Mancano pochi mesi alla fine del 2021, ma il mondo del cinema non smette di presentare al grande pubblico le novità per i prossimi tempi. Tra le novità più recenti nel panorama italiano c’è E noi come due stronzi rimanemmo a guardare, presentato alla Festa del Cinema di Roma, organizzata dal 14 al 24 ottobre 2021. Il film è l’ultimo lavoro di Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto come Pif, di certo non alla sua prima esperienza come attore e regista. In occasione della sua presentazione, sono stati svelati i primi dettagli sulla trama e il cast di E noi come due stronzi rimanemmo a guardare, una pellicola per alcuni lati ricca di novità, ma che non tradisce lo stile del suo regista.
Siamo tutti un po’ Arturo
Dopo le esperienze in regia con La mafia uccide solo d’estate e In guerra per amore in cui interpreta anche il protagonista, Pif decide di tornare dietro la camera da presa per dirigere E noi come due stronzi rimanemmo a guardare. Anche in questa occasione torna attore, ma lascia il ruolo da protagonista a un altro attore, Fabio De Luigi, il quale interpreta Arturo, fulcro centrale di questa nuova storia. La trama è fortemente legata alla contemporaneità e dipinge quella che potrebbe essere la vita di tante persone dei giorni nostri. Un bell’impiego in azienda, i mille impegni che esso richiede, una fidanzata e un gruppo di amici sono gli elementi salienti della quotidianità di Arturo.
Tutti utili, nessuno indispensabile
Chiunque potrebbe essere Arturo e il protagonista lo impara a sue spese: il grande impegno che egli mette nel suo lavoro lo porta a creare un qualcosa che lentamente si sostituirà a lui. Il nemico di Arturo è un algoritmo, inizialmente pensato per migliorare la vita in azienda, ma che sarà la causa della sua rovina. Arturo si trova a scontrarsi con qualcosa da lui stesso inventato e che lentamente lo porterà a perdere tutto, impiego compreso. L’antagonista di questa storia è creato proprio dal protagonista, che porta Arturo a cambiare inevitabilmente vita per cercare di non soccombere del tutto.
Elementi contemporanei
È proprio a questo punto della trama che in E noi come due stronzi rimanemmo a guardare fanno il loro ingresso elementi della contemporaneità, offrendo metafore efficaci della nostra società. Per cercare di sopravvivere, Arturo decide di reinventarsi in qualche modo, diventando un rider. Non è un lavoro qualsiasi, ma rappresenta sul grande schermo una categoria oggi appena nata all’interno del mondo del lavoro e che anche per questo soffre ancora di situazioni pressoché impensabili in una società moderna. Questa scelta nella trama potrebbe non essere casuale, ma sarebbe l’occasione giusta per rappresentare davanti al grande pubblico questa realtà. La disperazione porta Arturo a fare questa scelta e il suo nuovo impiego fa da sfondo al resto dello sviluppo della storia.
Tecnologia protagonista
Un’altra novità che rende E noi come due stronzi rimanemmo a guardare una pellicola particolarmente interessante è il ruolo che la tecnologia assume all’interno della storia. Per il suo nuovo lavoro, Arturo trova impiego presso Fuuber, una grande azienda multinazionale. Essa, per distribuire i suoi servizi ai clienti, si dota di strumenti estremamente tecnologici. Arturo finirà in qualche modo per essere una loro vittima, invaghendosi di Stella (ruolo interpretato da Ilenia Pastorelli), l’ologramma generato dall’app dell’azienda.
Lo stato di apparente felicità dura però ben poco, poiché Arturo ha potuto conoscere Stella soltanto grazie al periodo di prova gratuita dell’app. E dopo la sua scadenza, deve cercare di trovare una soluzione, tra bisogno d’amore, libertà e tentativi per un ritorno alla sua vita di prima. Dunque, E noi come due stronzi rimanemmo a guardare è una pellicola in cui la tecnologia non è più relegata a semplice condizione di fondo. Essa diventa uno dei personaggi della storia, andando a influenzare in maniera importante tutta la costruzione della trama.
Riflessioni
Gli elementi più rilevanti della trama e i dettagli sui personaggi protagonisti confermano ancora una volta la volontà di Pif di voler portare sul grande schermo la contemporaneità. E noi come due stronzi rimanemmo a guardare dà la possibilità al pubblico di riflettere sulla propria condizione di essere umano come parte della società contemporanea, senza mai abbandonare i toni leggeri della commedia tipici dei lavori di Pif. Il film è stato presentato come Evento Speciale nel corso della Festa del Cinema di Roma ed è distribuito da Vision Distribution. Nei lavori di Pif, ridere e riflettere sono sempre stati un binomio vincente e E noi come due stronzi rimanemmo a guardare conferma nuovamente questa teoria.
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