Ho sempre creduto che siano le immagini a farci vedere il mondo. Senza di esse, non sono sicuro di quel che la gente vedrebbe. Molti sono convinti di sapere com’è il mondo perché lo vedono in televisione. Ma se vi preme capire com’è davvero il mondo, dovete interessarvi ai diversi modi in cui vengono create le immagini.
Martin Gayford
Disegnare significa vivere, verificare e ricreare una propria visione della realtà in modo diretto e spontaneo. Pietro Cataudella ci è riuscito con CityLiveSketch, trasformando la sua Moleskine in un erratico zibaldone traboccante di momenti tipici del Belpaese della Dolce vita. Così l’artista ha gentilmente risposto ad alcune domande de Lo Sbuffo per raccontarci la sua arte in viaggio.
Ma partiamo dall’inizio, chi è Pietro Cataudella?
Sono un illustratore, digital content creator e, fin da piccolo, sono un appassionato di arte in generale. Mi divertivo a disegnare, colorare e creare cose con tutto ciò che avevo a disposizione, dai cartoncini, ai colori, alla colla.
Attraverso CityLiveSketch sei riuscito a rendere l’Italia uno stivale pret a porter. Come sei passato dalla Geofisica alla Project Illustration?
Sono laureato in scienze geologiche, ma le mie passioni nel tempo mi hanno portato a intraprendere una strada differente. CityLiveSketch è nato dal desiderio di creare contenuti per i social diversi dalle normali fotografie, quindi ho scelto di combinare la passione per la fotografia con quella per il disegno per creare qualcosa di originale e creativo.
“From ordinary to extraordinary”, questo è il motto di CityLiveSketch. Come avviene questa trasformazione? Step by Step come nasce uno sketch di Pietro Cataudella?
Inizialmente parto sempre da una fotografia che possa ispirarmi, studiando il paesaggio e le forme di monumenti o oggetti. Comincio, quindi, a pensare a come riproporla con il mio stile, stilando una lista di idee che poi vado a scremare. Una volta trovata l’idea che più mi soddisfa, inizia prima il lavoro al pc, con il fotomontaggio, e poi sull’IPad per l’illustrazione.
Per realizzare le tue cartoline suppongo tu abbia viaggiato molto, la pandemia ha inciso sui tuoi lavori?
Viaggiare per me non è mai abbastanza. Una stessa città, visitata in periodi differenti, riesce sempre a regalarmi emozioni differenti e quindi ad ispirarmi per diversi tipi di contenuti. La pandemia, i vari lockdown e le restrizioni hanno influenzato abbastanza la creazione di contenuti, anche se grazie alle foto di repertorio di viaggi passati ho sempre avuto materiale inedito per le mie illustrazioni. Mi manca comunque tantissimo poter viaggiare con la stessa serenità di prima.
Molte cartoline sono state realizzate a Pisa, città in cui attualmente vivi e lavori. A livello artistico/architettonico, quanto ti ha influenzato la torre? È una forma che si presta maggiormente ai progetti per la sua versatilità?
Pisa è la mia seconda casa, la città che mi ha accolto dopo la laurea a Palermo e grazie alla quale CityLiveSketch ha avuto una crescita sostanziale. Da qui, infatti, ho avuto la possibilità di spostarmi con facilità in altri luoghi più o meno vicini, e quindi di portare nel mio taccuino sempre nuove città e bellezze italiane. La Torre, diciamo, è sempre stata la “cavia” preferita per le mie creazioni, sia per la forma e la pendenza che per il suo essere iconica in tutto il mondo. Molte delle mie illustrazioni creative preferite, infatti, sono quelle legate a lei.
C’è qualcuno o qualcosa da cui trai ispirazione per creare i tuoi sketches?
L’ispirazione arriva a volte per caso, altre da ricordi, che possono essere legati a film, libri, mostre, luoghi visitati e molto altro. Potenzialmente tutto ciò che mi circonda può essere fonte di ispirazione.
Quali consigli potresti dare a chi vorrebbe intraprendere una carriera come la tua?
Seguire quella che io chiamo “La regola delle tre P”, ovvero: Passione, Pazienza e Perseveranza.
Se dovessi creare una cartolina per descrivere te stesso cosa ne verrebbe fuori?
La cartolina sarebbe bianca, pronta ad adattarsi al contesto reale con illustrazioni fantasiose.
Che messaggio vuoi trasmettere? Che cosa vuoi esprimere con questa tecnica?
Con le mie illustrazioni voglio mostrare le bellezze del nostro territorio promuovendo il turismo in maniera alternativa, oltre che stupire ed emozionare con diversi tipi di contenuti sui social.
C’è un lavoro o una collaborazione a cui sei particolarmente legato?
Dal lato turismo e promozione del territorio sicuramente penso a quelli svolti alcuni anni fa per il Museo Egizio di Torino e il Comune di Genova / Regione Liguria. Più di recente, invece, i lavori svolti per Adobe.
C’è qualcosa che ti piace fare o ascoltare mentre realizzi i tuoi sketch? Hai qualche rito scaramantico a cui ti appelli prima di realizzare un tuo lavoro?
Mentre lavoro mi piace ascoltare musica, prevalentemente anni 80, jazz e low-fi, oppure guardare film già visti.
Cartoni animati e arte, un intreccio emblematico nei tuoi progetti. Come una sorta di percorso tra passato fanciullesco e presente lavorativo. Come sei arrivato a creare questo connubio all’interno della tua arte?
CityLiveSketch, oltre ad essere un progetto di promozione del territorio, è anche un riflesso delle mie passioni, della mia personalità e dei ricordi di infanzia. Nell’ottica di associare forme e colori presenti nella realtà ad elementi provenienti dalla mia immaginazione è stato del tutto naturale trovare dei punti di contatto anche con personaggi fantasiosi a cui sono legato.
Qualche collaborazione o progetti in vista?
La promozione del territorio è una cosa che spero di tornare a fare presto con più libertà e serenità, sia per scoprire nuovi posti che per contribuire nel mio piccolo ad aiutare l’intero settore turistico a risollevarsi dopo un anno veramente difficile. Ad oggi non è ancora semplicissimo attuare questi progetti, ma confido nei prossimi mesi per portare sul mio taccuino nuovi posti incantevoli.
CityLiveSketch è quindi un connubio perfetto fra fotografia, grafica e immaginazione. Ringraziamo Pietro Cautadella e vi invitiamo a visitare le sue ultime novità al 100% Made in Italy su Instagram e Facebook!
FONTI
Intervista dell’autrice
CREDITS