Dopo una lunga attesa in seguito all’uscita del trailer, finalmente anche Assassinio sul Nilo è disponibile nelle sale cinematografiche italiane. La pellicola è il secondo lavoro di Kenneth Branagh sui romanzi di Agatha Christie. Per l’occasione, il regista indossa nuovamente anche i panni del protagonista, l’investigatore Hercule Poirot. Dopo Assassinio sull’Orient Express (2017), la scelta è ricaduta sulle vicende narrate in Death on the Nile. Nella resa cinematografica, Poirot torna all’opera in una cornice totalmente nuova, che offre però alcune punti di contatto con il capitolo precedente.
Similitudini
Nonostante l’ambientazione sia totalmente differente rispetto ad Assassinio sull’Orient Express, in Assassinio sul Nilo ritroviamo alcuni elementi, soprattutto per quanto riguarda lo stile narrativo e la costruzione della storia. Sicuramente, la resa sul grande schermo è influenzata dal modo in cui i fatti vengono narrati nel romanzo, ma in questo caso offrono allo spettatore un buon gancio per orientarsi nella storia.
Come nel primo episodio, anche qui Hercule Poirot si trova a indagare in un gruppo di persone apparentemente estranee tra loro, legate però le une alle altre da un legame impercettibile a prima vista. Come per Assassinio sull’Orient Express, anche qui tutti i personaggi si trovano riuniti su un mezzo in movimento, in questo caso un’imbarcazione che si muove sulle acque del fiume africano. Sarà ancora una volta Poirot a indagare nelle vite segrete di ciascuno dei personaggi per risolvere il mistero, studiando i loro movimenti e analizzando le loro parole.
Maggiormente coinvolto
A differenza di quanto accaduto in Assassinio sull’Orient Express, in Assassinio sul Nilo il pubblico ha l’occasione di scoprire qualche dettaglio in più sulla vita personale di Poirot, un uomo all’apparenza imperscrutabile. Grazie a una scena introduttiva distaccata dal resto della trama, si scoprono alcuni elementi della biografia dell’investigatore, svelando un lato più umano e sensibile, sconosciuto ai più. Questa parte di racconto, si scoprirà poi, si lega in realtà al resto della storia, in cui i tasselli compongono lentamente il mosaico di una vicenda mozzafiato. Rivelare questi aspetti della vita di Poirot avvicina il protagonista al resto degli altri personaggi, ognuno con le proprie debolezze: anch’egli non fa eccezione. Questo suo coinvolgimento si rivela però poi essere la chiave per risolvere il mistero: la determinazione nel portare a termine un compito apparentemente impossibile gli permette, ancora una volta, di trovare il colpevole.
Per amore
Il tema principale che muove l’azione è l’amore, declinato nelle sue infinite sfumature: desiderio, gelosia, rabbia, passione, vendetta. Tutti questi sentimenti attraversano i personaggi e offrono un possibile movente per l’assassinio che si consuma sull’imbarcazione. Come ammette anche lo stesso Poirot, si può uccidere per amore. Chi è dunque il vero colpevole? La ricostruzione dei fatti e la scoperta della verità sono nelle mani dell’investigatore, che finirà con l’affrontare anche i propri fantasmi interiori. Per un attimo, Poirot stesso dubita della propria riuscita. L’amore potrebbe spingere chiunque a compiere azioni assurde, ma anche estremamente pensate e studiate, in una lotta egoistica e senza scrupoli.
Stile
Come precedentemente anticipato, gli elementi stilistici in comune con il primo capitolo creano un’interessante continuazione in Assassinio sul Nilo. La ricostruzione degli eventi, i dialoghi dei personaggi, le scene hanno a tratti un qualcosa di già visto, che però non annoia. Al contrario, aiutano lo spettatore a mantenere l’attenzione sullo schermo senza il rischio di perdersi negli intricati ragionamenti dell’investigatore, favorendo una migliore comprensione della trama. Questo rende Assassinio sul Nilo un film da vedere anche per coloro che non sono particolarmente appassionati al genere giallo. Un po’ mistero, un po’ azione, il risultato lascia incollati allo schermo fino all’ultimo secondo.
Assassinio sul Nilo è uscito nelle sale cinematografiche il 10 febbraio 2022, dopo vari rinvii a causa della situazione pandemica. L’attesa non ha deluso però le aspettative. Oltre a Kenneth Branagh, anche il resto del cast rende bene la tensione del racconto, creando una storia corale ben riuscita. In Assassinio sul Nilo ritroviamo un Hercule Poirot più umanizzato, che però non ha perso il suo fortissimo lato analitico e razionale. Questo mix di contrasti è il vero salto di qualità del secondo capitolo, che corona un film già di per sé ben fatto.
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