SANTI, l’intervista per Lo Sbuffo

SANTI

Filippo Santi, in arte SANTI, è un cantautore italiano, classe 2002, nato a Casalecchio di Reno (Bologna).

Appassionato di musica da sempre, fin da piccolo si dedica a questa arte imparando a suonare sassofono, chitarra e pianoforte. All’età di undici anni sale per la prima volta su un palco.

Diciottenne, nel 2020 partecipa a X-Factor; supera le audizioni e viene scelto tra i dodici finalisti nella squadra di Emma Marrone. Nel talent show presenta le canzoni “Bonsai” e “92/B”. 

Dopo l’avventura di X-Factor, nell’estate del 2021, il cantautore bolognese apre le date di Bologna e Torino del tour di Emma Marrone che continua a vedere in lui dell’ottimo potenziale. In questo periodo si dedicherà alla composizione di nuovi brani come “Prendila Come Vuoi”, uscito il 12 novembre, in distribuzione da Artist First. In questo progetto è stato accompagnato da figure di spicco come Nicola Balestri (noto bassista di Cesare Cremonini).

Il suo percorso musicale è tutto da seguire, in costante evoluzione e ricerca nell’affinare le sue canzoni.

Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo; qui di seguito sono riportate le sue risposte.

L’intervista

L’esperienza di X-Factor ha influito sul tuo percorso musicale, sia dal punto di vista della professionalità, sia da punto di vista musicale, sia come persona? Se si, come?

Assolutamente si, X-Factor è stata un’esperienza determinante per il mio percorso artistico, soprattutto sotto il punto di vista professionale. 

Lavorare con persone del calibro di Emma Marrone è motivante, mi ha fatto crescere sia sotto un punto di vista professionale, che personale.

Sotto il punto di vista musicale il lavoro è stato fatto più che altro fuori dal programma, X-Factor ha gettato delle basi che poi ho sviluppato insieme ai miei produttori, creando un percorso ben delineato e cercando una personalità ben definita.

Hai avuto l’opportunità di avere come mentore Emma Marrone. Qual è l’insegnamento che più ti è rimasto impresso? 

Emma è una persona a cui devo tanto, mi ha sempre sostenuto dal primo giorno in cui ci siamo visti, è trasparente, è pura, personalmente mi ci ritrovo molto in lei.

L’insegnamento che mi è rimasto più impresso è la sua gratitudine per le persone e le situazioni che la circondano, è una grande leader, ha un grandissimo cuore e un grande coraggio, non si arrende mai.

Una scena che non mi scorderò mai fu la prima volta che vedemmo il palco di X-Factor insieme, mi guardò e mi disse: “Santi, ricordati che bisogna avere rispetto dei palchi in cui ci si trova, perché è qui dove un musicista/cantante risponde al mondo”.
Questa è una delle tante.

Emma è una grande persona.

“Prendila come vuoi” è un brano musicalmente più complesso rispetto a “Bonsai”. Questo tratto musicale più marcato può essere considerato come la nuova formula di Santi, oppure potranno coesistere in futuro canzoni con più o meno complessità musicale?

La complessità musicale è oggettiva, ma una canzone per essere bella non per forza deve essere complessa, quindi non mi precludo nessun tipo di scelta. 

Personalmente cercherò sempre l’accuratezza nei miei brani affinché possano uscire nella loro forma migliore.

C’è un artista a cui sei particolarmente legato e a cui ti ispiri nella scena pop?

Non c’è un artista a cui sono particolarmente legato nella scena, ma mi riconosco molto nella scrittura di Cesare Cremonini e ammiro l’attitudine di Blanco.

Il singolo “Prendila come vuoi” apre un nuovo percorso: è in programma un album?

Mi sembra prematuro oggi  parlarti di album, sicuramente  è un obiettivo che voglio raggiungere, ma non voglio avere fretta, le canzoni devono respirare e avere il loro corso.

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