Letteratura sui social: opportunità o rischio?

Senza dubbio, il ruolo della letteratura all’interno della società moderna è cambiato rispetto alle epoche passate. Se prima era parte integrante della vita quotidiana e godeva di un prestigio indiscusso, ora si registra un calo di interesse e condivisione da parte del largo pubblico. Ciò è dovuto dall’avvento delle nuove tecnologie che invitano a donare il proprio tempo libero a svaghi ludici. Nonostante questa trasformazione radicale, la letteratura si è adattata e continua a mantenere una certa influenza e caratura importante. Internet e i mezzi di comunicazione di massa permettono un’interazione istantanea con qualsivoglia persona: la letteratura si introduce in questa nuova realtà per ampliare la propria diffusione. In particolare i social si pongono come i mezzi più redditizi per raggiungere un pubblico vasto. Per questa ragione letterati e lettori si son trasferiti su queste piattaforme per cercare di dare un’ampia voce alla propria passione: la letteratura. 

Letteratura sui social: come e perché?

I social sono indiscussamente al centro delle nostre vite. Ognuno possiede un profilo di almeno uno dei social più in voga: Facebook, Instagram, Twitter… Questo perché la possibilità di condividere i propri interessi e raggiungere tutte le persone che si vogliono, è un’attrattiva che esercita una grande persuasione.

I profili sui social sono personali e quindi sono orientati secondo gli interessi dell’utente. Ognuno sceglie quello che vuole seguire e quello che vuole condividere. Anche le pagine pubbliche che si basano su temi comuni, hanno completa autonomia sulla gestione del contenuto. Per cui le pagine che trattano di letteratura, la orientano secondo intenti e modalità diverse. Vi sono pagine che condividono semplicemente aforismi e riflessioni di autori celebri, per una passione generale della letteratura; pagine che invece si concentrano sui particolari meno conosciuti, per volontà di divulgazione; pagine che offrono una spiegazione delle opere e della biografia degli autori che sono materia di studio

I proprietari delle pagine possono essere semplici appassionati o anche letterati, professionisti come insegnanti, redattori. Questa distinzione demarca un diverso approccio da parte degli amministratori: i primi si affidano all’emotività e al gusto generale, mentre i secondi optano per una trattazione più articolata, complessa. 

Esigenza di brevità e semplicità 

Sebbene gli amministratori godano di un’ampia libertà per la gestione delle loro pagine, devono conformarsi al gusto generale del pubblico. Ossia devono cercare di rispettare quelle tendenze che consentono l’afflusso e la permanenza dei seguaci, i follower. I principali requisiti per riuscire a ottenere un largo pubblico sono brevità e semplicità, mirare all’essenzialità dell’argomento per renderlo più facilmente comprensibile. In questo modo l’interesse dei visitatori è più invogliato a soffermarsi. 

Di fatto, che siano pagine che condividono aforismi o argomenti di studio scolastico, tutte tendono all’immediatezza del messaggio. Gli aforismi sono di per sé brevi, ma esprimono delle massime che inducono a una riflessione ampia e profonda. Per quanto riguarda la letteratura scolastica delle pagine, le spiegazioni vengono formulate seguendo una sintesi, concentrandosi sugli aspetti fondamentali. Questo adattamento del contenuto letterario è dovuto alla scarsa attenzione degli utenti, che non riescono a concentrarsi e comprendere argomenti complessi. Già riconosciuto come fenomeno nazionale, l’analfabetismo di ritorno condiziona le pubblicazioni sui social, indirizzandole verso una semplicità che spesso sfocia nella superficialità.

Un altro fattore che mina l’attenzione degli utenti è la grande mole di contenuti presente sui social. Inoltre questa grande quantità è pure varia: generi totalmente diversi si contendono lo stesso spazio. Ovviamente è l’utente a riordinare secondo i suoi gusti, ma resta il fatto che deve scegliere entro un’ampia gamma di possibilità. E anche tra le pagine riguardanti uno stesso argomento, la quantità è alta e ciascuna, anche se presenta similitudini con le altre, si differenzia per qualche particolare. Tutto ciò può comportare l’assenza di una decisione da parte dell’utente che quindi si lascia trasportare dai contenuti di tendenza.

Una letteratura leggera

I temi più affrontati dalle pagine di letteratura sembrano convergere su quelli più comuni: l’amore, il dolore, la bellezza… tutto ciò che rappresenti e rimandi all’interiorità dell’essere umano. Spesso la scelta delle pagine di letteratura ricade sulla condivisione di aforismi e riflessioni di autori universali ed eterni, che hanno ben descritto i moti dell’animo umano. Tuttavia queste riprese sono confinate entro i soliti temi. Inoltre si rileva un’assenza di una letteratura sociale che riguardi temi politici, civili. Manca quel carattere di protesta, d’iniziativa sociale, che è sempre stato nell’indole della letteratura. Ciò è dovuto a una scarsa considerazione e attenzione ai problemi contemporanei.

