Ai Golden Globes 2021 che si terranno a fine febbraio porterà a casa uno dei premi più ambiti, il riconoscimento alla carriera: Jane Fonda ne ha fatta di strada, ma non solo come artista e attrice. Ha saputo dimostrare più e più volte come a dar valore al suo lavoro non sia stata solo una carriera brillante, ma anche delle coraggiose scelte di vita. A 83 anni appena compiuti è una stella del cinema internazionale, un’icona e un esempio non solo per il mondo artistico.
Primi passi
Jane Fonda nasce il 21 dicembre 1937 a New York, figlia d’arte: il padre è, infatti, l’attore Henry Fonda. Nonostante una famiglia apparentemente tranquilla, fin da giovane si ritrova a dover affrontare non poche difficoltà: perde la madre durante l’adolescenza e le viene data una versione sfalsata delle circostanze della sua morte. Poco dopo vede suo padre risposarsi e il rapporto con la matrigna non è buono; a causa delle numerose tensioni che questo provoca in famiglia, decide di allontanarsi da casa per studiare. Inoltre, inizia a lavorare come fotomodella, impiego che, insieme alle prime soddisfazioni, la porta anche ad affrontare diversi problemi legati a disturbi alimentari.
La strada per il cinema
A metà degli anni Cinquanta, scopre il proprio interesse per il mondo del cinema e decide di muovere i primi passi in questa direzione: il primo ruolo vero e proprio arriva nel 1960 con In punta di piedi di Joshua Logan. Nel giro di pochi anni, riesce a ottenere vari ruoli, ma la critica non sa decidersi su di lei: alcuni apprezzano il suo talento, mentre altri pensano che la carriera da attrice non le si addica affatto. Dopo qualche anno, nel 1965, torna sulle scene con Cat Ballou di Elliot Silverstein, un film particolarmente apprezzato al momento dell’uscita e che la indirizza finalmente verso la strada del successo.
Svolte e conferme
Nello stesso periodo, Jane decide che è il momento giusto per dare una svolta alla sua vita: si trasferisce in Europa, dove collabora anche con alcuni attori e registi italiani, tra cui Fellini. Grazie alle pellicole di questi anni, riesce a dimostrare la propria versatilità sul set, interpretando ruoli molto diversi tra loro. Con Non si uccidono così anche i cavalli? (1969) di Sydney Pollack ottiene la sua prima candidatura agli Oscar. La vittoria per la giuria dell’Academy arriva però solo con la pellicola Una squillo per l’ispettore Klute (1971), grazie alla quale ottiene la statuetta per la Migliore attrice protagonista.
Attrice e attivista
Nel corso degli anni Settanta, la sua carriera inizia a evolversi e ben presto Jane Fonda si trova impegnata in diversi ruoli: il lavoro nel mondo del cinema le lascia comunque spazio e tempo per dare le prime dimostrazioni del proprio impegno politico nei confronti delle tematiche sociali più in voga dell’epoca. Sostiene i movimenti femministi e si schiera apertamente contro i conflitti in Vietnam, attirando su di sé le prime critiche del mondo di Hollywood, che in qualche caso le impediranno di ottenere ruoli importanti. Questo non sembra disturbarla affatto: continua imperterrita la sua carriera, trovando ancora una volta in Europa un ambiente cinematografico decisamente più accogliente.
Doppiette e pause
Con la pellicola Tornando a casa di Hal Ashby ottiene un secondo Oscar come Migliore attrice protagonista, confermando ancora una volta il suo talento. Alcuni anni dopo si ricongiunge con il padre Henry Fonda e i due girano insieme Sul lago dorato (1981) di Mark Rydell. Gli anni Novanta rappresentano per lei un periodo di pausa e di allontanamento dal mondo dello spettacolo. Ritorna a lavoro negli anni Duemila, partecipando in diversi film principalmente come personaggio secondario.
Impegno
Protagonista di numerose pellicole, nonostante gli alti e bassi nel mondo del cinema, Jane Fonda era e rimane un’icona, celebre a livello mondiale per i suoi continui interventi e il costante supporto nei confronti delle cause più sensibili della società attuale. Ha persino creato una fondazione che porta il suo nome: la Jane Fonda Foundation supporta diversi progetti a livello nazionale e internazionale, proclamandosi sempre a favore di un mondo più equo.
Il riconoscimento per Jane Fonda in occasione dei Golden Globes 2021 assume allora un duplice significato: vuole ricordare quella che è stata la sua carriera artistica, ma rappresenta anche un esempio di celebrazione della lotta positiva per i propri ideali e della convinzione nel portare avanti le proprie opinioni.