In quanti modi e in quante lingue diverse poeti di ogni epoca hanno cantato la Luna? Probabilmente non esiste letteratura al mondo c
Siamo forse fin troppo abituati a ragionare sul significato attribuito alla Luna nella letteratura italiana: che cosa succede, invece, nella letteratura cinese? Li Bai, poeta cinese della dinastia Tang (618-907 d.C.) utilizza spesso la figura della Luna nei suoi componimenti.
L’immortale poeta
Li Bai (李白) è un autore considerato fra i massimi esponenti della letteratura cinese. Vive fra il 701 e il 762 d.C. e già da piccolo rivela le sue raffinate doti di poeta, calligrafo, pittore e musicista. Spinto dall’influenza del pensiero taoista, si rifiuta di sostenere gli esami imperiali di stampo confuciano, e all’età di 25 anni comincia a viaggiare. Nel 742 arriva a Chang’an, allora capitale dell’impero, e diventa membro della prestigiosa accademia Hanlin: qui rimane solo due anni, dopo i quali ricomincia le sue peregrinazioni che lo porteranno anche a conoscere uno dei massimi esponenti del mondo poetico cinese del tempo, Du Fu. Dopo un esilio temporaneo, termina la sua vita a Dangtu, nel 762 d.C. Secondo una famosa leggenda, Li Bai muore annegato per una caduta dalla barca nel tentativo di abbracciare il riflesso della Luna nell’acqua. Secondo la tradizione, poche settimane prima di perire, il poeta avrebbe composto la celebre poesia “Bevendo da solo, sotto la luna”.
Pensieri notturni
Tra le opere più famose del poeta Li Bai si annovera “pensieri notturni” 静夜思(jìng yè sī), opera in cui il significato della Luna è carico di simbolismo.
静夜思 Jìng yè sī
床前明月光 Chuáng qián míngyuè guāng
疑是地上霜 Yí shì dìshang shuāng
举头望明月 Jǔtóu wàng míngyuè
低头思故乡 Dītóu sī gùxiāngPensieri notturni
Di fronte al mio letto la Luna rischiara la terra
come riflessi di brina.
Alzo lo sguardo alla fulgente Luna,
poi chino il capo: la mia terra è lontana.
All’apparenza semplice e poco raffinata, “Pensieri notturni” in realtà racchiude l’immagine universale del viaggiatore che ha nostalgia della
La Luna compare nel primo e nel terzo verso: la prima volta è descritta solo in senso “naturale”, come luce che rischiara lo spazio davanti al letto del poeta. L’unica indicazione della condizione di spirito in cui si trova l’autore è fornita con la parola yí疑(dubbio): Li Bai non ha certezza se si tratti di luce lunare o di brina. Nella sua seconda citazione, la Luna assume pienamente il suo significato simbolico: il poeta, lontano da casa, alza la testa proprio verso il satellite in cerca di conforto. L’astro è qui definito splendente, attraverso l’aggettivo míng明 (ideogramma che racchiude in sé il radicale di Sole a sinistra e quello di Luna a destra). La Luna piena e splendente è, in questa poesia e nella tradizione cinese in generale, simbolo ancestrale della riunione familiare che porta con sé gioia, armonia e conforto.
La festa di metà autunno
Non è un caso, infatti, che in Cina si festeggi a livello nazionale la “festa di metà autunno” (中秋节 Zhōngqiūjié) o “festa della Luna”. La festività cade il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare (nel 2021 sarà il 21 settembre) e corrisponde al giorno dell’anno in cui la Luna piena appare più grande e luminosa nel cielo. La tradizione impone che si trascorra la giornata con la propria famiglia, nella casa natale, e che si mangino tutti insieme dolci dalla forma tondeggiante chiamati yuèbìng 月饼, letteralmente: “torte della Luna”.
Spesso nelle poesie dell’epoca Tang l’indicazione della stagione viene fornita dalla descrizione degli elementi climatici. Il poeta, nel componimento “Pensieri notturni”, parla di brina che ricopre la terra, che potrebbe quindi corrispondere ad una notte autunnale di Luna piena: la nostalgia della famiglia e della casa natale per Li Bai richiamano dunque quel simbolismo legato alla riunione familiare, ancora ben radicato nella società cinese contemporanea.
Un commento su “La luna: la poetica di Li Bai e la Cina contemporanea”
Buongiorno,
potrei sapere chi ha fatto o da dove è stata presa la traduzione della poesia di Li Bai, pensieri notturni?