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Sfera Ebbasta e il sogno americano: tentare il successo internazionale

Normalmente, gli artisti italiani, soprattutto a causa dell’utilizzo dell’italiano nei testi delle loro canzoni, presentano una rilevanza per numero di ascoltatori e di vendite di album circoscritta al territorio nazionale. Nonostante ciò, a sovvertire questo trend vi è una ristretta cerchia di personalità italiane che, invece, è riuscita e riesce tuttora a essere ascoltata in tutto il mondo. Tra questi, vi è Sfera Ebbasta.

Gli artisti italiani più amati all’estero

Può forse stupire, ma la musica leggera italiana riscontra un ottimo successo soprattutto nei paesi latino-americani, per ovvi motivi di vicinanza linguistica, mentre non si può dire lo stesso per i paesi anglofoni. A portare avanti la musica italiana nel mondo troviamo, in primis, Laura Pausini, la quale vanta una forte fanbase in America Latina e Spagna, dimostrata dalla vittoria di quattro Latin Grammy Awards.

Oltretutto, il disco Laura Pausini, contenente brani dai suoi primi due album, detiene il primato di essere il disco internazionale più venduto in assoluto nella storia della Spagna. A questi record si aggiunge la recente vittoria di un Golden Globe per il pezzo Io Sì (Seen). Sempre nei paesi latino-americani vantano grande successo Eros Ramazzotti – i cui tour hanno fatto tappa anche negli Stati Uniti, in Russia e in Australia – e Tiziano Ferro.

Artisti che hanno ottenuto un discreto successo in ambienti diversi dai paesi latino-americani sono Albano e Romina, richiestissimi nell’Est Europa. Vi si aggiunge Zucchero che, nonostante in Italia non goda della stessa fama degli artisti già citati, vanta numerose collaborazioni con importanti artisti provenienti da paesi anglofoni come Sting e Bono degli U2. Impossibile dimenticarsi poi della fama internazionale della lirica italiana, con Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli e Il Volo, che rappresentano il marchio di fabbrica per eccellenza dell’elite musicale italiana.

Sfera Ebbasta e lo scenario musicale internazionale

L’artista italiano che oggi sta più tentando il celebre “sogno americano” è Sfera Ebbasta, all’anagrafe Gionata Boschetti. L’artista appartiene al filone della trap, ma strizza volentieri l’occhio al pop e al reggaeton.

Sfera ha monopolizzato gli ultimi anni con l’uscita a gennaio 2018 del suo secondo album in studio Rockstar. Con la sua intera tracklist, ha ottenuto tutte le prime dieci posizioni della top 10 italiana di Spotify, dove ha raccolto 35 milioni di ascolti nella settimana di debutto. Segue poi una deluxe edition dal nome Popstar edition, uscita nel dicembre dello stesso anno, e collaborazioni con i più importanti artisti della scena italiana. In particolare, nei brani SUPREME – L’ego insieme a Marracash e Tha Supreme e M’ Manc con Geolier, entrambi al primo posto in top 50 Italia su Spotify.

L’artista milanese non ha mai nascosto la sua ambizione al successo internazionale, dimostrata da collaborazioni con artisti di ogni paese e continente. In particolare, quella con il rapper Quavo appartenente ai Migos, famosissimo trio di Atlanta, nel brano Cupido. Non dimentichiamo poi quella con il produttore giamaicano Rvssian in Pablo, hit che ha dominato le classifiche nell’estate del 2018. Infine, la scelta di pubblicare una versione internazionale dell’album Rockstar, sostituendo i feat italiani con feat internazionali.

Il punto di svolta

Per il suo ultimo album, Famoso, Sfera ha deciso di puntare ancora più in alto, ufficializzando che sarebbe uscito contemporaneamente in Italia, Stati Uniti e Sud America, solo in lingua italiana. A differenza degli altri artisti italiani che si sono cimentati nella stessa impresa, firma un accordo con Republic Records, etichetta che gestisce le pubblicazioni di artisti del calibro di Post Malone e Drake.

Proprio su quest’ultimo sono nate numerose speculazioni in merito a una sua possibile presenza all’interno di Famoso. L’artista ha presto smentito i pettegolezzi, per poi pubblicare la tracklist dell’album. Non vi figura Drake, ma vede la presenza di artisti dello stesso livello quali Offset, Future, J Balvin e Lil Mosey. Inoltre, vanterà anche la presenza di due colossi del mondo produttori, nello specifico nel mondo house e EDM, quali Steve Aoki e Diplo.

La promozione dell’album è stata corredata, infine, da un documentario, dallo stesso titolo dell’album, che immortala gli eventi che si sono susseguiti durante la sua produzione, omaggiando nel finale le vittime del suo concerto a Corinaldo.

Può quindi Sfera bissare il successo internazionale dei suoi colleghi?

Sicuramente, l’hype intorno a questo album è stato alle stelle, così come gli ascolti. Anche grazie al documentario, Sfera dimostra che questo sogno, sembra sempre più realizzabile, persino per un artista hip hop. Eppure, fino a un decennio fa, poteva rimanere una mera fantasia per qualunque artista italiano. A testimonianza di ciò, se il buongiorno si vede dal mattino, il primo estratto dell’album, Bottiglie Privè, ha ottenuto la posizione numero 52 della top 100 globale su Spotify nel primo weekend dalla sua uscita.


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