“Diventiamo davvero consapevoli e capaci di cambiare prospettiva quando prendiamo atto del fatto che il nostro modo di vedere le cose dipende dagli influssi, diretti e indiretti, che riceviamo. E quando realizzi questo, tutto cambia: è lì che cambi prospettiva, e decidi finalmente qual è la prospettiva che ti permette di guardare meglio la realtà”
Davide Leone, in arte Dave, è un giovane studente di filosofia presso l’università La Sapienza di Roma. Qualche giorno fa ha pubblicato su Spotify il suo primo EP, dal titolo Cambio Prospettiva. Lo abbiamo intervistato, per farci raccontare la sua esperienza.
“Fino ad ora ho pubblicato inediti su YouTube, dal 2017. Ho voluto ora provare ad utilizzare le piattaforme digitali. Per questo ho pubblicato il mio Ep, che ha lo scopo di raccogliere i miei brani principali, oltre che aggiungerne di nuovi”.
Titolo dell’EP è Cambio prospettiva. Ci è venuto quindi spontaneo chiedere: Cambio prospettiva rispetto a cosa? Rispetto a quale punto di vista?
“Tutto l’EP parte dalla canzone principale: Panta Rei. Cambio prospettiva e guardo il mondo con occhi diversi. È una cosa che ho sperimentato io stesso. Prima guardavo il mondo da un’unica prospettiva: quella che mi era stata insegnata, dalla mia famiglia, dalla mia cultura, dalla scuola, dal contesto in cui vivo. Alla fine, è un po’ così per tutti noi: inevitabilmente, la nostra prospettiva dipende molto dal contesto sociale e culturale, che ci plasma, anche se non ce ne rendiamo conto.
Panta Rei è la canzone che mi ha svegliato, e mi ha fatto capire. Nasce dalla voglia di andare oltre le fossilizzazioni che ci impongono alcune tradizioni. Panta Rei dice “Basta!”. Basta perché alla fine tutto scorre, non ha senso fossilizzarsi sui pensieri e sulle credenze, andiamo oltre! Diventiamo davvero consapevoli e capaci di cambiare prospettiva quando prendiamo atto del fatto che il nostro modo di vedere le cose dipende dagli influssi, diretti e indiretti, che riceviamo.
E quando realizzi questo, tutto cambia: è lì che cambi prospettiva, e decidi finalmente qual è la prospettiva che ti permette di guardare meglio la realtà. Ho imparato a cambiare, a vedere le stesse cose in modo diverso. Tutto scorre e tutto cambia, ma alla fine la realtà è sempre la stessa. Dipende tutto da come scegliamo di guardarla. Possiamo chiuderci nella nostra comfort-zone e non uscire mai. Forse non accorgercene mai. Oppure possiamo fare un passo, salire un gradino, alla ricerca di una prospettiva nuova. E le stesse cose ci sembreranno così diverse che quasi non le riconosceremo più”.
Qual è la canzone a cui sei più legato e perché?
“La canzone a cui sono più affezionato è Escape. È stato il mio primo inedito, l’ho scritto in inglese. Ci sono affezionato perché mi ricorda i tempi del liceo. Mi rispecchio tutt’ora molto in questa canzone. Escape parla di fuggire da questa realtà: nessuno mi capisce, nessuno mi comprende… per questo si fugge, no? A chi di noi non è mai capitato di pensarlo almeno una volta, nella vita. Quando si è adolescenti capita più o meno tutti i giorni. Mi sento non capito, pensa un adolescente. Per questo fuggo da questa realtà, che non sa rispecchiarmi.”
Filo conduttore dell’Ep è quindi il nostro rapporto con la realtà. Mentre Escape è più adolescenziale, Panta Rei è più matura. Si inseriscono prospettive nuove, diverse, che mancavano in Escape. Se in Escape la soluzione ad una realtà che non sembra rispecchiarci e la fuga, in Panta Rei la soluzione a quello stesso problema è la presa di coscienza del fatto che la realtà è interpretabile in infiniti modi diversi.
“Ora, per esempio, non fuggirei più. Sono più per imparare a restare, sempre nel combattere con questa realtà. Far sentire come la penso”, dice Dave.
Orazio, poeta latino, scriveva:
Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt.
Non mutano il loro animo, ma solo il cielo [sopra la loro testa] coloro che attraversano il mare.
Ed è forse proprio questo il senso del messaggio di Dave. Non ha senso fuggire, non cambierebbe niente. E soprattutto: fuggire per andare dove? Un cambio di cielo, di contesto, di Paese, non sarà mai sufficiente a cambiare il nostro animo, ciò che abbiamo dentro. Il vero cambiamento viene da dentro, non parte da fuori.
Come mai senti il bisogno della musica?
“Non riuscirei ad esprimermi in altre forme. Ad esempio, per me la poesia è limitante. La melodia, il canto, che si aggiungono al mio pensiero, mi permettono di rendere quel pensiero ancora più reale, più dinamico”.
Intervista
La copertina e le immagini sono state fornite da Dave