Le somme del 2020 sono già state tirate. Con il terzo mese del 2021 ormai alle porte, è lecito iniziare a chiedersi che forma prenderà uno dei progetti più attesi da un anno a questa parte. Il terzo album in studio di Mario Molinari, in arte Tedua, sarebbe infatti dovuto uscire nei mesi scorsi. La crisi sanitaria ha poi cambiato i piani del rapper genovese, che ha deciso di rimandare l’uscita de La Divina Commedia. Quest’ultimo, a meno che non ci siano eventuali sorprese, dovrebbe essere il titolo del disco. Ancora non si conosce la data ufficiale, anche se il progetto dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Nel frattempo, Tedua non ha lasciato a mani vuote i propri fan, pubblicando le due versioni di Vita Vera Mixtape.
Le (ben ventidue!) tracce che compongono il doppio progetto hanno fatto da colonna sonora per gli appassionati di rap italiano. Il tipico stile di Tedua, insieme alle magistrali produzioni del producer e socio Chris Nolan e a un suono che proietta l’ascoltatore all’interno del viaggio del rapper genovese, hanno dato vita a un progetto coerente, ben studiato e che sembra tutt’altro che un mixtape. Le collaborazioni illustri come quelle di Ghali, Dargen D’Amico, Gemitaiz e Madman – ma anche di nuovi esponenti della scena come Paky e tutto il collettivo Wildbandana – hanno reso il progetto ancor più valido.
Il mixtape non ha deluso le aspettative del pubblico. Anzi, Tedua ha decisamente alzato l’asticella del rap game. E’ riuscito infatti a fare evolvere il suo stile, pur rimanendo nella propria zona di comfort fatta di incastri geniali e barre rappate in cinque quarti.
L’evoluzione musicale di Tedua
È il 2014 quando Tedua esce con il primo progetto della sua carriera. L’EP Medaglia d’oro (con Vaz tè e Zero) rappresenta l’esordio di un rapper che, nel corso degli anni, porterà uno stile fresco e innovativo. Diventerà parte di quella cerchia di artisti che tra il 2015 e il 2016 rivoluzionerà il rap italiano. Spesso associato alla trap, bisogna dire che lo stile di Tedua differisce in gran misura dalla trap aggressiva di XDVR di Sfera Ebbasta o da quello della Dark Polo Gang, che eleveranno la trap a genere principe della musica italiana.
Tra il 2016 e il 2017 escono Orange County Mixtape prima, e Orange County California poi. Quest’ultimo è il primo progetto ufficiale di Tedua che da astro nascente del rap made in Italy si conferma subito come uno dei pilastri della nuova scuola, assieme agli artisti già citati e altri amici come Rkomi e Izi.
Il 2018 è, invece, l’anno della consacrazione definitiva. Mowgli viene accolto positivamente dalla critica e dalla scena stessa, che ormai ritiene Tedua non solo valido ma già uno dei big. L’album raggiunge la vetta della classifica FIMI e viene certificato doppio platino. Da quel momento, Tedua non ha pubblicato altri progetti. Nel 2019 è uscito con due singoli, rimanendo in ombra per lavorare al terzo album della sua carriera.
Il 2020: Vita Vera Mixtape e i progetti futuri
Il 2020 di Tedua inizia col botto. A gennaio Esse Magazine pubblica 2020 Freestyle, traccia che lascia intendere l’uscita dell’album: “Nuovo anno, nuovo album, non ho postato, drogato di vita vera, prima che il social ti renda ameba”. Come detto in precedenza, ha successivamente rimandato l’uscita dell’album. Ciononostante, il 2020 di Tedua è stato sicuramente un anno proficuo, in cui è tornato sulla scena con musica di qualità. La “drill” proposta da Tedua è uno stile diametralmente opposto rispetto al corrispettivo statunitense, sebbene tematiche riguardanti la vita di strada e le difficoltà quotidiane restino un cavallo di battaglia del rapper di Cogoleto.
L’innegabile innovazione artistica apportata alla scena hip-hop ha creato tanto hype attorno al rapper ligure. Nonostante questo, è riuscito a sorprendere ancor di più, evolvendo il caratteristico flow da alcuni considerato “fuori tempo” e muovendosi a proprio agio su suoni diversi, senza abbandonare uno stile di scrittura conscious che ne fanno uno dei maggiori “liricisti” di questa generazione.
In Vita Vera è riuscito anche a dare vita a un progetto organico, lineare e con un filo logico ben preciso. Quest’ultimo aspetto assume ancor più valore nell’ambito di un periodo storico in cui la musica usa e getta ha letteralmente svuotato di senso i concept album, sebbene Persona di Marracash sia stato il più venduto del 2020 (nonostante la sua uscita risalga al 2019).
Cosa aspettarsi quindi da La Divina Commedia? Questa volta Tedua non è solo chiamato a rispettare le aspettative. Il suo terzo album dovrà necessariamente essere un capolavoro di scrittura (considerando anche l’ispirazione del titolo), suono e innovazione. Nell’attesa continuiamo ad ascoltare i due meravigliosi volumi di Vita Vera Mixtape. Ci sono tutti i presupposti per la realizzazione di un Kolossal del rap italiano.