, come il «Washington Post» e il «New York Times») e da molti giornalisti, dettata da motivazioni ben precise.

La storia di un nome

La differenza tra le due versioni del nome della città è a dire il vero molto semplice: Kiev, trascrizione del cirillico Киев, è infatti la versione russa del nome, mentre Kyiv quella ucraina. Sebbene le due lingue provengano entrambe dal ceppo delle lingue slave dell’est (mentre per esempio il polacco appartiene alle lingue slave dell’ovest e il bulgaro a quelle del sud), l’ucraino è stato influenzato da altre lingue come quella polacca.

I russi, che hanno mantenuto il controllo sulla città quasi ininterrottamente dal Seicento al 1991, hanno represso in varie occasioni la cultura e la lingua ucraina, compresa la versione ucraina del nome della capitale. A contribuire alla diffusione della versione russa sono stati anche alcuni elementi culturali diventati famosi nel mondo, come la squadra di calcio Dinamo Kiev e la ricetta del pollo alla Kiev.

La versione Kyiv, approvata ufficialmente nel 1995, è andata diffondendosi solo in anni recenti, per contrastare quella che da molti è stata percepita come una russificazione forzata dell’Ucraina, soprattutto dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014.

Le campagne per sensibilizzare all’utilizzo di Kyiv

Andrii Smytsniuk, insegnante di lingua ucraina a Cambridge, ha dichiarato:

When I meet someone new, I like to pronounce their name the way they want it pronounced in their language, which is why I think it’s right to pronounce it ‘Kyiv’ as close to the Ukrainian as possible. Many Ukrainians see this as a sign of respect for their language and identity.

[Quando incontro qualcuno di nuovo, mi piace pronunciarne il nome come vuole sia pronunciato nella sua lingua, che è il motivo per il quale credo sia giusto pronunciare “Kyiv” nel modo più vicino all’ucraino possibile. Molti ucraini lo vedono come un simbolo di rispetto nei confronti della loro lingua e della loro identità].

In linea con questo ragionamento, quattro anni fa il governo ucraino ha lanciato una campagna di sensibilizzazione (accompagnata dall’hashtag #KyivNotKiev) per fare in modo che a livello internazionale venisse utilizzata la versione ucraina.

Il conflitto Russia-Ucraina e la scelta della versione da utilizzare

Dopo la recente invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, iniziata il 24 febbraio 2022 (è possibile seguire il live-blog de Lo Sbuffo a questo indirizzo), e soprattutto dopo l’inizio dell’assedio della capitale, si è tornato a parlare di quale fosse il modo più corretto di scrivere e di pronunciare il nome della capitale ucraina, se Kiev oppure Kyiv.

Fondamentalmente non esiste una versione giusta o una sbagliata del nome. L’utilizzo della versione ucraina può essere considerato un gesto di sostegno della causa del Paese, e anche se meno diffusa non può di certo essere definita erronea. I giornali che continuano a utilizzare la versione russa, invece, non necessariamente sono schierati dalla parte del Cremlino: la scelta, infatti, può essere dettata dalla difficoltà di introdurre improvvisamente un cambiamento che, come detto, può destabilizzare non tanto chi scrive, quanto chi legge.

In ogni caso, la questione non riguarda solo il nome della capitale. Il governo ucraino incita infatti anche all’utilizzo di Kharkiv invece di Kharkov, Odesa invece di Odessa e di Lviv invece di Lvov.

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