Con l’arrivo di Internet e l’espansione della rete, numerosi settori sono stati investiti da quella che viene definita ‘rivoluzione digitale’. Nonostante i numerosi sforzi per rimanerne estranea, anche la lettura è stata travolta da questa ondata.
Il campo della lettura ha recentemente stretto amicizia con Internet, grazie al quale la lettura si trasforma da attività intima e solitaria, ad attività collettiva e sociale. Nasce così il fenomeno del social reading: un avvenimento del tutto moderno che ha già catturato l’attenzione di milioni di utenti sul web.
Social reading: cosa è
Il social reading, letteralmente ‘lettura sociale’, permette, attraverso l’uso di servizi online, siti o app, agli utenti di discutere, commentare e leggere insieme ad altri utenti un testo.
Supporti per la lettura sociale
Ovviamente per poter apprezzare meglio questo tipo di lettura è bene dotarsi di dispositivi di lettura elettronici. Tra i più conosciuti ci sono, oltre allo smartphone e al computer, il Kindle di casa Amazon e l’Ipad della Apple. Tra i due supporti corrono numerose differenze: il dispositivo prodotto da Amazon è un dispositivo e-paper (a carta elettronica). Questa tecnologia aiuta il lettore a non affaticarsi durante la lettura grazie al riflesso della luce e allo sfondo grigiastro della pagina. Attraverso il Kindle non è però possibile visualizzare i contenuti a colori. E’ possibile la visualizzazione solamente in bianco e nero. L’opposto avviene per l’Ipad. Il dispositivo elettronico della Apple utilizza la tecnologia Oled, la quale garantisce una qualità del colore molto elevata. Nonostante la lettura su questo tipo di supporto sia più difficoltosa per l’emissione della luce, esso è molto diffuso.
Ai lettori tradizionali si aggiungono nuovi tipi di lettori: i cosìddetti lettori virtuali e/o digitali. Con la nascita di Internet vengono a crearsi le prime piattaforme dedicate alle discussioni di libri. Attraverso queste piattaforme è possibile interagire con altri utenti per scambiare opinioni, recensioni, discutere sui singoli passi di un libro come se ci si trovasse ad un circolo di lettura.
Le piattaforme per il social reading: Anobii, Goodreads e Bookliners
- Anobii
Sono numerose le piattaforme con le quali gli utenti del web si approcciano a questo nuovo modo di intendere la lettura. Tra le più famose ritroviamo Anobii, Goodreads e Bookliners. Anobii è la piattaforma per il social reading più diffusa in Italia. Essa nasce come risposta alla necessità di condividere con persone affini le proprie letture. Anobii cresce considerevolmente in Italia fra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. Grazie al passapoarola, questa piattaforma è cresciuta al punto da non riuscire a gestire un numero così alto di utenti. Così, sono iniziati i primi disservizi che hanno poi spinto le persone a dirigersi su altre piattaforme.
Nel 2014 è stata acquistata dalla Mondadori, che ha fatto dell’utente il focus della piattaforma. Attorno ad esso vengono costruiti ecosistemi atti a favorire l’incontro e lo scambio di informazioni con altri utenti.
Anobii è una community costruita dai lettori per i lettori, che ti consente di scoprire nuove letture, di valutare i tuoi libri preferiti e di suggerirli ad altri utenti. Dal 2006 ad oggi, la missione di Anobii è facilitare l’incontro fra lettori e incoraggiare la lettura.
- Goodreads
Goodreads è la più ampia piattaforma al mondo di social reading, che ad oggi conta circa 50 milioni di utenti. Essa funziona come un vero e proprio social network: a partire dalla home page del proprio profilo compaiono un elenco di aggiornamenti provenienti dalla propria cerchia di amicizie. Il suo principale obiettivo, come tutte le altre piattafrome dedicate al social reading, è quello di aiutare le persone a scoprire i libri che potrebbero amare.
Per perseguire questo scopo Goodreads utilizza un algoritmo per dare consigli di lettura in base ai libri presenti nelle librerie personali presenti su ogni profilo. Ogni utente può creare la propria libreria virtuale attraverso la ricerca di un autore o di un titolo. Per ogni titolo potrà leggere le recensioni di utenti che già lo hanno letto e che ne consigliano o meno l’acquisto.
- Bookliners
Anche Bookliners, come Goodreads, funziona come un social network. Una bacheca registra le attività recenti e si ha la possibilità di aggiungere persone alla propria cerchia di amicizie, sempre in relazione alla percentuale di affinità nelle letture. Particolarità interessante di questa piattaforma è la possibilità di svolgere diverse azioni sul testo stesso: evidenziare parti del testo, salvare citazioni e condividere annotazioni.
Queste piattaforme, che prendono il nome di ‘Social Book Network’, non hanno a che fare con i social network generalisti come Facebook e Twitter. I quali, però, hanno anch’essi un ruolo fondamentale nella pratica del social reading. Attraverso la creazione di community, gli utenti generano discussioni e contenuti (User-Generated Content) di qualità che contengono informazioni di grande utilità per il resto della comunità libraria digitale.
Il social reading, quindi, sarà la chiave per la lettura del futuro. Con l’avvento di Internet nulla è più come prima. Vani sono stati i tentativi di frenare l’avanzata di questa ondata nel campo dell’editoria. Oltre al campo della lettura anche la scrittura ha dovuto fare i conti con la nascita di fenomeni come il social writing e le fan fiction.
Le figure che prima ruotavano attorno alla lettura cartacea, come i librai, stanno mano a mano svanendo, lasciando tutto nelle mani di una sola persona: il lettore. Il lettore è al tempo stesso libraio e origine di contenuti. Siamo tutti in grado di consigliare, attraverso le nostre recensioni e valutazioni, dei libri ad altri utenti. Non sarà più necessario recarsi in libreria per ricevere dei consigli su quale libro acquistare.
Nonostante il cartaceo mantenga un fascino intramontabile, il digitale offre prestazioni e servizi che il cartaceo sembra lontano da poter garantire.
FONTI
Nuove pratiche di lettura: il Social Reading
G. Roncaglia- La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro.
C. Faggiolani. M. Vivarelli- Le reti della lettura. Tracce,modelli pratiche del social reading.