“All or Nothing”: un viaggio nel mondo Tottenham Hotspur

The pride of North of London we’re the kings of White Hart Lane
And the Spurs go marching on

1 Giugno 2019, Madrid.
Allo stadio Wanda Metropolitano, casa dell’Atletico Madrid, si disputa una finale di Champions League totalmente british. Il Liverpool di Jurgen Klopp affronta il Tottenham di Mauricio Pochettino. Due obbiettivi diversi. Il Liverpool desidera tornare tra le grandi del calcio mondiale dopo anni di ricostruzione che l’hanno tenuto lontano dai palcoscenici più prestigiosi e soprattutto dalla possibilità concreta di aggiungere nuovi trofei alla propria bacheca già ricca di coppe ed onori. Discorso radicalmente opposto è quello che riguarda il Tottenham Hotspur, concretamente un big team a livello internazionale ma la cui storia è quella di una eterna seconda che non vince un trofeo da almeno venti anni e che ha raggiunto solo nel 2019 la sua prima finale di Champions League in 136 anni di storia del club.

Purtroppo però non tutte le favole hanno un lieto fine e molto spesso nel calcio  il cinismo porta a vincere le partite e con esse tante coppe scintillanti. Il Liverpool del mago Klopp quella sera tornerà a casa con quella dalle Grandi Orecchie mentre al Tottenham rimarrà solo un grande rimpianto e un ennesimo secondo posto.

I postumi di una dura sconfitta

Amazon Prime con questa docu-serie sportiva ci porta all’interno del mondo Tottenham, immediatamente dopo questa triste notte di Madrid, e ci apre le porte di una società e di una squadra che devono fare i conti con, forse, il più grande fallimento sportivo della loro storia. Pochettino, allenatore della squadra londinese da ormai cinque stagioni, sembra non riuscire più a dare nuovi stimoli ai suoi ragazzi che, demoralizzati da quella cocente sconfitta, esordiscono male in Premier League nella stagione 2019/2020 inanellando una serie di pessimi risultati. Urge quindi un cambiamento che possa portare nuova linfa a staff e giocatori. Il presidente del Tottenham Levy, seppur portatore di un ideale di famiglia all’interno del club, è costretto ad un doloroso sacrificio.  Così salta la testa di Pochettino, esonerato il 19 novembre 2019. Per giocatori storici della squadra come il capitano Kane è un duro colpo, arrivato all’improvviso.

Il Re è morto. Lunga vita al Re!

Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me

José Mourinho

Ma per un re che muore, un altro si fa avanti. Anche se, paragonato a Mauricio Pochettino, colui che sta per sedersi sulla panchina del Tottenham appare più come un tiranno. Se vuoi vincere hai bisogno di una mentalità vincente e sono pochi gli allenatori in campo internazionale capaci di trasmettere ai propri giocatori tale mentalità. Il presidente Levy lo sa ed infatti non ha dubbi nell’affidare la panchina della sua squadra a José Mourinho, “The Special One”. Con l’arrivo di Mourinho la serie cambia totalmente tono ed il focus passa sul suo metodo di lavoro che pone al centro del proprio sguardo l’aspetto caratteriale ancor prima di quello tattico. “Cattiveria” è la nuova parola d’ordine. Un termine quasi sconosciuto in quel di Norh London dove i giocatori sono noti per la loro correttezza e per l’essere fondamentalmente dei bravi ragazzi.

Il mondo dietro North London

All or Nothing: Tottenham Hotspur è un progetto che affascina i fan più accaniti del panorama calcistico europeo. Le telecamere di Amazon ci mostrano tutto ciò che circonda una stagione calcistica in tutta la sua complessità. Non si limita a riprendere allenamenti e sedute tattiche. Al contrario indaga gli aspetti che costituiscono l’identità di un club a partire dal legame che questo instaura con il territorio, un aspetto fondamentale per i tifosi inglesi. Veniamo resi partecipi delle iniziative a supporto della collettività di North London da parte dei giocatori e del ritorno affettivo che questi ultimi hanno dal mondo dei supporters che li circonda. Si indugia sull’aspetto emotivo della vita del calciatore professionista e su quanto questa influisca sulla prestazioni e sulla carriera tanto di un giocatore in rampa di lancio quanto di uno a fine carriera.

La stagione 2019/2020 per il Tottenham è stata molto travagliata, in particolar modo sotto il profilo degli infortuni che hanno minato il percorso ed i risultati nelle coppe e in campionato. Tanti giocatori chiave della squadra hanno subito infortuni gravi che li hanno costretti ad operazioni chirurgiche e a stare lontani dal campo per svariati mesi. L’ambiente dell’infermeria e dello staff che vi lavora viene messo sotto la lente di ingrandimento per sottolineare il duro lavoro di tutti i comprimari che sono attorno agli undici giocatori che scendono la domenica sul campo da calcio. A tutto ciò si accompagnano le interviste ai protagonisti che non nascondono le proprie riflessioni sul futuro e i propri timori riguardo una carriera troppo breve e lontana dalle proprie aspettative. Senza dubbio tutti questi elementi contribuiscono a rafforzare l’immagine familiare che il presidente Levy attribuisce al proprio club.

José Mourinho

Troneggia poi l’immagine di José Mourinho, vero uomo simbolo dell’intera serie. Dalla sua entrata in scena si avverte un totale cambio di registro. Le telecamere ed i protagonisti sono vittime del suo innato carisma che porta la narrazione della stagione, affidata alla voce di Tom Hardy, verso toni più roboanti nonostante il susseguirsi di risultati altalenanti. Il suo metodo di lavoro ed il suo modo schietto di relazionarsi con le persone che lo circondano, anche a costo di risultare impopolare, risultano senza dubbio affascinanti. Si avverte l’intenzione di trasportare il Tottenham verso un altro tipo di mentalità, più aggressiva e meno remissiva. L’accettazione della sconfitta non deve essere un’ipotesi contemplabile e ad ogni passo falso bisogna fare i conti con i propri errori, consci che alla fine vince solo una squadra e a tutti gli altri rimane addosso solo l’etichetta del perdente.

All or Nothing e il fascino dei dettagli

All of Nothing: Tottenham Hotspur è una serie che rapisce chi ama il mondo del calcio, in particolar modo quello della Premier League, ma che in quanto narrazione sportiva può sedurre tutti coloro che apprezzano questo genere di docu-reality. Il viaggio attraverso i retroscena ed i dettagli va ben oltre i novanta minuti della partita e concentra la propria attenzione sulle storie dei protagonisti e della famiglia dietro il club, con i suoi litigi, i suoi dissapori ed i suoi piccoli successi.

 

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