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Due parole su Ariete: la rivelazione dell’anno

Arianna del Giaccio, in arte Ariete, è sicuramente una delle rilevazioni dell’anno se non, addirittura, la rivelazione dell’anno per eccellenza. La cantante ha 18 anni ed è nata ad Anzio, in provincia di Roma. Inizia ad appassionarsi alla musica alla tenera età di otto anni, avvicinandosi alla chitarra e al pianoforte pochi anni dopo. Partecipa all’edizione di X Factor 19, arrivando fino ai Bootcamp, dove verrà eliminata da Sfera Ebbasta, in veste di giudice. Ad agosto del 2019 esce su Youtube Quel Bar, il suo primo singolo, che supera presto le 10mila visualizzazioni, uscendo poi il 15 novembre in tutti i digital store. Da lì nasce una bellissima storia di crescita, amicizia e speranza. Bombadischi crede in lei e le permette di iniziare davvero a fare della musica un lavoro.

A dicembre 2019, poi, il pubblico ha avuto la possibilità di ascoltare 01/12, e poi a maggio 2020 il suo primo EP, Spazio. Quello Spazio che ha sempre fatto fatica a trovare in casa sua. In questo lavoro, infatti, vanta già una collaborazione molto importante: Riposa in Pace è in featuring con Drast, membro degli Psicologi. Con loro, infatti, Ariete collabora anche nel suo nuovo EP, 18 anni, uscito il 4 dicembre 2020, che va a siglare non solo un rapporto lavorativo solido e proficuo, ma anche un’amicizia ormai pienamente affermata.

Semplice ed efficace

Ariete è semplice, magica, delicata. La sua voce è inconfondibile e si può sicuramente affermare che un timbro del genere non c’è in Italia. Qualcuno l’ha definita ridondante nelle sonorità e nei testi, e sicuramente un po’ è così, ma la cantautrice ha qualcosa di suggestivo nelle corde vocali e nel modo di scrivere. Questo, infatti, è sì molto semplice, ma nello stesso tempo le sue parole sono talmente universali, che tutti ci si possono rispecchiare. Ariete è brava ad evocare immagini di momenti (specialmente quando si parla di storie d’amore) che tutti abbiamo vissuto, specialmente negli anni dell’adolescenza. In 01/12 afferma:

Ho pensato che distanti si potesse amare bene
Come facevo ad amarti? Non eravamo mai sincere
Chiudevo gli occhi e immaginavo per non pensare
Ed ogni volta ricascavo in alto mare.

Chi non ha mai sofferto per una relazione a distanza e si è sentito soffocare dalle bugie dette o sentite?

Se salgo sulla metro, lascio un posto vuoto anche per te
Magari torni e ci incontriamo, e tu ti siedi accanto a me.

Quante volte ci è capitato di immaginarci di incontrare proprio quella persona a cui dobbiamo dire delle cose, e speriamo che il destino ci aiuti nel comunicarle, facendola salire proprio sul nostro stesso treno.

“Hai 18 anni e non sai dove aggrapparti”

Ariete è un’artista per tutti e che, soprattutto, si può ascoltare in qualunque occasione. Nonostante lei sia quieta e spesso malinconica, non la definiremmo parte di quel gruppo di cantanti che raccontano la tristezza, il dolore o la depressione. Anzi, Arianna mette tranquillità e fa rivivere con un sorriso – dolceamaro, siamo d’accordo – i 18 anni. Momenti dove si deve iniziare a pensare al proprio futuro che ci spaventa, ma in realtà abbiamo solo voglia di non restare sobri e di chiudere la porta e accenderne un’altra. Quello di Ariete è il mondo dei Millenial giovani adulti, in lite coi propri genitori e con un futuro per molti versi opaco.

 

 

Ariete cita spesso la sua famiglia nei suoi pezzi; parte da lì anche il nome del suo primo EP: Spazio. Spazio è quello di cui aveva bisogno Arianna, che si è sempre sentita stretta anche ad Anzio, a causa della mentalità chiusa e sterile di quel tipo di realtà. In particolare, molto presente il padre nei suoi versi, che la rimprovera per il suo stile di vita, o che le dà i classici consigli da genitore. In Stare male, ad esempio, afferma:

E mio padre che mi dice che fumare uccide
E che piangere non risana una cicatrice.

E ancora:

E mio padre che mi dice che ubriacarsi uccide
E che piangere non risana le mie ferite.

“Solo te, solo te, solo te”

Ariete, in conclusione, è quel tipo di artista che ti fa venire voglia di avere la malinconia, ti chiuderti in te stesso per pensare un po’, di fare un piantino nel silenzio della tua camera, tanto per sfogarti. Ha un timbro unico e, le sue canzoni, per quanto simili tra di loro, non stancano mai. I suoi ritornelli si fissano nella testa dell’ascoltatore in modo irreversibile. Chiunque non conoscesse Ariete, voli ad ascoltarla. Una canzone vale l’altra, sono tutte eccezionali. Amiamo solo te, piccola girl in red italiana.

FONTI

Rockit.it

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