Eolico a vibrazione, una nuova frontiera per l’energia pulita

Il mondo sta cercando di abbandonare le fonti più inquinanti per la produzione di energia, principalmente i combustibili fossili, per abbracciare nuove vie che, pur garantendo prestazioni similari a petrolio e affini, riescano, allo stesso tempo, ad avere un impatto ambientale nullo o più contenuto. Le innovazioni nel campo delle energie rinnovabili sono, perciò, diverse, dall’idrogeno verde al riciclo del litio, ma anche queste rischiano di avere effetti ambientali collaterali. L’energia eolica è stata spesso osteggiata a causa di alcune sue peculiarità negative ma, grazie a una nuova miglioria del sistema, in futuro potremmo assistere a un importante incremento nell’utilizzo di questa tecnologia. Inizia l’era dell’eolico a vibrazione.

La novità dell’eolico a vibrazione

Gli impianti eolici, infatti, pur producendo in modo ecologico ed efficiente energia pulita a un costo non eccessivamente elevato, devono affrontare una fondamentale questione connessa alla loro struttura: le pale. Sono proprio le caratteristiche pale il principale problema dell’energia eolica in quanto, oltre a rovinare il paesaggio in cui vengono installate, esse disturbano, e in molti casi uccidono, volatili e altri animali presenti nell’habitat in cui viene installato il parco eolico. Se da una parte il volo degli uccelli può venire violentemente interrotto dalla rotazione delle pale, dall’altra questo causa anche ulteriori problematiche ad altri animali, in quanto produce l’emissione di infrasuoni, non percettibili da orecchio umano ma che possono svolgere un ruolo deleterio rispetto alla conservazione della fauna, e quindi anche delle flora, di un determinato luogo. La necessità di impedire, quindi, che gli impianti eolici, utilizzati per produrre energia favorevole all’ambiente, possano rovinare il territorio in cui vengono installati ha posto il compito di studiare soluzioni in grado di tutelare tanto l’ambiente quanto la produzione energetica.

La start-up spagnola Vortex Bladeless ha trovato la soluzione ai problemi dell’eolico, semplicemente togliendo le pale. Le turbine di nuova generazione, infatti, sfruttano le correnti d’aria vibrando, trasformando in energia i movimenti oscillatori causati dal vento. La struttura è piuttosto semplice: un cilindro di circa 3 metri d’altezza collegato da un cavo elastico molto resistente alla base ancorata al terreno. L’energia pulita non viene raccolta quindi mediante la rotazione delle pale, bensì attraverso l’oscillazione delle turbine eoliche verticali.

Il sistema sviluppato dai ricercatori spagnoli, chiamato Vortex Tacoma, ha diversi aspetti interessanti che possono farlo competere con i più classici parchi eolici convenzionali. Innanzitutto riduce il fattore antiestetico delle pale, essendo meno ingombrante e a minor impatto visivo. Non risente della presenza di altre turbine simili nella vicinanze, permettendo così di ridurre le aree occupate dalle turbine senza diminuire l’energia prodotta. Inoltre, le turbine Tacoma non producono rumori fastidiosi tanto per il genere umano quanto per gli animali, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale complessivo. Un ulteriore fattore positivo di questa nuova tecnologia riguarda i costi di manutenzione, dato che si stima possano essere l’80% più convenienti di quelli delle attuali pale eoliche.

La situazione attuale

Ad oggi l’Ente norvegese per l’energia è il primo ad avere deciso di investire su questa nuova tecnologia, scoprendone le potenzialità e, come spesso accade, imboccando in anticipo la strada corretta per un futuro sostenibile e a ridotto impatto ambientale. Questo in seguito anche alle recenti decisioni della Norvegia circa il proprio patrimonio petrolifero di cui abbiamo parlato qui. Altri Paesi stanno valutando con attenzione se seguire le orme dello Stato scandinavo.

Attualmente il progetto è pensato per operare perlopiù in contesti urbani, specialmente andando a incidere in sistemi a basso consumo energetico. Un prototipo denominato “Vortex Nano” sarebbe, inoltre, immaginato come fonte energetica per situazioni contingenti e quotidiane, come carica batterie per strumenti tecnologici quali telefoni o computer consistente in un piccolo cilindro di un solo metro d’altezza. Progetti che devono ancora essere pienamente sviluppati e testati ma che, già oggi, mostrano quale sarà il futuro delle città sostenibili, tramite l’impiego di diverse tecnologie in grado di rendere l’energia sostenibile una realtà indubitabile.

Un futuro sempre più sostenibile

Stando ai progetti dei fondatori della start-up, in aggiunta ai progetti di miniaturizzazione del Vortex Nano, sono sotto osservazione anche possibili sviluppi in grandi dimensioni: calcolando che con torri di circa 140 metri d’altezza si produrrebbero 1MW di energia a pieno regime, si stanno studiando futuri parchi eolici di nuova generazione. A costi e spazi più contenuti si potrebbe incrementare l’energia prodotta, dando un ulteriore slancio al mercato dell’energia pulita che diventerebbe ancora più accessibile e conveniente. Così come nel campo dell’idrogeno verde, i nuovi investimenti e la fiducia nei ricercatori possono essere la chiave per risolvere l’enorme problema dell’approvvigionamento energetico, questione destinata a peggiorare visto lo sviluppo industriale e sociale costante delle aree del cosiddetto Terzo Mondo.

La scoperta degli imprenditori spagnoli dell’eolico può rivoluzionare un intero settore della produzione di energia pulita e, in un momento storico tanto attento alle innovazioni efficaci economicamente ed ecologicamente, le turbine eoliche a vibrazione possono riuscire a mandare in pensione le loro colleghe più conosciute, e forse ormai superate, dotate di pale. Un cambiamento che testimonia ancora una volta come la ruota delle invenzioni e della storia non sia mai ferma, ma necessiti solamente di essere oliata e aiutata a compiere il proprio perpetuo moto.

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