Ci tengo a informarvi che la Warner mi ha invitato a rinunciare al ruolo di Grindelwald in Animali Fantastici 3: una richiesta che rispetto e che ho accettato.
Con una lettera e con queste parole Johnny Depp si è congedato dal progetto di Animali Fantastici e dal ruolo dell’antagonista Gellert Grindelwald a cui prestava il volto. La Warner Bros ha caldamente invitato l’attore a farsi da parte. Una decisione legata a doppio filo alla battaglia legale in corso tra l’attore statunitense e l’ex moglie Amber Heard. Una decisione che rischia di cancellare definitivamente la carriera di una delle stelle più luminose del panorama hollywoodiano.
Depp vs Heard
Incontratisi durante le riprese di The Rum Diary, nel 2011, Johnny Depp e Amber Heard si sono sposati cinque anni or sono, nel 2015, a Los Angeles. Una relazione tossica, fatta di alcool, droga e violenza, che li ha inevitabilmente portati alla separazione l’anno successivo e al divorzio nel 2017.
In seguito a un articolo pubblicato sul Washington Post in merito a presunta violenza domestica perpetrata ai danni della moglie, Depp ha fatto causa alla Heard e chiesto un risarcimento di 50 milioni di dollari. Un processo che deve ancora avere luogo, ma che, in seguito alla sentenza del tribunale britannico degli ultimi giorni, potrebbe non riuscire a risollevare la vita e la carriera dell’attore.
Nelle ultime ore, infatti, l’Alta Corte di Londra ha decretato la sconfitta di Depp nella causa che lo vedeva contro il quotidiano The Sun, accusato dalla star di diffamazione per un articolo del 2018 in cui l’attore veniva definito “wife beater” ovvero “picchiatore di mogli”. Il giudice Nicol ha infatti sentenziato che gli imputati:
hanno dimostrato che ciò che hanno pubblicato nel servizio incriminato e le parole utilizzate erano riconducibili a fatti sostanzialmente veri.
La sentenza è, come detto, slegata dal processo atteso il prossimo anno. Tuttavia, è inevitabile pensare che questa sconfitta rischi di pesare in maniera decisiva.
In ogni caso, sebbene non sia questa la sede adatta ad esprimere un giudizio, è certo che la situazione possa essere definita quantomeno fumosa. Amber Heard, già ascoltata in aula, ha raccontato di diversi episodi di violenza subiti tra il 2013 e il 2016; momenti in cui, sostiene l’attrice, Depp si trovava sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti quali cocaina ed ecstasy. L’attore, pur ammettendo la sua dipendenza, nega che questa lo abbia trasformato in un uomo violento, affermando invece di essere stato lui stesso vittima di soprusi da parte della moglie. Uno scenario quest’ultimo che sembra in parte supportato da alcune dichiarazioni registrate della Heard in cui la donna si rivolge al ex marito con queste parole:
Non posso prometterti che non sarò nuovamente fisicamente violenta, a volte mi arrabbio così tanto che non mi trattengo più…
La violenza non ha genere
Al di là di inutili speculazioni, la realtà dei fatti, anche se banale, è una: solo Johnny Depp e Amber Heard conoscono la verità e non è detto che questa venga a galla nel corso del prossimo processo. Oggi, tuttavia, è impossibile non riflettere amaramente sulla disparità di misure prese nei confronti dei due attori. Al momento, con un processo ancora da svolgersi, è impossibile esprimere un giudizio netto sulla presunta colpevolezza di Depp e soprattutto sull’unilateralità della violenza. Eppure, almeno al giorno attuale, Depp sembra l’unica delle due parti in causa ad essere stata pesantemente danneggiata.
Dopo decenni di lotte per il raggiungimento della parità di genere, sembra quantomeno doveroso ricordare che preconcetti e statistiche non possono avere peso nel giudizio della singola situazione. Indipendentemente dall’esito di questa particolare vicenda, una società civile non può permettersi di dimenticare che la violenza non ha genere e la legge è, o almeno dovrebbe, essere uguale per tutti.
Addio a Grindelwald e una carriera a rischio
Nel frattempo, come annunciato, Johnny Depp dice addio ad Animali Fantastici e al suo ruolo di mago oscuro. La saga, pensata per sviluppare la complessa storia del legame tra Albus Silente e Grindelwald, perde così uno dei suoi maggiori interpreti e mette in crisi l’intero progetto.
Al momento, la Warner Bros sembra intenzionata a proseguire le riprese e, stando alle ultime dichiarazioni, il ruolo di Depp verrà riassegnato, il che tarderà l’uscita del film, rimandandola all’estate del 2022. Tuttavia, è inutile negare che molte siano le incognite. I fan non hanno accolto con favore la notizia del licenziamento di Depp, e la sua possibile sostituzione rischia di causare ulteriori proteste, se non addirittura boicottaggi. Quel che è certo è che la saga perde uno dei migliori componenti del cast; un attore che non ha bisogno di presentazioni, un attore cresciuto nel corso degli anni e divenuto iconico attraverso il ruolo del favoloso capitan Jack Sparrow. Un attore che ha saputo conquistare pubblico e critica attraverso la sua incredibile versatilità, ma che oggi, oltre ad un semplice ruolo, rischia di veder sfumare un’intera carriera.