Un nuovo appuntamento con la rubrica “Il redattore consiglia”, un appuntamento mensile dedicato a ciò che più ci ha rapito il cuore, a eventi e festività da non trascurare, a personaggi e icone da non dimenticare.
Il mese della rinascita, della piccola gioia che la primavera e il suo delicato tepore portano nelle nostre giornate: marzo. Un giorno nevica e, quello dopo, ti senti pronto per fare le valige e partire per il mare (forse non in un periodo storico come questo…). A quanto pare le nostre lunge sedute di binge watching sono destinate a proseguire. Non che possiamo esserne così dispiaciuti, in effetti. Chiusi in casa fingendo di fare le pulizie di primavera, non vediamo l’ora di buttarci sul divano e divorare nuovi film e serie tv insieme a voi.
Ecco quindi arrivare la sezione di spettacolo in vostro soccorso! Purtroppo la pandemia non ci permette di uscire e, soprattutto, di recarci nei meravigliosi teatri che il nostro Paese ospita. Per questo motivo abbiamo deciso di celebrare insieme la Giornata mondiale del teatro segnalandovi alcuni dei migliori film che, a loro modo, omaggiano questa meravigliosa e antica arte.
Fleabag – Consiglio di Giorgia
Nel 2012 l’attrice e sceneggiatrice britannica Phoebe Waller-Bridge fu sfidata a creare un pezzo di stand-up comedy di 10 minuti. Quel pezzo divenne un monologo teatrale lungo un’ora e poi, nel 2016, una delle serie tv più apprezzate di sempre. Perché alla tipica storia di una millennial egoista, provocatrice e priva di direzione, Waller-Bridge ha dato una complessità psicologica che smuove emozioni potentissime in chi guarda.
Fleabag, la sua protagonista (letteralmente “sacco di pulci”), prima irrita volutamente e poi squarcia la quarta parete per farsi aiutare a raccogliere i frammenti della sua vita sofferta. Attorno c’è poi una manciata di personaggi altrettanto complessi, come lei tutti (o quasi) privi di nome: non serve, basta la personalità. Gli episodi sono intimi, caotici e così brevi che quando finiscono si sente il bisogno di ricominciare daccapo. E sì, se ne avete già sentito parlare, è la serie con il prete sexy.
Neverland – Un sogno per la vita – Consiglio di Dario
In ciascuno di noi c’è un bambino. Un bambino che non vuole crescere, ma continuare a sognare, a immaginare fantastiche avventure, a impedirci di impazzire o essere travolti dalle preoccupazioni dell’età adulta. Lo stesso bambino che viveva all’interno di James Matthew Barrie, autore di teatro scozzese e creatore del personaggio e della leggenda di Peter Pan e dell’isola che non c’è.
La sua vita ha ispirato il film di Marc Forster Neverland – Un sogno per la vita, storia di un uomo e della sua straordinaria immaginazione, incapace di piegarsi al grigiume del mondo, alle malelingue, al fallimento. Marc Forster racconta un uomo dalla sensazionale fantasia, le sue difficoltà e l’ispirazione ritrovata, dirigendo un cast attoriale di grande levatura in cui spicca la coppia Johnny Depp – Kate Winslet, senza dimenticare il piccolo Peter Llewelyn Davis, già noto al grande pubblico per il ruolo di Charlie ne La fabbrica di cioccolato. Una pellicola bilanciata tra dramma e commedia, in grado di alternare la leggerezza dell’infanzia al peso e alle responsabilità della crescita.
Hamlet – Consiglio di Alessia
Nella Giornata mondiale del teatro, non può mancare uno spazio al cinema che celebra le grandi opere teatrali dei secoli scorsi: tra tutti gli autori, molti registi hanno scelto di portare sul grande schermo le opere di William Shakespeare, colonna portante del teatro. La scelta è molto varia, ma uno dei film che merita di essere visto è sicuramente Hamlet, nato nel 1996 dalla regia di Kenneth Branagh. La pellicola trasforma una delle opere teatrali più famose al mondo, riadattandola per il grande schermo. Il risultato è un film molto denso, che vuole celebrare al meglio Shakespeare e il suo modo di fare teatro. Per costruire questa grande opera è stato scelto un cast d’eccezione, in cui sono presenti, oltre a Branagh stesso, anche attori e attrici come Julie Christie, Kate Winslet, Robin Williams.
