Sanremo 2022: cosa ci lascia?

Sanremo 2022

È stato senza dubbio il Sanremo dei record: la finale ha avuto più di tredici milioni di ascoltatori e il 64.9% di share, superando nettamente gli ottimi risultati dello scorso anno. 

Oltre ai dati, della settantaduesima edizione del Festival, ci rimane anche una playlist di canzoni che, al di là della classifica finale, saranno per molto tempo presenti nei nostri cellulari e nelle nostre radio.

Il podio

Le prime tre canzoni classificate sono la descrizione perfetta di questo Sanremo: multigenerazionale e eterogeneo dal punto di vista musicale. Multigenerazionale perché vede i cantanti più giovani come Blanco che è classe 2003, contendersi il premio più ambito con colonne del calibro di Gianni Morandi, musicalmente attivo sin dal 1962. Elisa è la componente del podio che segna invece la generazione X, essendo nata nel ‘77. 

Musicalmente eterogeneo in quanto i quattro cantanti del podio, hanno adottato ritmi differenti sia tra di loro, sia in contrasto con la loro generale produzione. Mahmood, ad esempio, ha adottato una musica più delicata e lenta, tendenzialmente opposta a Soldi, il brano vincitore del suo primo Sanremo. 

Allo stesso modo, i venticinque cantanti in gara, rappresentavano diverse generazioni, diversi approcci alla musica e diversi testi.

Il terzo posto

La terza classificata, Apri tutte le porte, di Gianni Morandi, è musicalmente l’opposto delle altre premiate. È una canzone dal ritmo solenne, incalzante e gioioso, con un finale melodico. Una struttura che rispetta gli stili di Morandi, Jovanotti (autore di testo e musica) e Mousse T (produttore). Il testo è un’onda di positività e di energia, emozioni con le quali bisogna accogliere la vita. Morandi ha ottenuto ottimi risultati a Sanremo sin dalla prima sera e il suo percorso è culminato nella serata delle cover, vinta insieme a Jovanotti con un medley composto da quattro loro storiche canzoni: Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Ragazzo Fortunato e Penso Positivo.

Oltre alla serata delle cover, Gianni Morandi, ha anche vinto il Premio Sala Stampa Lucio Dalla.

Il secondo posto 

Il secondo gradino del podio è stato occupato da Elisa, con la sua O forse sei tu. È un inno all’amore scritto insieme a Davide Petrella. Dalla canzone emergono i sentimenti intensi, nelle parole, nelle promesse, nelle complicità. Elisa tratta dell’amore in modo delicato ed elegante. Elegante sono indiscutibilmente anche la sua voce e la musica. Nella seconda serata del Festival, la prima in cui ha cantato, si era conquistata la vetta della prima classifica provvisoria generale. Durante tutta la settimana non ha mai abbandonato i vertici della classifica, dimostrando di essere amata anche dal pubblico. Oltre ad arrivare seconda, Elisa è stata premiata con il Premio Giancarlo Bigazzi. Per lei, due presenze a Sanremo: una da vincitrice, nel 2001, una da seconda classificata. 

Il primo posto

Ad alzare la scultura con il leone e la palma d’oro, sono stati Mahmood e Blanco, cantanti di Brividi. Vincono il Festival con una canzone che ha subito raggiunto i cuori del pubblico, ma anche della Sala Stampa che, nella prima sera di Sanremo, ha riservato per i due giovani, il primo posto nella classifica provvisoria parziale. Il testo è profondamente proiettato nell’amore concluso. È il racconto di una storia finita per via delle cose non dette, delle esitazioni che frenano. Blanco e Mahmood, due modi di cantare diversi che convergono in una canzone che in pochi si sarebbero immaginati. Le voci cantanti sono state delicate, con il falsetto di Mahmood che si sposava armoniosamente con il brano.

La loro canzone spopola sui social e nelle applicazioni musicali, si apre la strada per il grande successo nelle radio e anche nelle TV. Per Mahmood, questa è stata la seconda presenza a Sanremo, vinta anche questa.

Gli esordienti in gara

In questa 72esima edizione si è assistito alla prima apparizione di numerosi artisti sul palco dell’Ariston. Molti di questi sono appartenenti alla scena urban e legati al contesto hip hop italiano. Tra questi spicca il nome di Mirko Martorana, in arte Rkomi, nato come rapper, ma sempre più lontano da questo genere. In gara, infatti, si è esibito con un pezzo pop rock, Insuperabile, raggiungendo la 17esima posizione nonostante il quinto posto in top50 Spotify Italia. Segue Dargen D’Amico, storico membro dei Sacre Scuole e noto anche come autore per numerosi artisti di successo italiani. Con il brano Dove si balla, ha portato per la prima volta nella kermesse un brano di chiara matrice dance e drum’n’bass. Altri esordienti sono stati gli ex allievi della scuola di Amici, Sangiovanni e Aka7even, Highsnob, ex Bushwaka con Samuel Heron, e lo stesso vincitore, Blanco.

I restanti esordienti in gara sono tutti artisti pop alla ricerca di una vetrina di spicco. Da Yuman a Matteo Romano, il festival di Sanremo è stata un’occasione per il successo nazionalpopolare.

La diversità

Da Iva Zanicchi e Massimo Ranieri a Blanco e Matteo Romano, passando da Emma e Noemi. Generazioni diverse, canzoni non banali o scontate. Sanremo 2022 ha avuto uno straordinario successo anche per questa diversità e ricercatezza nei testi e nella musica, regalando brani che sono già tormentoni. Le canzoni in gara sono state apprezzate dal pubblico e avranno lunga vita. Ad esempio, Duecentomila ore, di Ana Mena, nonostante non abbia raggiunto ottimi risultati per quanto concerne la classifica del Festival, è già la seconda canzone più popolare su Tik Tok.  

Probabilmente i risultati da record e i numeri di questo Sanremo sono dovuti proprio ad una classe di cantanti completa, eterogenea, preparata.

FONTI

Teamworld.it

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