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La musica e il digitale: il futuro dei concerti è online?

Il digitale è ormai entrato a pieno titolo nel vivere quotidiano, cambiando la prospettiva su quasi tutte le attività che coinvolgono le nostre giornate. Dalle mostre interattive agli spettacoli teatrali in realtà virtuale, anche il settore musicale sta attraversando un momento di cambiamento ed evoluzione, nel quale sempre più eventi vengono organizzati sotto forma di esperienza online. Il lockdown ha sicuramente contribuito alla velocizzazione di un processo che è in atto da anni. È dunque scorretto affermare che senza la crisi sanitaria non ci sarebbe stata un’esplosione del digitale, anche in un campo come la musica, nel quale a molti risulta difficile pensare a modalità differenti da quella tradizionale.

Non ostacolo, ma opportunità

È giunto il momento di ripensare i concerti e di comprendere come sempre più persone vedano nell’utilizzo di internet una spinta verso una modernità, se vogliamo, ancora più inclusiva. È infatti innegabile come, attraverso l’uso delle piattaforme online, sia possibile fruire del servizio musicale anche per coloro che in precedenza non avrebbero potuto partecipare ad eventi performativi in generale. Il web, invece, è accessibile semplicemente grazie a una connessione e un modem. Per il resto, non richiede altro che collegarsi e ascoltare.

Gli stessi artisti, a causa soprattutto della situazione scatenata dalla pandemia globale, si sono adattati e hanno pensato a nuove modalità all’insegna del digitale per comunicare la propria musica. Durante un periodo difficile per tutti, artisti come i BTS, gruppo sudcoreano composto da sette ragazzi, ormai star a livello internazionale, hanno tenuto a giugno un concerto irripetibile. Lo spettatore, durante l’evento, poteva scegliere chi inquadrare tra i sette artisti asiatici semplicemente con dei comandi sul telefono. Il tutto grazie all’innovativa start-up americana Kiswe, che dal 2013 si occupa di eventi e di trasmetterli in streaming in alta definizione.

E non manca il contributo del mondo videoludico…

Anche uno dei pilastri dell’hip hop contemporaneo, lo statunitense Travis Scott, si è cimentato in un’esperienza simile. Il rapper texano ha infatti preso parte ad un evento già storico: Astronomical. Si tratta di un concerto online svoltosi su Fortnite (uno dei videogiochi più conosciuti e giocati a livello globale), che ha coinvolto una quantità di spettatori incredibile per un evento simile.

Il concerto è stato una sorta di viaggio in più date, durante il quale 12 milioni di fan hanno seguito la star texana tramite la piattaforma di gioco. Fortnite, inoltre, è arrivato a realizzare uno studio di registrazione dentro il quale musicisti, cantanti, rapper e professionisti in generale possono esibirsi grazie a tecnologie di realtà aumentata. Un’iniziativa che frutterà, e non poco. Non è un caso infatti che anche Roblox, altro videogioco online, abbia preso da Fortnite l’idea della realtà aumentata unita ai concerti.

Un futuro in digitale?

In molti, a questo punto, si chiedono se sarà questo il futuro della musica dal vivo. È chiaro come gli amanti della modalità tradizionale possano storcere il naso, sentendo parlare di concerti in digitale. D’altro canto, questa crisi ha saputo stimolare davvero tanto la creatività dei creatori di contenuti e piattaforme online. Allo stesso modo, questi nuovi spazi virtuali potranno rappresentare una strada percorribile da molti addetti ai lavori, che dovranno adattarsi a una realtà nuova, ma colma di opportunità.

Secondo diverse ricerche, tra cui quella condotta dalla Goldman Sachs, la svolta digitale avrà diverse ripercussioni nel mondo della musica, ma anche molti effetti positivi. Tra questi l’aumento della fiducia verso il web in materia di musica e concerti, l’aumento dei ricavi a causa dei prezzi dello streaming a pagamento e un maggiore impegno da parte degli entourage degli artisti per quanto riguarda il rapporto diretto con i clienti.

Resterà da capire una cosa, però. Ne vale la pena? Queste nuove modalità riescono a dare le stesse emozioni di un concerto dal vivo? Al momento, non possiamo saperlo con certezza. Nel frattempo, però, è giusto non rimanere inerti di fronte ad una crisi che ha sconvolto tutti i settori. Si dovrà quindi cercare di sfruttare le potenzialità della tecnologia e provare a pensare a quest’ultima come nuova risorsa da coniugare a quelle del passato.

FONTI

Corriere

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