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L’arte come cura: il progetto Art4ART al Gemelli di Roma

Diversi studi hanno affermato il ruolo fondamentale che l’arte può avere nell’alleviare sintomatologie più o meno gravi che colpiscono le persone affette da patologie croniche. Scopriamo insieme in cosa consiste il progetto Art4ART e quali sono i benefici che l’arte può dare all’interno di un percorso di cura.

Cos’è il progetto Art4ART?

Il 27 ottobre 2021 è stato inaugurato al Policlinico Gemelli di Roma il reparto di radiologia oncologica Art4ART, un luogo in cui l’arte diventa parte integrante del processo di cura dei pazienti.

Nello specifico, Art4ART è il nuovo Day Hospital e Degenza per l’Interventistica Radioterapica e la Radioterapia Metabolica del Centro di Radioterapia Oncologica “Gemelli ART” (Advanced Radiation Therapy). Le malattie croniche e le conseguenti terapie provocano, in molti casi, stress e preoccupazione al paziente, il quale può, all’interno del nuovo reparto del Gemelli, beneficiare del sollievo che apporta la bellezza dell’arte, sia visiva che performativa.

Policlinico Gemelli di Roma

Un esempio di “welfare culturale”

Nel reparto, troviamo una sala d’aspetto con al suo interno un grande maxischermo, che riproduce immagini di opere d’arte e di paesaggi naturali, intrattenendo così i pazienti.

La stanza adibita alla chemioterapia trasmette immagini di diversi paesaggi, come le Alpi o le bellissime spiagge tropicali; una notevole sala immersiva permette alle persone di godere di esperienze particolari, come un tour privato dei Musei Vaticani.

A trasmettere serenità al paziente sono anche le poltrone adibite alle terapie, non più anonime e fredde, ma colorate. Ogni poltrona porta il nome di un fiore e accompagna, nel migliore dei modi, il paziente nel percorso di terapia. Per i bambini in trattamento con radioterapia metabolica, è allestita una sala sul cui soffitto è dipinta una bellissima stella cometa.  Lo sguardo del paziente è catturato dai numerosi quadri esposti sulle pareti dei corridoi; non mancano, all’intero del reparto, elementi naturali, come le serre verticali, che permettono ai pazienti di godere dell’effetto rilassante del verde.

Questa esperienza non può dirsi completa senza la musica: la melodia rilassante e piacevole del pianoforte accompagna i pazienti per tutto il tempo, avvolgendoli, cullandoli, e tramettendo loro un sentimento di speranza e coraggio.

I degenti possono usufruire anche di tecnologie all’avanguardia: viene fornito loro un tablet, grazie al quale possono personalizzare l’ambiente dove ricevono le cure, e riuscire ad affrontare, nel modo più confortevole possibile, il difficile percorso intrapreso.

Il Professor Vincenzo Valentini, direttore del Gemelli ART, racconta di un’altra attività svolta all’interno del progetto Art4ART:

Ad ogni paziente verranno inoltre regalati all’inizio della terapia dei semi; noi sappiamo quanto durerà il trattamento e con Confagricoltura abbiamo selezionato semi di piante che fioriranno dopo 2, 4 o 6 mesi, un tempo pari alla durata della terapia. Il messaggio che vogliamo dare con questo gesto è che l’inverno esiste. Ma dopo c’è sempre una primavera. È l’augurio di una nuova vita quello che vogliamo offrire ai nostri pazienti, dopo questa parentesi che hanno percorso insieme a noi.

Un progetto di bellezza e solidarietà

Cittadini privati, artisti, fondazioni culturali e aziende tecnologiche e del farmaco hanno dato il loro contributo per la realizzazione di questo progetto: i Musei Vaticani, per esempio, hanno messo a disposizione varie immagini ad alta risoluzione di diverse opere d’arte delle loro collezioni, oltre ai tour virtuali della Cappella Sistina e delle Stanze di Raffaello. Il pittore Antonio Nunziante ha donato numerose sue opere d’arte, che sono state esposte lungo le pareti dei corridoi e all’interno degli ambulatori. La pianista Carla Pegoraro e la Fondazione Orchestra e Coro Sinfonico di Milano “G. Verdi” hanno offerto diversi loro brani.

