“La figlia oscura”, fare i conti con il proprio passato

A un certo punto nella vita, a chiunque può capitare di arrivare a fare i conti con gli eventi ormai lontani della vita e realizzare quanto accaduto anche a anni di distanza. E questo può accadere a partire dai motivi più disparati, anche solo per qualche improbabile coincidenza. Questo è ciò che accade in La figlia oscura (The Lost Daughter), un film del 2021 e nato dalla regia di Maggie Gyllenhaal. Tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, in questa pellicola la protagonista si trova a confrontarsi con gli eventi che accadono intorno a lei, riportandola indietro negli anni.

Confronti

La figlia oscura racconta la storia di Leda (interpretata da Olivia Colman), una donna britannica intenta a trascorrere un periodo di vacanza in Grecia: giorno dopo giorno, quello che dovrebbe essere un momento di relax si trasforma in una dolorosa resa dei conti con il proprio passato come genitore. Il destino vuole che Leda condivida i suoi giorni di vacanza con una famiglia allargata, di cui fa parte anche una giovane madre con la figlia, a cui la protagonista si sente particolarmente vicina. Con il passare dei giorni, i piccoli eventi apparentemente insignificanti che scandiscono la quotidianità la riportano indietro nel tempo e la costringono a riflettere sui suoi ricordi e sulle conseguenze che essi hanno sul suo presente.

Empatia

Tutto ciò che accade ai diversi personaggi di questa vacanza svela dettagli nascosti della giovinezza di Leda, analizzando in particolare il rapporto con le figlie, tra litigi, momenti di crisi e difficoltà. Procedendo nella narrazione de La figlia oscura, gli eventi della giovinezza di Leda si fanno sempre più spazio nel suo presente, in continui momenti di confronto con il suo passato e con la giovane madre, che in alcuni momenti si rivolge a lei in cerca di orientamento. Nel frattempo, Leda si ritrova tra le mani la bambola della figlia della donna e la tiene per sé, consapevole però di quanto l’assenza di questa bambola complichi le cose per la famiglia. In un groviglio di emozioni e ricordi, Leda sembra rielaborare il suo comportamento come madre attraverso la bambola e attraverso ciò che vede intorno a lei. 

La potenza del passato

Gli eventi che appartengono al passato non si possono cambiare, ma si può riflettere su di essi e in qualche modo cambiare l’influenza che essi hanno su di noi. L’esperienza di Leda, inizialmente una semplice vacanza, le permette di viaggiare attraverso passato e presente per cambiare in qualche modo la sua prospettiva. Riconosce di non essere stata una madre esemplare, con i limiti che un qualsiasi essere umano può avere e, solo sul finale, sembra accettarli. 

L’interpretazione

La figlia oscura può nascondere infinite sfumature di significato, che possono declinarsi secondo l’esperienza di ciascuno. Nel caso di Leda, si parla dell’essere genitori, ma in qualsiasi momento della vita e per qualsiasi motivo, il passato può richiamarci a sé per una resa dei conti. L’interpretazione e la successione dei fatti narrati in La figlia oscura rendono la pellicola particolarmente densa, in alcuni passaggi persino difficile da comprendere a fondo. A fare da contrappeso a questo c’è la qualità della performance di Olivia Colman, protagonista assoluta tra i vari personaggi che si susseguono sulle scene. Anche solo uno sguardo, una reazione o poche parole riassumono il malessere di Leda e svelano come spesso dietro azioni apparentemente incomprensibili si nascondano segreti profondi, macigni sul cuore che aspettano di essere spinti via. 

Riconoscimenti e premi

La figlia oscura è la prima esperienza in un lungometraggio per Maggie Gyllenhaal, il lavoro di regia e sceneggiatura è stato particolarmente riconosciuto nel corso di alcune delle più importanti manifestazioni cinematografiche internazionali. Alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, La figlia oscura ha ottenuto il premio per la Miglior sceneggiatura e risultava tra i candidati in lista per il Leone d’Oro

La figlia oscura indaga l’animo umano e il suo rapporto con il passato, spesso ben più complesso di quel che sembra ed è un film, che seppur impegnativo sotto molti punti di vista, merita di essere visto. Per quanto riguarda la distribuzione al cinema e in streaming, La figlia oscura è stato reso disponibile negli Stati Uniti d’America già nel 2021, per poi approdare su Netflix dal 31 dicembre scorso. Per quanto riguarda l’arrivo nelle sale in Italia, il film sarà distribuito a partire dal 24 marzo 2022.

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