Senza Farmi Male

La speranza ti fa andare avanti: recensione di “Senza farmi male”

Quando la vita ti fa vivere tante esperienze, e quando si hanno le capacità di metterle in pratica, nascono validi progetti. Uno di questi è il disco d’esordio del cantautore Edoardo Nocco. Si intitola Senza farmi male ed è uscito lo scorso 27 novembre 2020, distribuito digitalmente da Artist First per Dischi Sotterranei. Edoardo è per la prima volta in veste solista e ha registrato il disco presso lo studio di Hill Studio production, mixato da Giulio Farinelli e masterizzato da Giovanni “Meniak” Nebbia nello Ithil World Studio.

Esperienza e voglia di farsi sentire

Edoardo Nocco è un cantautore e un produttore che ha iniziato il suo percorso artistico ormai sette anni fa. Era il 2014 quando decise di creare i Cantiere 164, una band con cui pubblicò diversi singoli, che furono accolti anche molto bene sia dal pubblico che dalla critica. Hanno avuto la possibilità di suonare live agli I-Days Festival e al MEI, per poi partecipare anche a Sanremo Giovani e ritrovarsi i loro video in rotazione su MTV. Nel 2018, però, Edoardo ha deciso di abbandonare la band, iniziando una nuova carriera solista.

Nell’ottobre 2019 Nocco pubblicò il suo primo singolo È tutto un gioco, seguito da altri tre singoli: Rumore, Senza Farmi Male e Fragile, brani che hanno anticipato l’uscita del disco Senza farmi male.

Le canzoni trasmettono un senso di speranza, raccontando varie esperienze di vita, positive e negative, sottolineando come soprattutto queste ultime possono essere sempre il punto di partenza per una nuova rinascita. Ognuna di esse è nata voce + chitarra + pianoforte. È stato interessante osservare giorno dopo giorno come si sono sviluppate ed evolute, in alcuni casi proprio grazie ad un periodo di incubazione conseguente ai miei differenti stati d’animo.

Senza Farmi Male

Il disco si apre con la titletrack, Senza Farmi Male. In questo brano, Edoardo si riferisce a una figura che può incontrare solo nei sogni, che lui immagina e che non ha mai incontrato nella sua vita, ma avrebbe voluto. Dice avrebbe voluto incontrare qualcuno che potesse prenderlo per mano o per un braccio e guidarlo, che potesse insegnargli “a vivere, amare, ridere, giocare”. Segue È Tutto Un Gioco, canzone che parla di un rapporto tra due persone – che forse però è già finito, ma è rimasta ancora qualche cosa da dire. Anche se il mondo continua a girare e le loro vite vanno avanti, i due protagonisti non riescono a ciò che li circonda. Le emozioni vissute sono state forti, è inevitabile ripensarci e sentire uno scombussolio dentro gli animi e i cuori. Proprio in queste esperienze, bisogna cercare di trovare la forza per raccontarsi e andare avanti.

Ma Io è una canzone molto personale, perché è stata scritta da Edoardo ripensando a un periodo che aveva vissuto nella sua vita. Parla di una relazione e dei limiti posti da essa, di come però anche sia necessario il tempo per superarli.

Rumore è invece un brano “alla continua ricerca” di qualcuno che possa consigliarci ogni volta che ce n’è bisogno, per aiutarci a cercare la nostra via, magari supportandoci e accompagnandoci lungo il cammino. Il cantautore vuole trasmettere una luminosa speranza che ci porta, nonostante le difficoltà, a rialzarci.

“Per fuggire dalla solitudine”

Segue L’Aria Nella Stanza, scritta da Nocco durante il lockdown.

Volevo trovare un modo per fuggire dalla solitudine raccontando esperienze ed emozioni che non potevo provare, con la speranza di poterle rivivere il prima possibile.

Sesta traccia è Fragile che, come dice il titolo stesso, racconta la fragilità che tutti noi abbiamo. È molto facile sentirsi soli e per questo è necessario avere delle persone accanto che ci aiutino a risolvere e ad affrontare i problemi della vita quotidiana. Nella seconda strofa emerge il legame profondo di due persone: “siamo come due carezze”, “forse era meglio sputare l’amarezza” per rimuovere i pensieri negativi e combattere la vita insieme.

L’ultimo brano del disco, Assente, è una canzone sulla relazione che vi è tra passato, presente e futuro. In particolare, Edoardo si sofferma su come il passato a volte impedisca di riuscire a vivere in modo sereno il presente, ma come contemporaneamente faccia da lezione – in modo da non commettere gli stessi errori nel futuro prossimo.

FONTI

Materiale gentilmente offerto da Voolcano

CREDITS

Copertina gentilmente offerta da Voolcano

 

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