Sacramento

Sacramento e la sua “G”, tra una buonanotte e un addio

Concetti e suoni semplici con un pizzico di mistero. A volte una bella canzone non è il risultato di una formula complessa e articolata, ma della più evidente onestà di un artista. Per questo non può non rapire il nuovo singolo di Sacramento, G, fuori da venerdì 27 novembre 2020 per l’etichetta americana SXN. Nel brano, il cantautore siciliano confonde l’ascoltatore con il suo testo a metà tra un addio e una dolce buonanotte. Forse è uno dei motivi per cui G affascina tanto, perché alla fine un addio che cos’è se non una lunga e perpetua notte nell’assenza di una persona amata?

Chi è Sacramento?

A sentire o leggere “Sacramento” torna subito in mente la soleggiata California, con le sue atmosfere moderne e internazionali. Tuttavia, l’origine del nome è da rintracciare in un posto molto più vicino a noi. Stiamo parlando di Lido Sacramento a Siracusa, in Sicilia. È proprio dal suo luogo natio che Stefano Fileti, conosciuto anche con Steven File, ha modellato la sua creatura musicale e artistica. Tale progetto nasce nel 2017 e inizialmente prevedeva un gruppo con altri tre membri oltre a Stefano. Il punto fermo rimasto in questo lasso di tempo consiste sicuramente nella passione per le sonorità passate. Ci si avventura tra pop, indie e lo-fi. Sono evidenti i richiami ai capostipiti dei vari generi, come Homeshake, Ariel Pink, Connan Mockasin e Mac DeMarco. Non manca persino un ammiccamento a Frank Sinatra, così da dar vita a sound che accolgono con delicatezza chi li ascolta catapultando in un’altra dimensione.

Lido, il primo album di Sacramento

Il primo lavoro di Sacramento, che allora identificava ancora una band, risale al 2019. Già il titolo evince nuovamente l’attaccamento alla terra natia, Lido. Composto di 8 tracce più un edit, l’album si mostra come una perfetta dichiarazione  di “poetica”. Spiccano i suoni degli anni ’80, con una particolare predilezione per i synth analogici. La composizione della musica viene sempre prima del testo. Infatti, è grazie alle note precedentemente fissate su uno spartito, che Stefano immagina scene e personaggi, lasciandosi trasportare in luoghi e mondi diversi da quello in cui si trova immerso.

Il ritorno con G, un brano malinconico lo-fi

Nel 2020, Sacramento ritorna in qualità di un progetto solista. Il primo passo di questa nuova fase della carriera di Stefano Fileti è Sacramentorappresentato da G. Anche per G, si nota subito una grande ricerca dal punto di vista musicale. Il brano si apre con un intro abbastanza ampio, fatto di chitarra, basso e velati suoni elettronici. Su questa base, la voce di Sacramento si armonizza con delicatezza, in un cantato che spesso lascia il posto al parlato. Nonostante la presenza di synth ed elementi psichedelici, l’atmosfera è calda e accogliente. Non a caso, per promuovere l’uscita del pezzo, lo stesso Sacramento ha scritto sui suoi social:

‘G’ is out today. It’s a cozy song meaning to warm everyone’s hearts in these cold times. God bless!

G riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore con facilità. Porta il suo immaginario su una spiaggia californiana alle luci del tramonto, mentre magari sta sorseggiando un drink o sentendo l’infrangersi delle onde senza che alcun pensiero gli affolli la mente.

Benché il biglietto da visita di Sacramento resti sempre la base musicale, il testo di G risulta particolare nella sua semplicità. Infatti, nella prima parte della canzone l’artista si rivolge a una ragazza, che con molta probabilità si cela dietro alla lettera G del titolo, come se le stesse dicendo addio.

You’re such a city girl
Or maybe a Brooklyn bird
Who flew away
Bye bye my bird
Goodbye my girl.

Tuttavia, nella seconda strofa dopo il ritornello, il saluto definitivo alla “ragazza di città” sembra essere attenuato. Al suo posto, il cantante augura alla donna misteriosa la buonanotte, come se la loro separazione e il suo allontanamento non fossero permanenti.

Far above it’s shining till next time, till next time
No more cares, goodbye big eye girl
Oh baby, baby goodnight
Oh baby, baby goodnight.

Possiamo dire che la “prima prova” di Sacramento da solista sia pienamente coerente con il suo precedente percorso. La sua musica costituisce l’esempio lampante di che cosa succeda quando al cantautorato della tradizione italiana vengono affiancati brani di stampo synth pop californiani di nuova generazione.

FONTI

Materiale gentilmente offerto da Conza Press

CREDITS

Copertina e immagine gentilmente offerte da Conza Press

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.