“Derry Girls”: essere adolescenti nell’Irlanda degli anni Novanta

Derry, conosciuta anche come Londonderry, è una città del Regno Unito che si trova in Irlanda del Nord. Nota ai più per essere uno degli epicentri del Conflitto nordirlandese, conosciuto in inglese come The Troubles, la città è stata per anni protagonista di violenza e conflitti tra i cattolici e protestanti. Ma Derry è anche scenario di vite quotidiane, famiglie e adolescenze, come quelle che tutti noi abbiamo vissuto e conosciuto. È proprio di questo che parla la serie tv Netflix intitolata Derry Girls.

La storia delle Derry Girls

La serie è stata trasmessa inizialmente da Channel 4. In seguito, distribuita da Netflix in modo da garantirne la visione anche a chi non ha accesso all’emittente britannico. La serie nasce dall’idea della sceneggiatrice Lisa McGee, nata e cresciuta a Derry nel 1979. Uscita nel 2018, la serie al momento presenta due stagioni, ma una terza ed ultima è attualmente in fase di produzione e dovrebbe uscire entro la fine del prossimo anno. Derry Girls si guarda in un attimo: le puntate sono infatti solo sei a stagione, e durano poco più di venti minuti ciascuna. Su Netflix Italia la serie è sottotitolata ma non doppiata, probabilmente per non perdere l’humor della serie e il caratteristico accento irlandese dei protagonisti.

Le puntate seguono le vicende di un gruppo di quattro ragazze che frequentano una scuola cattolica femminile inglese. Allo stravagante gruppetto, formato da Erin (Saoirse-Monica Jackson), Clare (Nicola Coughlan), Michelle (Jamie-Lee O’Donnell) ed Orla (Louisa Harland), si aggiungerà poi James, cugino di Michelle. Già nelle prime scene, infatti, la serie calca con irriverente ironia il clima del periodo; nonostante sia un ragazzo, James si trova costretto a frequentare una scuola completamente femminile, perché inglese. Tutti sembrano tranquillamente convenire su una cosa: se James avesse frequentato una scuola maschile sarebbe stato senza ombra di dubbio picchiato dagli altri compagni per via delle sue origini. Ma l’atmosfera del Our Lady Immaculate College non è in realtà molto più tranquilla. Sotto la gestione della severa e sarcastica Sister Michael (Siobhan McSweeney), che sembra averne abbastanza delle crisi adolescenziali dei suoi studenti, la scuola è uno scenario, tutto al femminile, delle tipiche vicende liceali.

L’amicizia di cinque tipiche adolescenti

Tra le nostre Derry Girls, del resto, troviamo tutte le caratteristiche delle adolescenti che siamo state e che abbiamo incontrato almeno una volta nella nostra vita.

Erin, con la sua energia da main character, è costantemente alla ricerca della sua individualità. Guidata da ambizione e creatività, le sue idee rivoluzionarie falliscono spesso a causa di egocentrismo e influenza del giudizio altrui. A fare irruzione nella vita di Erin c’è la sua stravagante cugina, Orla. Cresciuta dall’altrettanto eccentrica madre, Orla è un concentrato di personalità, molto spesso ritenuta “quella strana” dai suoi coetanei. Accanto a loro troviamo sempre Clare che, pur essendo dominata da un costante stato d’ansia, accompagna sempre le sue amiche nelle loro sconsiderate avventure, dimostrando spesso di essere la voce della ragione. La mente di queste avventure è senza dubbio Michelle. Senza nessun timore verso le figure di autorità e nessun rispetto delle regole, Michelle è decisa a vivere la sua adolescenza a pieno, cacciandosi spesso nei guai. Con lei, si inserisce nel gruppo James; unico ragazzo e inglese, si ritrova catapultato nella movimentata realtà di Derry, e dovrà fare del suo meglio per adattarsi.

Come si può notare, non si tratta certo di personaggi eroici o eccezionali. Anzi, a tratti le protagoniste possono apparire quasi irritanti. Ma è proprio questo che rende la serie tanto divertente ed esilarante. Dal vecchio zio che parla troppo e nessuno vuole veramente ascoltare, a continue running gags, la comicità di Derry Girls sta nel ricreare scene di vita quotidiana ed esasperarle. L’umorismo che Lisa McGee mette in scena nella sua serie è brillante e irriverente, tale da strappare una risata anche ai più restii.

Derry e la Bloody Sunday

La scelta della città di Derry non è certo casuale. Oltre ad essere il luogo natio dell’ideatrice della serie, è stata protagonista di moltissimi eventi del conflitto nordirlandese. Il più noto è sicuramente quello della Bloody Sunday, letteralmente “domenica di sangue”.

Il 30 gennaio del 1972, a seguito di una serie di eventi e discordie con il governo britannico, la NICRA (l’Associazione per i diritti civili dell’Irlanda del Nord) organizza una manifestazione, protestando contro le forze dell’ordine, in nome dei loro diritti. Negli ultimi due anni, infatti, come risposta alle azioni di guerriglia dell’IRA (l’Esercito Repubblicano Irlandese), le autorità erano passate alla pratica dell’internment (l’internamento). Questo garantiva loro la possibilità di poter incarcerare una persona senza alcun tipo di processo e a tempo indefinito. L’internment è proprio tra i motivi che hanno portato all’organizzazione di questa manifestazione per i diritti civili, poi finita in tragedia.

Il Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti fa il suo ingresso durante la manifestazione. Sotto gli ordini del Colonnello Wilford, i paracadutisti dovevano fare in modo di estinguere la rivolta. L’esercitò britannico apre così il fuoco sulla folla, colpendo ben ventisei persone. Tra queste, quattordici persero la vita. Molte delle vittime erano dei minorenni, ma anche chi aveva raggiunto la maggiore età era comunque molto giovane. La Bloody Sunday lasciò una ferita aperta su Derry e il resto dell’Irlanda, avvicinando molte persone alle politiche dell’IRA.

Vivere la propria adolescenza durante i Troubles

Con Derry Girls siamo quasi alla fine del problematico conflitto, e il carattere della serie sta proprio nel riuscire a raccontare con leggerezza l’atmosfera di quegli anni. Per le nostre protagoniste, infatti, il problema più grande di una strada chiusa a causa di un attentato, è il rischio di perdere un concerto dei Take That. I controlli sul bus da parte dei militari in cerca di una possibile bomba sono all’ordine del giorno, e risultano quasi un intoppo davanti alla possibilità di andare ad una festa con le amiche.

La serie, però, non manca di momenti che danno importanza a quel periodo. Unendo alle scene vecchi filmati, riesce a catturare il peso della storia e di chi ha vissuto quegli anni. Quello che rende Derry Girls una serie capace di farci commuovere è proprio la distinta nota di umanità.

Una colonna sonora in stile anni Novanta

L’ennesimo punto di forza di Derry Girls, che rende la serie tra le più piacevoli degli ultimi anni, è sicuramente la sua colonna sonora. Partendo dai Cranberries, il noto gruppo rock irlandese, fino ad arrivare a pezzi come Jump Around degli House of Pain e Let’s Talk About Sex di Salt-N-Pepa, è un elemento fondamentale che ci trasporta nelle strade irlandesi degli anni Novanta insieme ai protagonisti.

Ritmata, divertente, piena di storia e con una colonna sonora bellissima, Derry Girls è la serie perfetta da guardare tutta d’un fiato, e di cui innamorarsi facendo poi svariati rewatch, durante i quali ci si affeziona sempre di più a Derry e ai suoi irriverenti abitanti.


 

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