Quante cose pazze si fanno per amore. È scientificamente provato che i neuroni dell’essere umano letteralmente impazziscono alla vista della dolce metà del nostro cuore. Corri a lavare la macchina, taglia i capelli, radi la barba, profumo come se piovesse e soprattutto automotivazione allo specchio. Ce la puoi fare. Puoi conquistarla. Questo appuntamento sarà memorabile.
Peccato che il destino sia un subdolo affabulatore. Così, mentre siete in macchina, a pochi centimetri dal baciarvi, con le labbra che praticamente si sfiorano… BOOM! Le città iniziano a esplodere e gli animali diventano dei mostri di dieci metri. Puoi imprecare quanto vuoi, ma questa è la vita. Finisce sempre così. Love and Monsters è esattamente questo. Una storia di amore e di mostri. L’avreste mai detto?
Provaci ancora Joel
Joel Dawson è un romanticone come pochi. Tutto frasi dolci e sogni adolescenziali. Purtroppo il mondo rema contro di lui e lo divide dall’amore della sua vita Aemee proprio in occasione dello scoppio dell’apocalisse. Colpa dell’effetto serra? Classica invasione aliena anni Novanta? Molto più semplice. Un asteroide stava per schiantarsi contro la Terra, così tutte le nazioni del mondo decisero di bombardarlo con armi nucleari. L’asteroide andò in frantumi. Ma non è tutto oro quel che luccica.
Le radiazioni di quelle armi ricaddero sul suolo e mutarono geneticamente tutti gli animali a sangue freddo. Et voilà. Ecco a voi la ricetta della fine del mondo. Il 95% della popolazione umana è stato divorato e i sopravvissuti, ormai in fondo alla catena alimentare, si sono rifugiati in dei bunker sotterranei. Sfortuna vuole che la tana di Joel disti centocinquanta kilometri da quella di Aemee.
I due si tengono in contatto per sette anni di sopravvivenza sotterranea grazie ad una radio, fin quando Joel, stanco di vivere da solo e lontano dal suo grande amore, decide di risalire in superficie e raggiungerla a piedi.
C’è un grande problema però. Joel è totalmente incompetente in materia di sopravvivenza. Letteralmente la sua unica abilità è quella di preparare un ottimo minestrone. Molto utile contro degli insetti mangiauomini alti come delle case. Non a caso percorsi i primi kilometri fuori dal bunker sta già per essere divorato. Tuttavia a salvarlo arriverà il suo futuro e inseparabile compagno di viaggio, Boy, il cane da apocalisse più intelligente di sempre. Insieme la nostra coppia in stile Io sono leggenda affronterà questo mondo ormai alla deriva e incontrerà altri sopravvissuti che avranno molto da insegnare al nostro protagonista. I mostri sono ovunque, ma forse bisogna guardare oltre le apparenze.
Il segreto è nella semplicità
Love and Monsters è un film dalla trama incredibilmente semplice. Non manifesta nessun tipo di pretenziosità bensì desidera esclusivamente intrattenere lo spettatore con una commedia post apocalittica fresca e brillante. Dylan O’Brien nei panni di Joel risulta perfetto, riesce a rendere credibile la goffaggine del personaggio e la sua totale inadeguatezza alla violenza dell’elemento selvaggio che lo circonda, senza mai risultare fastidioso.
Il protagonista cresce durante il viaggio come nella più classica delle parabole eroiche del genere e matura una nuova consapevolezza di sé stesso e del mondo che lo circonda. Al suo fianco Boy è la spalla perfetta. Il cane è imprescindibile all’interno della pellicola ed è connotato di una sua propria backstory commovente e profonda, capace di trascinarlo fuori dal proprio ruolo stereotipato.
I fan de I Guardiani della Galassia hanno poi un motivo in più per vedere questo film, data la presenza, breve ma incisiva, dell’amatissimo Michael Rooker nei panni del maestro di vita Clyde. Sarà proprio grazie a quest’ultimo e alla piccola Minnow che Joel imparerà le basi della sopravvivenza in superficie e scoprirà tanti segreti sui mostri che popolano la Terra.
Vieni per l’amore, resti per i mostri
Abbiamo parlato abbastanza dell’amore. Ora tocca ai mostri. C’è poco da dire. Sono assolutamente fantastici. Il concept design è stato fatto con una cura e un’attenzione al realismo degna di nota. Si è cercato di non esagerare con le forme, le zanne e con tanti altri dettagli che sarebbero potuti risultare eccessivi. Siamo di fronte ad animali mutati dalle radiazioni, ma pur sempre ad animali. Questo è l’elemento che contraddistingue l’estetica dei mostri ed il loro carattere. Non sono tutti predatori di uomini senza pietà, al contrario rispettano quella che era la loro natura primordiale semplicemente ricontestualizzandola in base alle loro nuove e giganti dimensioni.
Gli effetti speciali sono assolutamente di prim’ordine, con un misto di CGI e Animatronics, e non sorprende affatto la meritata candidatura agli Oscar proprio nella categoria “Migliori effetti speciali”.
Le atmosfere dell’ambientazione strizzano molto l’occhio a grandi cult del genere post apocalittico e al mondo dei videogiochi. Impossibile non rivedere in determinate inquadrature e in certi dettagli della storia elementi di Fallout o di The Last of Us. Da quest’ultima opera in particolare sembrano essere tratti i personaggi di Clyde e Minnow, che come duo ricalcano le fattezze di Joel ed Ellie. Contribuiscono in maniera decisiva sul giudizio positivo del film anche le musiche. Una colonna sonora mista, fatta di composizioni originali, in particolare nei momenti di tensioni, e di brani selezionati all’interno del panorama soul e pop. Incantevole la scena con in sottofondo Stand by me di Ben E. King che accompagna il passaggio di un banco di meduse volanti bioluminescenti.
Un’armonia mostruosa
In conclusione Love and Monsters di Michael Matthews è uno dei migliori film Sci-Fi usciti negli ultimi mesi. È un film dallo sviluppo lineare che intrattiene e strappa più di un sorriso. I mostri sono inseriti in maniera oculata, senza esagerazione, ma sono fortemente presenti su schermo come promesso dal titolo. La pellicola sta riscuotendo un incredibile successo a livello di pubblico e critica, entrambi affascinati proprio dall’incredibile sinergia del mondo che Matthews ci ha disegnato davanti. Love and Monsters ha ancora tanto da raccontare e da mostrarci, non possiamo quindi far altro che rimanere in trepidante attesa di un nuovo viaggio.