Si intitola GOSSIP! il nuovo progetto dei Cara Calma, uscito il 14 gennaio 2022 per Piuma Dischi.
La band torna con un disco che delinea il netto contrasto tra la mercificazione e il vuoto che attrae il gregge da chi suda costantemente per portare un prodotto valido e colmo di emozioni.
Quattro ragazzi con esigenze diverse si uniscono per la prima volta nel 2017, i Cara Calma sono Riccardo, Gianluca (ex membro degli Upon This Dawning), Cesare (ex membro dei My Breathing Harmony) e Fabiano (ex membro dei My Breathing Harmony e Koen).
L’incrocio delle loro strade porta in poco più di un anno al disco d’esordio, co-prodotto da Karim Qqru (The Zen Circus): Sulle Punte Per Sembrare Grandi, uscito per Cloudhead Records / Phonarchia Dischi.
L’8 marzo 2019 è uscito Souvenir, secondo disco della band, portato sui palchi di tutta Italia con oltre 50 date, incluse partecipazioni a importanti festival estivi (Home Festival e Albori Music Festival solo per citarne alcuni) e aperture a Fast Animals and Slow Kids, Ministri, Omar Pedrini, I Hate My Village e Punkreas.
Il 29 maggio 2020 è uscito in distribuzione Artist First il nuovo singolo Giovani Ancora.
Nel 2021 inizia un nuovo capitolo musicale della band, con la pubblicazione dei singoli Altalene, protagonista della copertina della playlist Rock Italia di Spotify e in rotazione nella Rock Chart e New Zone di MTV Music, e VMDV. Il 26 novembre la band pubblica il terzo singolo Consumarci, che anticipa il nuovo album della band.
GOSSIP!
A metà tra reazione e impassibilità
Questo progetto rispecchia alla perfezione la versatilità della band, definendoli genericamente come alternative rock, ma forse sono proprio queste etichette ad essere demonizzate e ripudiate dal complesso stesso. Con una visione d’insieme il disco vuole proprio sottolineare questo, ovvero la rabbia e la stanchezza dell’interesse per il gossip, per l’insignificante.
Tralasciando le questioni simboliche, la band spazia dal pop rock, all’heavy rock, fino al rock più dolce delle ballads, mantenendo costante la voglia di mostrare i denti al pubblico, qualunque sia il genere. L’album si apre con Balla sui tetti, spruzzando pop punk da tutti i pori inneggiano unicamente a lasciarsi tutto alle spalle per una notte, festeggiando e ballando come se non ci fosse un domani.
I temi dell’apatia e della sofferenza sono ricorrenti nelle dieci tracce del progetto, tuttavia vengono trattati con i guanti usurati di chi la vita l’ha già gustata, ponendo come rimedi la caparbietà e la tenacia per non mollare mai. Insomma, i Cara Calma reincarnano perfettamente la resistenza della gente destinata a soccombere o a rimanere schiacciata da una società priva di meritocrazia, colma di imperfezioni.
Ne è l’esempio Figli senza nome, in cui richiamano le nuove generazioni e le esortano a reagire contro questa grande macchina stantia fatta di favoritismi, dove i giovani si sentono oppressi e costantemente in difetto. La cosa più difficile da capire per le nuove generazioni è il futuro, che spesso ci sembra lontano e impersonale, quando dovremmo mostrare le nostre qualità a chi lassù le ricerca da tempo senza ottenere risultati.
Ciò che non mostriamo
La traccia che finora ha riscontrato il maggior successo è Altalene, che insieme a Per un attimo si presentano come i brani più introspettivi del disco.
Il primo è una dichiarazione pubblica di pentimento e sottolinea il dispiacere che prova il protagonista nel momento in cui si è reso conto di aver escluso la sua dolce metà. In questo brano emergono emozioni contrastanti come la speranza che l’amore bussi di nuovo alla porta ma anche la consapevolezza di non essere pronti ad accoglierlo di nuovo.
Ti dico che va tutto bene, anche se cado a pezzi
Come nei parchi fanno le altalene
I Cara Calma tendono a evidenziare il problema che li circonda ma soprattutto la colpevolezza che provano sapendo che non riusciranno ad affrontarlo. Altalene è proprio questo, un S.O.S pronto per essere spedito ma che per qualche ragione non raggiungerà mai la destinazione da loro ambita.
In Per un attimo troviamo la ragione per la quale il protagonista non era pronto ad accogliere nuovamente l’amore nella sua vita. Il brano esprime una rabbia talmente funesta che viene cantata in chiave dolce e lenta, proprio per marcare la rassegnazione maturata dopo tanto tempo passato ad odiare. Il ritornello parla di come il protagonista raderebbe al suolo città e brucerebbe foreste solamente per dar fastidio alla sua metà, che a quanto pare si è approfittata fin troppo di cuori gentili.
A differenza delle altre tracce qui troviamo anche una componente elettronica nelle batterie, che accompagnano il ritmo classico di una ballata e danno una sensazione di modernità.
La voglia di riscatto
Gossip! sembra essere davvero un mix di emozioni contrastanti, e troviamo anche la voglia di riscatto in un posto dove la speranza e la fede vengono lasciate nelle chiese.
Il settimo brano del disco si intitola VMDV, acronimo che sta per ”voglio morire due volte”, perché finalmente si percepisce la fame di diventare importanti, o almeno provarci. La band manda però un chiaro messaggio, ovvero che nonostante la voglia di sentirsi ripagati emerge anche un attaccamento radicale alle origini che mostra una componente ribelle fino alla fine del pezzo.
Se i due pezzi antecedenti rappresentavano la parte più soft a livello musicale e interpretativo, VMDV e il brano successivo sono invece la parte più strong e decisa dell’intero progetto.
Fammi ripensare a come eravamo
A litigarci ogni santo giorno
Una promessa solenne come un patto di sangue
Ci siamo fatti le ossa per cadere in piedi la prossima volta
Il dolore percepito ormai è così grande da poter essere sopportato per proteggere chi ci sta vicino, in particolare il cantante precisa ”una protezione da tutte le paure”, perché essendoci già passato, sa bene che la negazione o la sottovalutazione del dolore sono le armi più letali che il nostro cervello possa equipaggiare.
Arriviamo così alla conclusione del disco con Dedica.
Questo pezzo è un grazie gigantesco alla musica e a tutto l’ambiente che da cinque anni a questa parte scorre nelle vene dei Cara Calma. Spesso chi arriva in vetta dimentica la vera essenza della musica e la potenza smisurata che può produrre in chi la crea. Questo commiato, invece, vuole essere una sorta di capsula del tempo, sepolta e aperta tra chissà quanto tempo, per guardarsi indietro e riacquisire la genuinità con cui sono partiti.
I Cara Calma sono capaci di fare della buona musica, ma soprattutto sono in grado di rappresentare quei giovani che, una volta cresciuti, non trovano più il cammino in una città piena di strade.
Crediti
Materiale gentilmente fornito da Astarte Agency