Christian La Rosa: quale attore per il nuovo millennio?

Quale attore per il nuovo millennio? Pensare al teatro nell’immediato futuro non sempre porta con sé speranza e positività. La pandemia lascia infatti alle spalle vuoti incolmabili ed enormi difficoltà per gli operatori della cultura e dello spettacolo. A subire gli effetti della crisi vi è prevalentemente il teatro, luogo che più degli altri necessita di contatto fisico e presenza. Il nuovo millennio e, in particolare, l’attuale periodo storico obbliga dunque a un radicale ripensamento del concetto di attore e di teatro. Quale attore calcherà i teatri dopo la pandemia? Un performer? Un professionista della comunicazione? Tali infinite riflessioni, seppur aprano quesiti, non offrono risposte evidenti. Di certo si sa: il teatro ha bisogno di arte e di energia, corpo e voce. Così, immaginando un attore per il nuovo millennio i pensieri si rivolgono a Christian La Rosa, vincitore del Premio Ubu 2017 come miglior attore performer under 35.

Christian La Rosa, classe ’86, nasce a Saluzzo in provincia di Cuneo. Da sempre appassionato di cinema e teatro, cresce in una famiglia con forte propensione verso il mondo dello spettacolo. I genitori sono infatti gestori di alcune sale nel saluzzese e la sua formazione oscilla così tra la teoria e la pratica, tra il cinema e il teatro. Fin da piccolo infatti si avvicina al teatro praticandolo in una compagnia locale, il Teatro del Marchesato. Si laurea in D.A.M.S. a Torino in “Storia del cinema” e successivamente si iscrive alla scuola del Teatro Stabile di Torino per diventare attore. Da qui è partita la sua carriera. Il giovane attore talentoso ha lavorato con numerosi registi di calibro nel panorama italiano, come Luca Ronconi, Carmelo Rifici, con i quali ha recitato ruoli di spicco, tra cui un Amleto.

Christian La Rosa e Antonio Latella: un incontro fortunato

È stato però l’incontro con Antonio Latella a segnare positivamente la carriera del giovane attore. Christian La Rosa ha sin da subito manifestato interesse nei confronti del regista, tra i più ambiti e contemporaneamente discussi del panorama italiano. Latella è infatti un personaggio controverso e interessante, fonte di ispirazione ma turbolento. La Rosa, dopo aver frequentato parecchi seminari condotti da Latella, è stato da lui scelto per partecipare al Corso di Alta Formazione presso l’Emilia Romagna Teatro. Il progetto durato diversi mesi ha dato infine origine a uno sperimentale ciclo di spettacoli, diventato famoso con il titolo di Santa Estasi. Gli spettacoli, ispirati all’Orestea di Eschilo, offrono una particolare ma geniale rivisitazione e interpretazione del mito. Il cast scelto da Latella è giovane e brillante, con talento da vendere. La Rosa  interpreta il ruolo di Oreste, un personaggio turbato e devastato dalle Erinni della sua mente.

Santa Estasi ha vinto il Premio Ubu nel 2016 come miglior spettacolo dell’anno, dando estrema gloria all’intero cast di giovani attori. In effetti i giovani e promettenti interpreti hanno dimostrato talento da vendere. Gli spettacoli, eccezionali e unici nel loro genere, hanno riscosso enorme successo di pubblico e critica. Si tratta infatti di una rivisitazione del mito greco, filtrata da uno sguardo giovane e attento.
Santa Estasi segna per Christian La Rosa l’inizio di una carriera a fianco del regista. Antonio Latella lo sceglie infatti come protagonista del suo spettacolare Pinocchio, una reinterpretazione della celeberrima favola di Collodi. Il giovane attore ha infatti donato al burattino uno sguardo bambinesco e furbo, costruendo un personaggio perfettamente adatto e coerente. E proprio grazie a tale ruolo La Rosa vince nel 2017 il Premio Ubu come “miglior attore under 35”.

La Rosa tra teatro e cinema

Nonostante il giovane abbia ricevuto, sin dalla sua infanzia, una formazione d’attore, nel corso degli anni ha interpretato alcuni ruoli di rilievo anche nel cinema. In particolare è interessante la sua presenza sul piccolo schermo in alcune fiction made in Italy quali C’era una volta Studio Uno. Al cinema lo possiamo invece incontrare in film come L’uomo dal fiore in bocca, o nel cortometraggio Rewind, entrambe regie di Gazzera.
Insomma La Rosa è un attore in grado di sprigionare il suo talento dietro qualunque tipo di riflettore. Resta però il teatro la sua più grande passione e il suo cavallo di battaglia, così come la sua lunga formazione dimostra.

In effetti non ci si deve stupire se, spettatori di un testo da lui interpretato, si giunge a provare emozioni strabilianti. Il palcoscenico è infatti cartina al tornasole e amplificatore del talento. E così l’eccezionale utilizzo del corpo, la gestualità e la mimica facciale rendono senza dubbio Christian La Rosa uno dei più interessanti attori del nuovo millennio. Se ci si fermasse dunque a riflettere un momento circa l’attore del futuro, i pensieri non potrebbero che condurre a lui. Coniugando energia, determinazione e sacrificio, La Rosa riproduce infatti sul palco il corpo vivo del personaggio, quella vita oltre la vita che non è possibile incontrare nella realtà. Insomma realizza sul palco la magia del teatro e da corpo a quei fantasmi che non attendono altro che un uomo li liberi dalla prigione del testo in cui un poeta li ha ideati.

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