Lo scorso 4 Dicembre Yungblud ha pubblicato il suo secondo album in studio Weird! inneggiando alla stranezza come punto di forza. Non è difficile intuirlo ascoltando qualche suo brano o limitandosi semplicemente ad osservare sue foto.
Prima di analizzare la visione e la poetica del giovane cantante inglese, però, è bene fare un passo indietro e conoscerlo meglio.
Chi è Yungblud?
Dominic Richard Harrison, in arte Yungblud, nasce a Doncaster in Inghilterra nel 1997 e sin da piccolo dimostra una certa esuberanza, dovuta anche a causa dell’AHDH. Si appassiona da bambino alla musica imparando a suonare chitarra, pianoforte e batteria e inizia a scrivere canzoni.
Nel 2017 inizia a ottenere visibilità con il brano I Love You, Will You Marry Me bissata in seguito dal suo primo album in studio 21st Century Liability nel 2018, con cui raggiunge la fama mainstream.
Nel 2019 pubblica i brani 11 minutes in collaborazione con Halsey, con cui ha intrattenuto una relazione durata un anno e I think i’m OKAY assieme a Machine Gun Kelly. Proprio di quest’ultimo è ritenuto come la chiave di volta per la svolta verso il pop punk, con l’influenza del batterista Travis Barker.
A fine del 2020, infine, pubblica il suo secondo album in studio Weird! anticipato dalla pubblicazione di vari singoli, tra cui Cotton Candy e Strawberry Lipstick. Con questo ultimo progetto il giovane artista ha lanciato un messaggio importantissimo: il bello di essere strani
La versatilità stilistica e i contenuti
Un punto di forza che caratterizza le pubblicazioni del giovane cantante risiede nella capacità di spaziare tra vari generi mantenendo un’identità ben definita, grazie anche al forte impatto visivo che ha la sua immagine.
Seppur etichettato come artista pop punk, non è giusto categorizzare Yungblud in qualche genere, in quanto spazia dal rap all’indie rock, fino ad arrivare a produrre canzoni puramente rock o pop.
Come già detto, un’altra caratteristica che distingue Dom – nomignolo affettuoso con cui è chiamato dai suoi fan – dal resto degli altri artisti è la sua forte presenza scenica e l’impatto visivo. Infatti è noto per la sua capigliatura spettinata, per portare lo smalto da quando non andava di moda tra gli uomini, per indossare gonna e top ai suoi concerti e, in particolare, per i suoi iconici calzini rosa che lo rendono un personaggio di rottura contro le tradizioni bigotte.
Il talento più grande di Yungblud rimane però la capacità di affrontare temi delicati come ansia sociale, depressione, disagi adolescenziali, amore, tutti con un tocco di ribellione e soprattutto raccontando il proprio vissuto.
Nel brano Parents ad esempio si scaglia contro il bigottismo delle figure genitoriali nei confronti delle nuove generazioni considerate bruciate:
‘Cause my
High hopes are getting low because these people are so old
The way they think about it all
If I tried I would never know
My high hopes are getting low
But I know I’ll never be alone
It’s alright, we’ll survive
‘Cause parents ain’t always right
Nel brano California invece possiamo riscontrare il senso di ribellione e la voglia di essere sé stesso:
And usually I would listen to you
But when my future’s involved
I got a responsibility to sit down
And think what I should do
Shout ‘Fuck him, Fuck her, and Fuck you too’
La consacrazione con Weird!
Dopo aver passato il 2019 in tour promozionale del primo album, a fine 2020 esce il suo secondo album in studio Weird! con cui esordisce al primo posto in classifica in UK. L’album è composto da 13 tracce che seguono il solito mantra dell’intera produzione artistica di Harrison, cioè il rimarcare l’importanza dell’essere se stessi sempre e comunque. La traccia god save me, but don’t drown me out rappresenta al meglio questa visione attraverso un canto esasperato accompagnato da un altrettanto struggente strumentale:
Not gonna waste my life ‘cause I’ve been fucked up
‘Cause it doesn’t matter
So waste my time, and God save all of us
And the walls, they’ll shatter
And I won’t let my insecurities define who I am, I am
Not gonna waste my life ‘cause I’ve been fucked up
‘Cause it doesn’t matter
La componente emozionale viene poi aumentata esponenzialmente dal video ufficiale, dove dimostra grandi capacità attoriali acquisite da studi pregressi.
L’album presenta anche brani più leggeri come ice cream man e charity che ricordano molto lo stile dei Green Day e pezzi più aggressivi come acting like that in featuring con Machine Gun Kelly con cui è nato ormai un sodalizio.
…e adesso?
Dopo essersi cimentato in tutto ciò che poteva, cosa possiamo aspettarci dal 23enne britannico più strano al mondo?
Chissà se il feeling con MGK, dopo che entrambi hanno riscontrato un enorme successo nell’anno appena concluso, possa portare ad un album collaborativo come chiesto a gran voce dai loro fan. Forse lo scopriremo proprio nel 2021.
Noi intanto ci affidiamo alle ultime parole dell’album in freak show:
Times will change and you might break
But we’ll go on, we’ll go on, I believe it
We’ll go on, we’ll go on, I believe in you
I believe in you
È proprio questo il bello di essere strani.
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