Tra il ritorno in presenza e il digitale: il 2021 dell’editoria

Il 2021 è stato l’anno dello sforzo collettivo da parte delle istituzioni e della società italiana per un progressivo ritorno una normalità. Tra riaperture e promesse al nuovo, gli italiani si sono riadattati a un nuovo stile di vita, quello della fase non acuta della pandemia. Ma come sono cambiati i consumi mediali in questo periodo di riadattamento? E soprattutto, quali novità vi sono nel settore dell’editoria?

Un passo indietro al 2020

Prima di addentrarsi nelle novità del 2021, è bene concentrarsi su quanto emerso dai cambiamenti dovuti agli eventi dell’anno precedente. A causa della pandemia, infatti, si è assistito alla chiusura di librerie – da sempre canale privilegiato per la vendita del prodotto – ma anche all’impossibilità di realizzare fisicamente fiere ed eventi.

Ciò nonostante, il mercato complessivo ha registrato un +0,1%, stando a dimostrare una buona capacità da parte dell’industria libraria di ammortizzare la paralisi dovuta al lock-down.

In particolare, il mercato di varia ha subito una variazione positiva dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Con la somma degli acquisti di ebook e audiolibri, il tasso sale al +2,4%. Il canale d’acquisto in grande crescita del 2020, prevedibilmente, è stato l’e-commerce, che nel ha rappresentato il 43% del mercato di varia.
Il 2020 è anche l’anno del digitale: i consumi degli ebook e degli audiolibri a maggio del 2020 hanno segnato rispettivamente un +4 e un +10%.

Il 2021, l’anno della ripartenza

A proposito dell’anno appena concluso, nonostante la mancanza momentanea di alcuni fattori d’analisi, è possibile esporre una serie di dati che possono raccogliere l’essenza di ciò che è stato il 2021 dei libri.

Con i dati presentati dall’AIE lo scorso 15 ottobre al Salone del Libro di Torino, l’anno 2021 è stato associato al concetto di ripartenza, tanto da assumere l’appellativo di “lunga estate dell’editoria italiana”. Come ben si può dedurre da ciò, i dati riportati sono incoraggianti.

L’editoria nel 2021: un mercato ottimista

Il mercato di varia, infatti, assume una notevolissima crescita, +29% rispetto all’anno precedente, mentre l’andamento a copie segna un +31% per quanto concerne i primi nove mesi dell’anno.

L’ottimismo è confermato anche dai numeri delle vendite. Confrontando i primi nove mesi del 2021 rispetto a quelli degli anni precedenti, si nota un andamento mensile nel complesso più stabile, oltre a una crescita rispettivamente di 7 e 8 milioni di euro per i due estremi del periodo preso in considerazione.

Una spiegazione fornita dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2021 risiede soprattutto nell’utilizzo della 18app. Da un lato in prolungamento dello sfruttamento del credito disponibile, dall’altro l’impossibilità di spendere tale benefit in eventi dal vivo: queste due coincidenze possono aver giovato la vendita libraria.

Il ritorno dello store fisico nel 2021

Anche le librerie tornano rinvigorite dall’anno precedente. Se nelle prime 36 settimane del 2020 il negozio fisico perde il primato nelle quote di mercato, arrivando fino al 45,1%, nello stesso periodo del 2021 sorpassa l’online detenendo il 48,2% delle quote di mercato.

Comunque, dall’analisi dell’andamento dei singoli canali, lo store online segna una crescita costante. Il valore delle vendite di questo segna una crescita di 96,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

Tale doppio andamento è certamente riscontrabile nel cambiamento delle abitudini degli italiani. Da un lato, l’abitudine dello store fisico è permeata nei riti di consumo della popolazione; dall’altro, si nota una crescita sempre più esponenziale dell’utilizzo dei servizi online, forse dovuta anche a un maggior alfabetismo digitale.

Il digitale e i suoi effetti sull’editoria

La crescita del digitale va di pari passo con il processo di digitalizzazione di servizi di ogni genere: è prevedibile una sempre maggiore importanza dell’acquisto digitale anche per quanto concerne le copie fisiche dei libri.

Ciò genera un effetto diverso anche sul tipo di titolo che traina il mercato. Osservando la composizione delle vendite dei primi nove mesi dell’anno rispetto agli anni precedenti, si assiste certamente a una crescita per quanto riguarda le novità (+12% rispetto al 2019), ma anche ancor di più un aumento delle vendite del catalogo (+19%).