Corrado Augias, giornalista e scrittore, ha contribuito al progetto con la lettura delle sue passeggiate romane, e Sandro Veronesi ha messo a disposizione diverse sue poesie. All’interno del reparto non manca l’arte del cinema e dell’intrattenimento; in tal proposito il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), il Centro Aletti di Roma, Medicinema, e il registra Alessandro Negrini hanno donato filmati, cortometraggi, audiolibri e documentari. Il compito di fornire i tablet per i pazienti, è spettato a Windtre, mentre dell’allestimento degli ambienti se ne è occupato MondoConvenienza.

Il progetto Art4ART coinvolge il cinema, la pittura, la musica e la fotografia; si tratta di un progetto innovativo e ambizioso, che può portare a dei risultati notevoli. Ma le arti hanno davvero un effetto benefico sulla salute?

L’efficacia dell’arte nella malattia

L’Health Evidence Network, un’agenzia dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha raccolto diverse prove scientifiche sull’importanza dell’arte sulla salute umana.

I risultati sono stati notevoli, e i ricercatori hanno dimostrato l’efficacia delle arti nella prevenzione di diverse malattie, sia fisiche che psicologiche. Gli studi hanno palesato come i sintomi da stress post traumatico possono essere alleviati grazie all’arte, e lo stesso risultato lo si ha avuto sulle sintomatologie causate da disturbi di natura neurologica, come la demenza, l’autismo o l’ictus.

I ricercatori sono riusciti a dimostrare che la musica o la pittura hanno la capacità di diminuire gli effetti indesiderati dovuti alle terapie contro il cancro, come la sonnolenza, la nausea o la mancanza di appetito. Per i pazienti più piccoli e per le loro famiglie è stato dimostrato come il dedicarsi a varie attività artistiche riesca a diminuire gli stati d’ansia. L’arte riesce anche ad aumentare l’effetto benefico delle cure palliative nei pazienti terminali, conferendo a questi ultimi ulteriore serenità.

Sempre nel contesto delle malattie neurologiche, diverse ricerche hanno dimostrato come la danza sia un toccasana per i pazienti affetti dal morbo di Parkinson.  Ci sono molti centri, anche in Italia, che offrono specifici programmi di danza per le persone che convivono con questa patologia. I corsi sono gestiti da ballerini professionisti supportati da neurologi, neuroscienziati e ricercatori, e hanno lo scopo di migliorare l’equilibrio dei pazienti, le loro capacità cognitive e motorie, e la loro salute mentale.

L’arte come cura: una nuova frontiera

I risultati degli studi dimostrano, quindi, come l’arte sia un fattore essenziale nella prevenzione delle malattie, nel supportare il paziente nel percorso di cura e nell’aiutarlo ad alleviare gli spiacevoli effetti collaterali delle terapie.  Purtroppo, un percorso terapeutico affiancato dalle arti  non è ancora diffuso nei vari centri ospedalieri;  il reparto Art4ART del Policlinico Gemelli di Roma sarà, senz’altro, un importante punto di partenza. Cosa si dovrebbe fare affinché l’arte diventi un elemento fondamentale all’interno della sanità?

L’Health Evidence Network, oltre ad aver dimostrato questi importanti risultati, ha anche delineato quali provvedimenti sarebbe necessario prendere, affinché l’arte diventi parte integrante nel raggiungimento del benessere fisico e psicologico delle persone.

Secondo l’agenzia, è necessario assicurare la disponibilità, oltre che l’accessibilità, dei programmi artistici per la salute all’interno delle comunità; di fondamentale importanza, secondo il rapporto dell’Health Evidence Network, è sostenere le organizzazioni artistiche e culturali nel rendere la salute e il benessere parte del loro lavoro.

Infine, secondo l’agenzia, è essenziale avvicinare le popolazioni ai benefici che comporta l’impegno artistico e includere le arti nella formazione degli operatori sanitari.

Mandare luce dentro le tenebre dei cuori degli uomini. Tale è il dovere dell’artista.

(Robert Schumann)

 


 

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