Il 6 luglio è la giornata dedicata al gesto più semplice e romantico del mondo: il bacio. La Giornata Internazionale del Bacio è una ricorrenza istituita in Gran Bretagna nel 1990 e non c’è occasione migliore di celebrarla nelle opere di carattere amoroso che lo rendono protagonista. Si tratta di un atto di estrema tenerezza ed intimità da rappresentare in un dipinto e la storia dell’arte tende sempre a rappresentare l’atto del baciare con una certa eleganza e raffinatezza. L’opera che prenderemo in considerazione è Il Bacio (1907) di Gustav Klimt, una delle sue più gettonate e conosciute da moltissimi. Ma prima di soffermarci su uno dei suoi capolavori, conosciamo meglio l’artista
Gustav Klimt
Gustav Klimt è uno dei fondatori ed esponente di rilievo della Secessione Viennese, un movimento che unisce gli artisti più diversificati con la finalità di elaborare un concetto di opera d’arte totale che unisse architettura, scultura, pittura e design: una nuova espressione artistica in grado di affrancarsi dalla tradizione. E Klimt fu uno dei più grandi animatori della scena culturale del suo tempo, dedicandosi a soggetti allegorici, nudi femminili, paesaggi, temi religiosi e ritratti. Inoltre Klimt fu anche decoratore, disegnatore, mosaicista, ceramista, litografo, dimostrandosi estremamente versatile, tanto da essere oggi uno dei volti dell’arte più apprezzati dal pubblico.
Il periodo aureo di Klimt
A inizio Novecento lo stile di Klimt cambiò, in reazione ai due viaggi che l’artista fece a Ravenna nel 1903, indirizzandosi verso la dimensione aurea. L‘oro, da quel momento in poi, diventa quindi il fulcro del suo canone artistico. Permette infatti a Klimt di dare una certa profondità alle sue opere, oltre a connotare le donne rappresentate di un certo erotismo. Non a caso, nel suo periodo aureo, che durò meno di dieci anni, Klimt si espresse soprattutto con la ritrattistica femminile. Tra le opere più conosciute ricordiamo Bisce d’acqua, Danae, Il Fregio di Stoctlet, Il Bacio, Giuditta. Quest’ultimo sarà proprio l’ultimo quadro della parentesi artistica aurea, nel 1909, prima di cambiare nuovamente nuovamente, prediligendo colori accesi e violenti.
Il Bacio
Il celebre capolavoro di Klimt rappresenta un uomo e una donna che si abbracciano in uno spazio astratto. L’uomo avvolge teneramente il viso della donna con le mani e si china sul volto di lei dall’alto. La giovane ha il viso reclinato di lato e poggiato sulla sua spalla sinistra. Il suo braccio destro è sollevato e la mano poggia sul collo dell’uomo. Il braccio sinistro della donna, invece, è flesso contro la sua spalla, mentre la mano stringe quella dell’uomo. Il volto della donna è chiaro e arrossato leggermente sulle gote. Gli occhi sono chiusi e la sua espressione è serena. Tra i capelli vi sono alcuni fiori che decorano la capigliatura. L’uomo invece ha una ghirlanda di foglie d’edera avvolta tra i capelli. Semplici dettagli coronano dunque un momento di estrema pacatezza e amore soffuso.
I due personaggi indossano poi ampie vesti decorate con motivi astratti e molto colorati. La donna è avvolta in un abito attillato che lascia scoperte le spalle e le gambe dal polpaccio fino ai piedi. L’uomo invece è avvolto in una tunica dorata decorata con motivi rettangolari neri, bianchi e grigi. I due sono infine inginocchiati su di un prato punteggiato di fiori gialli e viola, mentre una fiabesca aura dorata avvolge i due amanti e scende in basso creando rivoli sul prato. Lo sfondo infine è monocromatico e bidimensionale, ma rilascia un forte impatto emotivo.
Simbologia del Bacio e omaggio alla figura femminile
Guardando proprio ai dettagli che rendono così particolare il dipinto, la ghirlanda di foglie d’edera sul capo dell’uomo fa riferimento a un mito classico, cioè un simbolo amoroso attributo al dio Dioniso. Klimt, infatti, si dedicò spesso alla rappresentazione delle passioni umane. Così il simbolismo romantico a sfondo mitologico è presente in Amore, del Fregio di Beethoven e in Abbraccio del Fregio di Stoclet.
Klimt poi amava molto le donne ed era affascinato dall’universo femminile, talmente tanto da inserirle in tutte le sue opere. Nella sua vita privata, infatti, l’artista era circondato da tante belle donne e modelle, ma solo con pochissime il pittore ebbe una relazione, anche se non si sposò mai con nessuna. Nel caso de Il Bacio la donna raffigurata è proprio una sua fiamma, Emilie Floge, sorella della cognata nonché una delle sue principali muse ispiratrici.
Lo stile del dipinto e la magia dell’illuminazione
Ma la potenza comunicativa del dipinto riposa anche in un linguaggio nel quale assumono un ruolo importante i contrasti. Questi si ritrovano in alcuni dettagli come tra le mani dei due protagonisti, dove quelle dell’uomo sono più nodose e forti mentre quelle della donna sono più chiare e delicate. Particolare poi è il contrasto tra le parti anatomiche, costruite con un chiaroscuro ancora tradizionale, e il resto del dipinto, dove abiti e il fondo assumono un aspetto bidimensionale.
Ma i contrasti del dipinto sono presenti anche a livello cromatico. Primo tra tutti il contrasto di luminosità, che mette in luce l’aurea dei due amanti con il fondo molto scuro. Sono presenti poi anche alcuni contrasti di complementarietà nelle decorazione della veste della donna, tra verde e rosso. Ma il colore che occupa quasi interamente la superficie del dipinto e lo illumina di una veste folgorante è l’oro in foglia. E l’utilizzo di questo materiale è attribuito al viaggio che Klimt fece a Ravenna nel 1903. Sembra infatti che i fondi dorati dei mosaici bizantini abbiano ispirato i fondi a foglia d’oro dei suoi dipinti, denotando quello che al mondo è conosciuto come il periodo aureo di Klimt.
Lo spazio interno all’opera e la collocazione del dipinto
Lo spazio tridimensionale, come già sottolineato, è annullato dall’applicazione del fondo d’oro dando ai personaggi un aspetto bidimensionale. Il prato, le vesti e le figure sono inoltre strutturate attraverso campiture molto decorate. La loro forma è definita attraverso contrasti di colore e di luminosità.
Il Bacio di Klimt è conservato presso la Osterreichische Galerie Belvedere a Vienna, famosa anche con il nome di Museo del Belvedere. Si tratta di uno degli esempi più importanti di arte barocca austriaca, costruito come residenza estiva del Principe Eugenio di Savoia. All’interno, oltre a Il Bacio, sono presenti alcuni tra i più famosi capolavori di Klimt.
Insomma, Il Bacio è rappresentazione di amore, passione ed erotismo, ma anche dolcezza, intimità e confidenza. Tutto questo affiora in una delle opere più celebrate e amate ancora oggi. Buona Giornata Internazionale del bacio!