Come sostiene anche il «Giornale della Libreria», tali novità sono conseguenza dell’effetto della coda lunga. Tale teoria, che si applica a tutto il sistema mediale contemporaneo, sostiene che con l’aumento degli acquisti e della fruizione digitale vi è una vita maggiore anche dei titoli di catalogo, non più novità, che comunque conservano una loro forza nel traino del mercato.

I generi in crescita

La crescita del mercato di varia coinvolge uniformemente tutti i macro-generi, tra questi, vi sono micro-mercati particolarmente promettenti. I libri sui giochi e sul tempo libero e il fumetto guadagnano rispettivamente un valore maggiore di 251 e 202% rispetto all’anno precedente, così come l’attualità politica, che guadagna il 66%. Tali segmenti, come nota Isabella Ferretti, capo di 66thand2nd, sono nicchie che hanno un target giovanile, specialmente se si pensa ad alcuni saggi che hanno come obiettivo la sensibilizzazione di tematiche care ai giovani.

Anche la critica letteraria ha un rialzo del 61%, dovuto dal cosiddetto “Effetto Dante”. Nell’anno appena concluso, infatti, vi è stato settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, che è stato celebrato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l’istituzione del Dantedì. Tale ricorrenza cade il 25 marzo, giorno in cui, secondo la critica letteraria, è iniziato il viaggio dantesco tra i tre regni della Divina Commedia.

I titoli più venduti

Stando a quanto riportato in occasione del Salone del Libro, la top 10 dei primi nove mesi è stato un mix tra novità, long-seller e peculiarità tutte nostrane. Troneggia in prima posizione L’inverno dei leoni di Stefania Auci, continuando la fortunatissima saga dei Florio. A seguire, si nota la presenza in ordine sparso di alcuni romanzi long-seller come La canzone di Achille di Madeline Miller, Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi e Come cambiare l’acqua ai fiori di Valerie Perrin. Tali casi fortunati continuano a conquistare i lettori italiani, tra passaparola e social network.

Non mancano titoli maggiormente caratteristici del mercato italiano, che riflettono aspetti politici del nostro paese. La seconda posizione de Il Sistema di Alessandro Sallusti e Luca Palamara e la decima posizione dell’autobiografia di Giorgia Meloni simboleggiano la volontà da parte degli italiani di interessarsi a casi di attualità e politica, particolarmente se nostrani.

Vita supernova: il radioso ritorno del Salone Internazionale del Libro di Torino

Con le librerie e le presentazioni fisiche, gli ultimi mesi del 2021 hanno consentito anche il ritorno di grandi eventi. Uno su tutti la XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro, tenutasi a Torino dal 14 al 18 ottobre 2021.

L’evento chiude con numeri da record: si contano 151mila visitatori, circa 1500 eventi e 50mila studenti in presenza e online. Sbalordiscono anche i numeri della Community, pari a circa a 403mila utenti, che rappresentano il grande successo della digitalizzazione di eventi culturali, come la stessa pandemia ha insegnato.

Ma ancor di più, tra gli espositori e il pubblico è emerso un clima entusiasta del ritorno al lavoro culturale, come ha dichiarato Nicola Lagioia, direttore editoriale della fiera:

Un’esplosione di gente felice di ritrovarsi dopo tanto tempo, di abbracciarsi, di stare insieme.

Il 2021, l’anno di svolta per l’editoria?

Emerge dunque una situazione nettamente positiva rispetto agli anni e al decennio precedenti, quasi a rassicurare su un cambiamento nei consumi.

Per avere un quadro completo, tuttavia, bisognerà aspettare alcuni dei dati che più possono far intuire l’andamento del mercato negli anni a venire: l’atteggiamento dei lettori, le preferenze dei canali d’acquisto, e in particolare la propensione ai consumi digitali come ebook e audiolibri. Questi ultimi stanno vivendo dal 2017 un periodo d’oro, che può impattare, se non addirittura cambiare le logiche dell’editoria italiana.

Ciò che è certo, almeno secondo l’Associazione Italiana Editori, è che si può parlare dell’inizio di una “lunga estate”.


Fonti

AdgInforma.it

IlGiornaledellaLibreria.it

IlGiornaledellaLibreria.it

IlGiornaledellaLibreria.it

SalonedelLibro.it

Ufficio Studi AIE, Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2021, Ediser, 2021

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