Meme: la comicità web tra Cinema e serie tv

La Treccani lo definisce un “singolo elemento di una cultura o di un sistema di comportamento, replicabile e trasmissibile per imitazione da un individuo a un altro o da uno strumento di comunicazione ed espressione a un altro. In una parola: meme.
I meme hanno letteralmente stravolto la nostra vita, insinuandosi nella rete social e andando a colpire ogni ambito della nostra società. Qualunque persona, elemento o fatto di cronaca può divenire base di un meme leggendario, destinato ad una assidua ricondivisione e a una crescente idolatria di massa.

La settima arte e la televisione non sono certo immuni a tale equazione e, al contrario, si sono spesso rivelate pregiato materiale di partenza, florido spunto per l’attività mematoria.

Gli esempi più eclatanti? Ricordiamoli insieme.

Leo sweet Leo

File:Leonardo Dicaprio Cannes 2019 2.jpg - Wikimedia Commons

Acclamato in tutto il mondo, pluricandidato all’Oscar, amato indiscriminatamente da fanciulli e fanciulle; lo abbiamo visto lottare contro gli orsi, infiltrarsi in loschi affari, assumere alcool e stupefacenti, sacrificarsi, ancora imberbe, per salvare la sua amata. Leonardo di Caprio, tra i migliori interpreti della sua generazione, è, altresì divenuto idolo delle folle per i numerosissimi meme che ha saputo ispirare. Sarà forse per le sue magnificenti doti recitative o per i suoi repentini cambi d’espressione, ma come possiamo dimenticare il bicchiere levato nella sfarzosa villa del grande Gatsby? O la sguaiata risata e il pugno in bocca di Jordan Belfort? E come evitare, nel tentativo di emulare il bizzarro Rick Dalton, di saltare sulla poltrona ed esclamare “eccolo!” ogni qual volta che il beffardo sorriso di Calvin Candie si palesa nella nostra bacheca?

Il buon vecchio Leonardo è ormai una salubre droga da cui è impossibile disintossicarsi e almeno in questo caso, per citare Belfort, essere sobri farebbe proprio schifo.

Grandi saghe per grandi meme

Da un grande attore a grandi brand; poiché il mondo dei meme è decisamente e oltremodo inclusivo.

Anakin Star Wars Spada Laser - Foto gratis su Pixabay

Per eventuale conferma chiedere all’ultra coccoloso baby Yoda, o all’intenso scambio di sguardi tra Anakin e Padme o, in alternativa, al povero Obi Wan Kenobi, il cui  “dovevi distruggerli, non unirti a loro” è subito divenuto un must, adattabile ad ogni contesto ed esigenza.

Consigliabile anche un salto sull’Hogwarts Express, per discutere assieme a Harry e Ron in merito alle figurine delle cioccorane; o una breve visita al castello per ascoltare quel “Sempre” fin troppo inflazionato, per poi concludere con un salto nell’aldilà affinché il savio professor Silente possa insegnarci dove dirigere assennatamente il nostro sguardo pietoso.

E dopotutto, passando al fantasy più puro, tra grande e piccolo schermo, dopotutto perché no? Perché non dovremmo ricordare il valoroso Boromir, la cui mano chiusa a cerchio si è diffusa da Gran Burrone a tutto il mondo? O goderci le meravigliose espressioni facciali di Daenerys, il tutto magari sorseggiando un bicchiere di buon “vinooh”?

Super cattivoni e gigioni da TV

Domande curiose. Domande curiose di un uomo davvero strano. Quesiti che dimostrano l’incredibile eclettismo dell’arte mematoria, capace di passare da un genere all’altro, da personaggi del cinema a vere e proprie icone di sitcom e comedy. Un’arte in grado di strapparci un sorriso (quel maledetto sorriso) sfruttando dinamiche tristi o già di per sé comiche, dall’inesorabile sacrificio di Gamora del cattivone Marvel Thanos, alle lezioni di francese di Joey Tribbiani, passando attraverso gli occhi strabuzzati dello stesso Joey, fino ad arrivare al genio incompreso di Michael Scott, tra strette di mano, parkour e “Nooooooo”. Insomma, una gestione delle risorse “perfettamente bilanciata”.

Che altro aggiungere?

Mio Dio che idea! Perché non ci ho pensato? In effetti sono passati 84 anni da quando due signori della droga come Pablo Escobar e il Vincent Vega di John Travolta hanno iniziato a spopolare sui social, in pose leggendarie che li ritraggono perennemente in attesa e un tantinello spaesati. In attesa di cosa? Corrieri? giovani sballate? O forse solo di un’emozione? In questo caso si consiglia un piccolo viaggio a Londra, New York o a Capeside, in Massachusetts. Ad attenderli la celebre panchina di Neverland e i volti rigati di lacrime degli amatissimi Peter Parker e Dawson Leery.

Aggiungiamoci il volto di Mr.Incredibile, il viso allarmato di un The Rock alla guida, l’occhiolino di Dottor Strange, la risata di J. Jonah Jameson, le infinite citazioni da Aldo, Giovanni e Giacomo e il “siamo poi così diversi tu ed io?” dell’imperatore Commodo. Un mondo, quello dei meme, davvero “ineluttabile” e in continua trasformazione e aggiornamento. Perché, per (semi)citare il grande chef Auguste Gusteau: non tutto può generare un grande meme, ma un grande meme può celarsi dovunque.

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