La voce più facilmente riconoscibile a Londra è sicuramente il “Mind the gap”, l’annuncio che si sente a ogni fermata della celebre London Underground. La voce udibile, però, non è uguale in ogni fermata: alla stazione di Embankment la voce è diversa, maschile, legata a una storia romantica quanto incredibile.
Un reticolato di nomi e colori
La metropolitana di Londra (chiamata da tutti i londinesi tube) è la più antica del mondo e la più estesa d’Europa. È composta da undici linee, che si intrecciano quasi tutte nelle zone più affollate, per poi diradarsi nelle varie aree della città. Ogni linea è rappresentata, oltre che naturalmente dal nome, anche da un colore, rendendo di facile comprensione l’intrecciato dedalo sotterraneo. La metropolitana è gestita dalla Transports for London (TfL) e conta 382 stazioni dislocate in tutta l’area della “Grande Londra”.
Un divario fra il qui e il lì
La metropolitana è il mezzo più veloce e più facile per spostarsi all’interno della capitale. Ogni londoner che si rispetti si adegua ad abitudini quotidiane: tenere la destra sulle scale mobili, controllare gli orari sui tabelloni elettronici (cercando il più possibile di spaccare il minuto), salire e poi sapere perfettamente a quale fermata scendere, quasi senza aspettare l’annuncio.
Gli annunci nella metropolitana sono molti, ma quello che tutti riconoscono è il “Mind the gap”, o meglio, il “Mind the gap between the train and the platform”. La traduzione italiana è: “Attenzione al divario tra il treno e la banchina”. La scritta si trova anche dipinta sul marciapiede, in giallo.
Scelsero questa frase nel 1968 e doveva essere breve e di facile comprensione per tutti. Fin da subito la registrarono su sistemi digitali, in modo da poterla trasmettere in automatico all’arrivo di ogni treno in stazione.
La voce di Embankment
Se mai prenderete la metropolitana vicino alla riva del Tamigi, non molto lontano da Trafalgar Square, potrete scegliere la stazione di Embankment. Qui passano la Bakerloo (linea marrone), la Circle (linea gialla), la District (linea verde) e la Northern Line (linea nera). Aspettando il treno, vi accorgerete che la voce del “Mind the gap” a Embankment è diversa dagli altri annunci nella Tube: è, infatti, di un attore di nome Oswald Laurence, che ha donato la sua voce circa quarant’anni fa.
Laurence aveva sposato Margaret McCollum, di professione medico di base, dopo che si conobbero nel 1992, durante un tour in Marocco. Lui era un attore di teatro diplomato alla Royal Academy of Dramatic Art e lavorava per una compagnia di tour e crociere. La coppia, che viveva nella zona nord di Londra, rimase unita fino alla morte di Lawrence, avvenuta nel 2007.
Lo spazio per un ricordo
Margaret McCollum rimase così affranta dalla morte dell’amato marito, che pur di ricordare la sua presenza, dalla sua morte andava ogni giorno a Embankment per sentire la sua voce nell’annuncio. Il gap, il vuoto lasciato dalla perdita, era incolmabile: il sentirlo consigliare ai pendolari di fare attenzione al vuoto le permetteva, in parte, di colmare il suo.
Questo andò avanti fino al 1 novembre 2012, quando successe qualcosa che sconvolse ulteriormente la dottoressa McCollum: la voce di Oswald non c’era più, sostituita da una voce computerizzata, metallica, anonima.
On 1 November he wasn’t there. I was just stunned when Oswald wasn’t there anymore.
Il 1 novembre, lui non c’era. Ero semplicemente sconvolta quando Oswald non era più lì.
Margaret si rivolse direttamente alla TfL, per chiedere come mai la voce del defunto marito fosse stata sostituita. Il direttore Nigel Holmes fu talmente colpito e commosso dalla storia della vedova che non solo decise di ripristinare la voce a Embankment, ma le regalò un nastro con la registrazione dell’annuncio. Margaret potè continuare, e ancora ora, ad avere Oswald vicino a lei, per sempre.
L’unicità delle storie
La metropolitana di Londra e il suo Mind the gap sono diventati ormai dei simboli della metropoli del Regno Unito, riutilizzati in magliette e gadget acquistabili ovunque. Ma l’unicità di un luogo sta nelle storie che vengono raccontate su di esso, che vengono raccontate attraverso le persone e quello che hanno fatto per la città, diventando anche loro parte del ricordo, colmando il divario fra tempo e spazio.