“WandaVision”: al via la fase 4 dell’MCU

Si presentava al grande pubblico come un ambizioso esperimento; oggi WandaVision, miniserie Marvel, ha letteralmente stregato gli abbonati di Disney+, in continua crescita da settimane per poter ammirare l’ultima fatica del franchising supereroistico. L’MCU approda sul piccolo schermo e lo fa nel miglior modo possibile, con una serie di nove episodi dedicati a Wanda e Visione in grado di appassionare i fan e tenerli incollati alla TV. Un progetto che, con cadenza settimanale, è ormai giunto alla sesta puntata lo scorso venerdì e si appresta a concludere il suo percorso con tre ultime settimane di fuoco e fiamme.

Ecco allora 5 ragioni per cui vale la pena recuperare al più presto la serie.

1) L’importanza nell’MCU

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È ormai cosa nota che il Marvel Cinematic Universe abbia conquistato i cuori di milioni di persone in tutto il mondo. L’universo di supereroi (nato nel 2008 con il film Iron Man) si è affermato sempre con maggior forza, approfondendo le storie dei suoi personaggi più iconici e introducendone di nuove. Un universo che, a oggi, conta un totale di tre fasi e 24 pellicole, tra cui l’ormai leggendario Avengers: Endgame, campione di incassi e frantumatore di record.

Una Marvel che non ha alcuna intenzione di fermarsi e che, con WandaVision, dà il via alla sua fase 4. Una decisione coraggiosa che trasla l’MCU in una nuova dimensione domestica, scegliendo una struttura seriale che non sembra tuttavia volersi affermare come universo a se stante. WandaVision sarà, infatti, un tassello essenziale per comprendere le avventure che d’ora in avanti la Marvel saprà regalarci sia sul grande che sul piccolo schermo. Questa produzione dà il via a una serie di progetti che solo per il 2021 prevede la messa in onda di altre due miniserie come The Falcon and the Winter Soldier e Loki.

2) Una trama ricca di misteri

WandaVision racconta le vicende di una delle storiche coppie del Marvel Cinematic Universe, quella tra la superumana Wanda Maximoff e il sintezoide Visione. Un duo che, fin dalla prima puntata, ci viene presentato nelle vesti di una tranquilla coppia di sposi impegnati a costruire la propria vita matrimoniale nella placida cittadina di Westview. Un quadro che, tuttavia, appare fin da subito falso e menzognero e che, ormai da settimane, scatena i fan di tutto il mondo in una spirale di domande e teorie risolutive che non sembra avere tregua. Visione è morto, ucciso da Thanos; chiunque abbia seguito le vicende degli Avengers ne è a conoscenza. Perché allora è insieme a Wanda? Per quale motivo i due sembrano non ricordare il proprio passato? Westview è solo una normale e tranquilla cittadina o nasconde qualche oscuro segreto?

Domande a cui le prime sei puntate della serie hanno in parte cominciato a rispondere, in attesa di risposte definitive che solo il gran finale sarà in grado di offrire.

3) Qualità sopraffina

WandaVision è probabilmente uno dei migliori prodotti Marvel mai realizzati fino a questo momento, basato su un’idea strutturale a dir poco geniale e una qualità complessiva di alto livello.

Come anticipato da Kevin Feige (CCO della Marvel) già prima del rilascio, la serie non è ambientata ai nostri tempi, ma segue una linea di collocazione temporale alquanto bizzarra. La maggior parte degli episodi è, infatti, ambientata in diversi decenni, a partire dagli anni ’50 fino ad arrivare ai 2000 ed è realizzata seguendo il paradigma delle sitcom dei rispettivi periodi. Ecco un iniziale bianco e nero, sostituito dal colore solo dopo un paio di puntate; si noti poi la cura nei costumi, nelle acconciature e nei tempi comici delle battute. Lo stile di regia cambia, si adegua al punto di riferimento temporale della puntata ed è ricco di riferimenti a serie realmente trasmesse, da Sabrina, vita da strega a Malcolm in The Middle.

Un’atmosfera comica che, tuttavia, è posta in aperto contrasto con momenti di tensione e straniamento che seminano qua e là indizi di una tranquillità solo apparente e che trovano conferma nel generale clima di preoccupazione che si vive al di fuori di Westview. Un “di fuori” che guarda alla cittadina con la stessa curiosità e inquietudine dello spettatore.

4) Elizabeth, Paul & Co.

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Se la trama e i misteri che nasconde la serie non fossero ancora abbastanza per spingervi ad accendere la televisione, i personaggi e le interpretazioni dei rispettivi attori forse possono convincervi. WandaVision vede una coppia di protagonisti mai così in forma nel corso dell’MCU. Elizabeth Olsen è la sorpresa più grande del progetto e la sua Wanda riesce ad alternare momenti di straordinaria dolcezza e simpatia ad attimi di rabbia crescente e devastanti dimostrazioni di potenza.

Questi cambi di registro dimostrano la maturità di un’attrice che promette un ottimo futuro e che, con ogni probabilità, sarà uno dei punti fermi della nuova fase. A completamento della super coppia anche un ottimo Paul Bettany, interprete di un Visione prima calmo e affettuoso, poi sempre più confuso e impaurito, che nulla ricorda del se stesso prima di Westview.

Ma WandaVision è anche un progetto che accorpa personaggi secondari di tutto rispetto, come l’ambigua Agnes, l’ironica Darcy e la determinata Monica; si crea così un grande quadro, caratterizzato da una dimensione strutturale collettiva.

5) Easter Eggs

Infine, ciliegina sulla torta, ricordiamo i numerosissimi Easter Eggs che hanno affollato le prime 6 puntate della miniserie. Easter Eggs comparsi negli spot di metà puntata o nascosti negli anfratti di Westview, talvolta sottoforma di omaggi alla Marvel o in veste di richiami alla storia personale di Wanda. Una manna dal cielo per i fan e per gli appassionati di fumetti, pronti a cogliere ogni più piccolo riferimento e trasformarlo nella base di costruzione di una nuova affascinante teoria.

WandaVision è questo e molto altro. Un esperimento unico nel suo genere che si proietta con forza nella direzione di un convinto rilancio dell’MCU. Una risposta solida alla crisi della Settima Arte e un nuovo punto di partenza per una quarta fase che, speriamo, possa farci tornare presto in sala in compagnia dei nostri paladini.

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