Hamlet è un’opera che esalta il teatro shakespeariano con grandi interpreti e una sceneggiatura dettagliata, che è valsa a Branagh anche la candidatura all’Oscar. Portare Shakespeare al cinema è sempre un compito difficile, ma Branagh sembra portarlo a termine con successo, grazie anche alla sua esperienza: prima di Hamlet, aveva già realizzato le trasposizioni cinematografiche di Enrico V (1989) e Molto rumore per nulla (1993).
Kean – Genio e sregolatezza – Consiglio di Francesco
Recitare per vivere e mentire. Recitare per smentirsi, conoscersi e non impazzire. Questo è il mantra assoluto della vita sregolata di Edmund Kean, il più grande attore inglese di sempre.
Dedito alla recitazione sopra ogni cosa, tanto dal non uscire forse mai del tutto, dalle vesti shakespeariane dei personaggi interpretati ogni sera sul palco. Istrionico, di buon cuore, per gli amici e per il buon vino, e donnaiolo. Kean, tra un Otello e un Amleto, contende l’amore di Elena, moglie dell’ambasciatore di Danimarca, al suo compagno e rivale il Principe di Galles. Non sospetta tuttavia che a rovinargli i piani possa essere la ribelle figlia di un formaggiaio irlandese, Anna, che desidera ardentemente entrare nel mondo del teatro.
Tratto da Kean, ou Désorde et Génie, opera teatrale di Dumas padre del 1836, e al contempo dal omonimo adattamento del 1953 di Jean-Paul Sartre, Kean – Genio e sregolatezza è una perla rara del suo genere, da vedere e rivedere all’infinito. Opera prima alla regia di Vittorio Gassman, che veste anche e soprattutto i panni del celeberrimo Edmund Kean protagonista, è un tributo maestoso all’arte della recitazione, tinto da ricercate note autobiografiche del regista. Gassman è il mattatore assoluto della pellicola, capace di catturare lo spettatore con le sue straordinarie doti attoriali e il suo carisma magnetico, eppure risplendono al suo fianco le interpretazioni di Eleonora Rossi Drago e Anna Maria Ferrero. Kean è un film imperdibile per tutti coloro che amano alla follia la sacra arte teatrale e il profano cinema.
Rosencrantz e Guilderstern sono morti – Consiglio di Chiara
Per celebrare la giornata mondiale del teatro, come non parlare del classico intramontabile Rosencrantz e Guildestern sono morti di Stoppard? Una pellicola intrigante, che riscrive, da una prospettiva inedita, lo spettacolo teatrale più teatrale di tutti: Amleto. E proprio perché è ormai comune l’idea che Amleto sia contemporaneamente emblema ed esaltazione del sacro fuoco del Teatro, la sua essenza di eterno capolavoro è spinta creativa e motivo d’ispirazione per i posteri.
Così Stoppard ha scelto di osservare le scabrose vicende della Corte di Elsinore dalla prospettiva di due personaggi marginali della tragedia shakespeariana: Rosencrantz e Guildestern. I due servitori di palazzo diventano nel film sapienti, saltimbanchi, comici, amici e nemici. Il loro filosofeggiare riecheggia sullo sfondo il sentore del teatro dell’assurdo, in cui i dialoghi sono spinti fino al nonsense.
Rosencrantz e Guildestern sono morti è dunque una celebrazione della bellezza del teatro e un’interessante analisi di una delle più famose opere. Lo consiglio a tutti, amanti di teatro e cinefili. Per i primi offre uno sguardo indiscreto sulla Corte di Danimarca; per i secondi è una dolce scoperta, un avvicinamento soft al teatro.