Da più di un anno a questa parte, giustamente, non si parla d’altro se non del covid e di come esso abbia trasformato le nostre abitudini e sicurezze. C’è però un aspetto più “leggero” e forse dimenticato che fa al caso nostro e per il quale vorremmo dare una panoramica: quello relativo ai festival annullati.
La musica, così come altri settori, ha risentito parecchio della pandemia, tra il 2020 e il 2021 infatti sono stati annullati gran parte degli eventi musicali, alcuni a data da destinarsi, altri invece riprogrammati per il 2022. Vediamo dunque alcuni festival ai quali non abbiamo potuto a malincuore assistere e che hanno frenato la nostra voglia di cantare e ballare a squarciagola sotto a un palcoscenico.
Festival italiani
Iniziamo da uno dei festival musicali italiani più famosi che raccoglie ogni anno, nei mesi estivi, migliaia di persone all’insegna del rock e del punk. L’Indipendent Days Festival (I-Days) nasce nel 1999 e da allora si è sempre svolto a Bologna, con una parentesi a Rho, per poi spostarsi dal 2016 a Monza.
Sin dalla sua nascita, il festival ha avuto una line-up di tutto rispetto; artisti e gruppi italiani e internazionali anche di un certo spessore – possiamo ricordare i Blink-182, i Deep Purple, i Green Day. Eppure anche una tradizione così consolidata come questa ha dovuto fermarsi per due edizioni consecutive (2020 e 2021), riprogrammando così alcuni artisti nell’edizione del 2022 o inserendone di nuovi. Gli I-Days festival del prossimo anno si terranno dunque dal 9 al 12 giugno presso l’ippodromo di Milano Trenno, confermati per ora gli Aerosmith.
Sembra invece confermata l’edizione 2021 del Rock In Roma, manifestazione musicale annuale che si svolge presso l’Ippodromo delle Campanelle e talvolta al Circo Massimo. Si tratta di una vera e propria rassegna musicale che vede l’esibizione di diversi artisti di altrettanti differenti generi musicali. Una vasta programmazione e una cura particolare all’aspetto scenografico, fanno il Rock In Roma uno degli eventi sicuramente più apprezzati e meglio realizzati. In programma tra gli altri Gazzelle, Carl Brave, Ozuna e Niccolò Fabi.
Gli amanti del rock potranno tirare un sospiro di sollievo per il Firenze Rocks, in programma da mercoledì 16 a venerdì 18 giugno 2021 dopo la pausa d’obbligo dell’anno scorso. Nato nel 2017, si tiene alla Visarno Arena nel Parco delle Cascine a Firenze e raduna ogni anno, nelle prime settimane estive, migliaia di appassionati della scena rock mondiale. Confermati i Red Hot Chili Peppers e i Green Day.
Eventi internazionali
Passando ora alle manifestazioni musicali al di fuori del territorio italiano, non possiamo non citare il festival di Glastonbury, noto non solo per la musica ma anche per le esibizioni di spettacolo, danza, cabaret e circo. Si svolge regolarmente ogni anno, nell’ultimo weekend di giugno per la durata di tre giorni. La sua storia parte nel lontano 1970 e assomiglia ad un altro evento che solo un anno prima aveva visto radunarsi giovani da ogni parte degli Stati Uniti, il festival di Woodstock, culla della cultura hippie.
Glastonbury si svolse sporadicamente tra gli anni Settanta per poi diventare a cadenza annuale dagli anni Ottanta (eccezione fatta per alcune pause) sino al nuovo millennio, dove ha avuto un sempre più crescente interesse. Inutile dire che, a causa della pandemia, l’edizione 2020 del festival è stata annullata e quella di quest’anno vedrà la pratica della modalità in streaming. Una versione inusuale certo ma al contempo speciale che consentirà ai fan di vedere le esibizioni dei Coldplay e di Damon Albarn per citare i più attesi.
Altro paese, altro evento annullato. Parliamo del famosissimo Tomorrowland, il festival di musica elettronica per eccellenza che si svolge presso la cittadina di Bloom, in Belgio dal 2005 – ci sono state altre edizioni come quella invernale, quella brasiliana ed europea. Ogni anno vede la presenza dei migliori dj internazionali e un’atmosfera davvero incredibile. Il festival è stato programmato per la fine dell’estate 2021, precisamente dal 27 agosto al 5 settembre, salvo diverse comunicazioni che porteranno alla cancellazione e alla definitiva riprogrammazione nel 2022.
E che dire del Coachella? Evento di portata internazionale, famoso non solo per la musica ma per l’atmosfera in sé, la moda, le tendenze e le numerose reunion di gruppi musicali. Si svolge annualmente verso la fine di aprile a Indio, in California. Nasce per la prima volta nel 1999 e, dopo il scadente successo, l’anno successivo non si tenne per poi tornare nel 2000 e crescere così in popolarità negli anni successivi. Annullata l’edizione 2020 e 2021, ci auguriamo che il 2022 sia la volta buona per il suo ritorno.
Ci potremmo dilungare all’infinito sulla grande quantità di festival che a causa della situazione pandemica internazionale non si sono svolti. Così come tantissimi sono i singoli concerti e i tour di cantanti che hanno dovuto cancellare e riprogrammare le date future. Noi con tutto il cuore speriamo che si possa tornare al più presto a vivere serenamente i live. Nel frattempo vi aggiorniamo circa l’esperimento olandese del festival covid-free.
Biddinghuizen senza covid
L’Olanda sembra si sia data da fare sul fronte degli esperimenti sociali per cercare di trovare un compromesso tra la serrata chiusura delle attrazioni musicali (e non solo) e la possibilità di partecipare ad eventi per tutti i cittadini che dimostrano di essere negativi al Coronavirus.
Nelle ultime settimane, infatti, il governo olandese ha sperimentato alcuni concerti liberi e covid-free per chiunque avesse attestato la propria non positività – ovviamente attraverso una serie di tamponi, test rapidi e monitoraggio in tutto e per tutto. Oltre 1500 persone provenienti da gran parte della nazione, si sono radunate nel villaggio di Biddinghuizen. Per fare parte a questo evento, era necessario registrarsi tramite un’applicazione esclusiva con l’inserimento di tutti i dati personali.
Nonostante alcune critiche e polemiche mosse dalla comunità scientifica, il governo olandese ha appoggiato in pieno l’iniziativa volta allo studio del comportamento del virus e alle dinamiche dei suoi spostamenti. Infatti l’evento prevedeva la suddivisione in tre gruppi e la possibilità di muoversi all’interno dell’area con o senza mascherina e il tracciamento della persona attraverso un dispositivo.
Si tratta, dunque, di un tentativo che forse non troverà studi simili o replicazioni future; non si sa ancora se e quali dati siano stati raccolti e se potranno essere utili. Tuttavia, è necessario essere a conoscenza anche di queste realtà che cercano, in qualche modo, di tornare o perlomeno di far assaporare uno spiraglio di normalità.