Il panorama culturale, soprattutto quello artistico, è da sempre motore espressivo di emozione e sentimento. L’arte aiuta a riscoprire le nostre sensazioni più recondite e intime, perché non è esclusivamente tecnica e precisione, al contrario. Per fare arte, per essere chiamati artisti, è necessario qualcosa di più, è importante cercare di trasmettere qualcosa alle persone. Questo è proprio quello che fa la pittura emozionale che, come suggerisce il nome, favorisce l’espressione delle emozioni attraverso la pittura. Questo tipo di percorso può essere imparato anche attraverso corsi di perfezionamento, indipendentemente dal proprio livello artistico di base. Ma soffermiamoci meglio sul concetto di pittura emozionale e scopriamo le sue caratteristiche.
A cosa serve la pittura emozionale?
Lo scopo della pittura emozionale è quello di permettere alle persone di esprimere le emozioni negate, represse. Questo tipo di creazione artistica dà voce ai sentimenti più profondi, insegnando ad ascoltarli, piuttosto che reprimerli, in modo da acquisire una maggiore fluidità vitale. Le emozioni represse rappresentano infatti blocchi psicologici limitanti. Per questo è importante lasciarle scorrere, accertarle e comunicare con loro. Durante i molti corsi di pittura emozionale capita spesso di ritrovare parti sconosciute di sé stessi, che riescono a uscire allo scoperto proprio grazie a una libera creatività priva di regole e tecniche. Esprimere liberamente la propria fantasia è quindi un’opportunità meravigliosa per aiutare a ritrovare fiducia nelle proprie capacità e potenzialità.
A chi è adatta?
L’arte emozionale, secondo l’opinione di chi la pratica, si adatta bene a un pubblico eterogeneo e vasto. Non è per nulla necessario saper dipingere, l’unico requisito è la voglia di mettersi in gioco, di conoscere meglio la propria persona. L’arte emozionale si allontana dai canoni estetici, con una totale liberazione delle emozioni al fine di ritrovare la creatività perduta, rilassarsi, conoscersi, esprimersi senza paura e condividere l’esperienza con altre persone.
Come funziona?
Esistono laboratori di pittura emozionale che vengono trattati diversamente, in base a chi li propone e a chi partecipa. Si tratta di un’esperienza individuale, ma anche collettiva dove, attraverso le pittura spontanea e la meditazione, si impara a superare i propri limiti, entrando in contatto con le parti inconsce.
Pensieri ed emozioni fluiscono liberamente nel disegno, favorendo una maggiore consapevolezza personale, attraverso anche l’individuazione di peculiari conflitti interiori. Non a caso, una parte integrante della pittura emozionale è il movimento corporeo, attraverso il quale è possibile sciogliere le tensioni accumulate in modo da aprirsi all’ascolto inconscio, poi espresso creativamente con la pittura. Il percorso può essere individuale o di coppia, o addirittura in gruppo.
Cos’è l’Arte Terapia?
Un altro scopo della pittura emozionale è l’Arte Terapia, percorso che si affianca a una terapia psichica e ricorre ad attività artistiche visuali per aiutare le persone a crescere dal punto di vista emotivo, affettivo, relazionale. Tutti possono praticare l’Arte Terapia, ciò che conta è sempre rivolgersi alla propria essenza, indipendentemente dal valore estetico dell’opera che si crea.
L’arte si rivela quindi molto utile perché è un’attività sensoriale, e corporea, che include sensazioni di ogni genere: acustiche, visive, olfattive. Permette quindi di esprimere le emozioni e i processi cognitivi attraverso la creatività e di accedere alla nostra interiorità in modo diretto. Senza mediazioni o ostacoli se non la tela, vivo strumento di espressione e scandaglio emotivo. Attraverso il disegno, infatti, le barriere mentali si riducono, per questo l’arte è un importantissimo strumento di comprensione in grado di aiutarci a elaborare la nostra storia personale e di condividerla con altre persone.
Le iniziative all’estero
Molte sono le iniziative che incentivano questa riflessiva forma artistica. Tra queste ricordiamo quella promossa dal Museo delle Belle Arti di Montreal, che ha lanciato un progetto con l’Associazione Medici Francofoni del Canada. I dottori associati possono rilasciare un massimo di cinquanta prescrizioni ai propri pazienti per garantire loro una visita gratuita al museo, della quale possono beneficiare anche gli accompagnatori. L’idea è quella di unire alle cure tradizionali una terapia complementare che utilizzi gli impulsi stimolati dal luogo e dalla visione di opere d’arte. L’obiettivo è quello di migliorare l’umore e il benessere di chi svolge l’attività.
Ormai da vent’anni, il Museo delle Belle Arti di Montreal lavora con gli esperti del settore a progetti di arteterapia, eppure è la prima volta che un medico considera una visita d’arte come una vera cura, al pari di una qualsiasi altra prescrizione farmacologica. Alcuni terapisti, inoltre, considerano la cultura un vero e proprio medicinale, tanto da utilizzare il termine “farmaco emozionale” nelle loro ricette mediche.
E in Italia?
Anche in Italia sono nati diversi progetti legati all’arte terapia. L’Ospedale Niguarda di Milano, per esempio, ha inaugurato da poco il MediCinema, dove verrà proposta la stessa programmazione delle sale cinematografiche della città. Il Policlinico di Milano invece, prevede per il 2022, anno in cui si finiranno i lavori di costruzione, un giardino pensile da dedicare a varie attività artistiche, un auditorium e una sala da utilizzare sia come cinema sia come teatro.
A Bergamo, infine, è stato inaugurato il progetto La Cura e il Benessere, nato dalla collaborazione tra gli ospedali Humanitas e l’Accademia di Carrara. Tra i corridoi delle sale d’attesa, è possibile ammirare gli ingrandimenti di venticinque dipinti della pinacoteca. Prestigiose opere di grandi artisti dell’arte moderna, da Botticelli a Raffaello, saranno utilizzate come strumento terapeutico. Questi capolavori permettono infatti di trasformare l’ospedale in uno spazio piacevole anche per i familiari e per tutti coloro che lavorano all’interno della struttura.
Si è quindi visto come la disciplina artistica sia estremamente importante per l’animo umano, tanto da essere addirittura utilizzata come una terapia. L’arte è in grado di trasmettere le più sfaccettate emozioni e di riuscire a far ritrovare sé stessi. Proprio per questo sarebbe bello estendere le capacità della pittura emozionale, strumento per conoscere e conoscersi nel profondo.