Si delinea così una letteratura volta più a intrattenere che a qualche finalità educativa o sociale. Le pubblicazioni offrono momenti di riflessione personale, ma che spesso si esauriscono in pochi istanti: una letteratura come ornamento, una decorazione da ammirare, fine a se stessa. Di certo questa situazione che si verifica è dovuta maggiormente dalla percezione dei seguaci della letteratura, i quali riconoscono la bellezza dell’arte letteraria e sono attratti dalla saggezza dei grandi autori, ma cercano più il gusto estetico. Il rischio spesso è quello di un approccio superficiale degli utenti, che seguono tanto per seguire, leggono tanto per leggere, o peggio, condividono con l’intenzione di ostentare il proprio interesse per la letteratura, per risultare ‘intellettuali’.

La qualità della letteratura come rimedio ai mali dell’esistenza è la base su cui si fondano le pagine pubbliche. Una letteratura in pillole: brevi riflessioni tratte dal grande patrimonio letterario condivise quotidianamente per stimolare il pensiero. Tuttavia, come già detto, risultano stimoli sterili, che non producono effetti radicali, ma si limitano a raccogliere l’approvazione generale. Ovviamente la comunità di appassionati alla letteratura si differenzia al proprio interno: c’è chi nutre una grande passione per la materia e chi un semplice interesse, spesso volto secondo le proprie convenienze. Quest’ultimi sono in maggioranza rispetto ai primi. 

I bookblogger

Per aprire una pagina dedicata alla letteratura, la prima cosa che non può mancare è la passione per la letteratura. E più è forte l’interesse per la materia, più sarà l’attenzione e la dedizione del proprietario sui propri contenuti. E se spesso la gestione di una pagina di letteratura rimane un’occupazione occasionale, a volte può diventare una vera e propria professione. Si tratta del caso dei bookblogger, personaggi social che hanno un grande seguito per la condivisione dei propri interessi e conoscenze sulla letteratura. 

Le figure dei bookblogger uniscono una grande passione a una competenza letteraria importante. Sono condizioni che permettono una trattazione della letteratura approfondita, affidabile e attrattiva, sia per coloro che hanno già una cultura della letteratura, sia per quelli che si affacciano a questa realtà. Il segreto del successo di questi personaggi risiede nel loro approccio familiare, personale: si mostrano fisicamente spiegando la propria visione dei libri che hanno letto e vogliono consigliare. Non solo ci mettono la faccia, ma interagiscono direttamente con i propri seguaci, rompendo la quarta parete. Di fatto sono diverse le interazioni con il proprio pubblico, in particolare rispondendo alle domande, in questo modo si crea un rapporto diretto, inclusivo che rende il seguace più propenso a familiarizzare con il contenuto e la persona che lo condivide. 

Godendo di un’importante visibilità, c’è il rischio che i libri trattati siano quelli di tendenza, di moda, ma in realtà è il contrario. La tendenza dei bookblogger è infatti quella di trattare di libri che rappresentino il proprio gusto letterario, solitamente basato sull’originalità. Di fatto i bookblogger dimostrano un gusto per il particolare, l’inusuale, pertanto la scelta ricade sui libri fuori catalogo. Unita alla passione per il particolare, c’è la volontà di avvicinare i seguaci a realtà sconosciute, a nuovi mondi, come è proprio della letteratura. 

Una crescita limitata

Quanto sia fondamentale la letteratura per la crescita personale, per la conoscenza della propria persona e del mondo è indiscutibile. La presenza della letteratura nelle piattaforme social è sicuramente un modo per avvicinare più persone a questa realtà, soprattutto giovani. Tuttavia rimane una diffusione limitata.

Anche per quanto riguarda gli appassionati della letteratura, il loro spazio si dimostra ristretto, come un circolo esclusivo. Si creano come delle bolle, dove si trattano i soliti argomenti, i soliti libri e l’apertura verso nuovi orizzonti è spesso limitata. Si tratta di un fenomeno generale, non peculiare della letteratura, ma che prende sempre più largo senza incontrare ostacoli. Sebbene il radicamento sulle proprie posizioni e propri gusti sia un’inclinazione naturale, soprattutto per chi nutre una passione accesa, questo non permette la novità. Le possibilità di sviluppo e rinnovamento, sia a livello personale sia dell’ambiente social, a cui dovrebbe condurre la letteratura sono pertanto limitate o persino inesistenti.


Fonti

Ilpost.it

Crediti

Copertina

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